Fuoco americano sui civili». Strage in Iraq, uccisi 8 bambini




fonte L'Unità
Fuoco impazzito, una mattanza indiscriminata di civili. La denuncia degli abitanti di Nasaf è terribile: i soldati americani avrebbero aperto il fuoco sui fedeli che uscivano dalla moschea della cittadina nei pressi di Ramadi, nel cosiddetto triangolo sunnita. Quindici sarebbero i morti, tra cui otto bambini. Il fatto è accaduto nel pomeriggio di venerdì 12 luglio. Una bomba è esplosa al passaggio del convoglio statunitense che attraversava Nasaf vicino alla moschea di Ibn al Jawzi. Proprio in quel momento la gente si riversava dalla moschea nella strada al termine della preghiera del venerdì. I soldati, dopo l'esplosione, hanno aperto un fuoco violentissimo, rivolgendolo contro la folla dei fedeli. Questa almeno la ricostruzione fornita dagli abitanti della cittadina irachena. Così come da parte irachena (il direttore dell'ospedale generale di Ramadi) è stato fornito l'elenco delle vittime. Gli americani smentiscono tutto: «Sparatoria indiscriminata su civili? Non è accaduto niente di simile», afferma il capitano Jeffrey Pool. Il portavoce dei marines si rifiuta tuttavia di offrire una diversa versione dei fatti. Nessuna spiegazione: così come già successo troppe volte in passato.