La Liberazione di Tayseer Khaled



UNO. Gaza, 15 maggio 
DUE. ISM, 14 maggio
TRE. E' giunto il momento
QUATTRO. CHI PROTEGGE I DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI DALL'ACCETTA DEL GOVERNO ISRAELIANO?
CINQUE. Mel Gibson vittima della lobby ebraica
SEI. Intervento  di   Nurit Peled
SETTE. Altra informazione
OTTO. Sharon non smantella le colonie
NOVE. ALJAZIRA
DIECI. APPELLO PER LA LIBERAZIONE DI Tayseer Khaled


UNO. Gaza, 15 maggio 2003

Continua la massiccia incursione di reparti corazzati israeliani nel villaggio di Beit Hanun, nella zona nord-est della Striscia di Gaza, cominciata in nottata e che ha provocato finora la morte di tre palestinesi, tra cui un bambino di 12 anni e il ferimento di almeno altri 15.

Tra i palestinesi uccisi, figura anche bambino di 12 anni, Mohammed Zaanin, colpito alla testa da un proiettile sparato da un blindato. I medici dell'ospedale Al-Shifa di Gaza hanno riferito che i soldati non hanno permesso alle ambulanze di raggiungere il bambino che e´ rimasto sanguinante sul terreno per tre ore prima di poter essere soccorso. Mohammed Zaanin e´ spirato poco dopo il ricovero in ospedale.
Il colonnello Yoel Strik, comandante di divisione dell'esercito israeliano a Gaza, ha pero´ dichiarato "di non avere alcuna informazione" sull'uccisione di un bambino palestinese.
Gli altri due uccisi sono Nidal Kreyem e Khalil Karmut (22 e 33 anni), entrambi colpiti mentre lanciavano sassi contro i mezzi corazzati.

L'esercito israeliano ha motivato il raid con la necessita´ di distruggere le basi di lancio dei rudimentali razzi 'Qassam' con cui i palestinesi tengono sotto tiro la vicina cittadina israeliana di Sderot, nel deserto del Neghev, oltre alle colonie ebraiche e alle basi militari nelle zone occupate della Striscia di Gaza.
Fonti giornalistiche palestinesi hanno riferito che i bulldozer israeliani hanno demolito nove abitazioni da dove, secondo il portavoce militare israeliano, venivano lanciati i razzi.

A Gaza, circa 30.000 persone stanno, intanto, attraversando in corteo la citta´, in occasione del 55/o anniv
er i palestinesi coincide con la nascita dello Stato di Israele nel 1948,la perdita delle loro terre e l'inizio dell'esilio per centinaia di migliaia di profughi.
Manifestazioni analoghe sono in corso anche in Cisgiordania e, in tarda mattinata, e´ previsto un discorso sulla 'Nakba' del presidente Yasser Arafat, che verra´ trasmesso in diretta dalla radio e dalla televisione palestinesi.

c/ : [ListaSinistra]

P.S.: per sapere qualcosa in piu´ sulla "Nakba":
http://www.alnakba.org/
http://www.jerusalemites.org/crimes/nakba/
http://grove.ufl.edu/~nakba48/
http://www.between-lines.org/archives/2002/oct/Ilan_Pappe.htm

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DUE. ISM, 14 maggio

Tayseer Abushab, 22 anni, e´ stato ucciso dai soldati a Nablus durante un´incursione nell´area della Moschea e del cimitero dei martiri. Suo fratello era stato ucciso dai militari un anno fa. Solo nella giornata di ieri sono stati feriti 18 palestinesi, due dei quali versano ora in gravi condizioni. ISM
www.palsolidarity.org

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TRE. E' giunto il momento
E' giunto il momento che ve ne andiate
e dimoriate dove volete, ma non tra noi.
E' giunto il momento che vi ne andiate
e moriate dove volete, ma non tra noi.
Abbiamo nella nostra terra cio' che fare
il passato qui e´ nostro
e´ nostra la prima voce della vita
nostro il presente.  il presente e il futuro
nostra, qui, la vita. e nostra la vita eterna.
Fuori dalla nostra patria.
dalla nostra terra. dal nostro mare
dal nostro grano.  dal nostro sale . dalla nostra ferita

Mahmud Darwish, poeta palestinese

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QUATTRO. CHI PROTEGGE I DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI DALL'ACCETTA DEL GOVERNO ISRAELIANO?
 
Luisa Morgantini, deputata al Parlamento Europeo e presidente  della delegazione parlamentare per i rapporti con il Consiglio Legislativo Palestinese, denuncia il comportamento del governo israeliano per l'espulsione e l'arresto di attiv
.M. ed il divieto d'ingresso opposto ai volontari del progetto Euro-Med.
Il governo israeliano aggiunge un ulteriore scoglio al gia´ difficile processo di pace. Le organizzazioni umanitarie operanti nei territori occupati palestinesi hanno visto la propria situazione precipitare per colpa della politica militare dell' attuale governo Sharon la quale ha portato all'annullamento de facto dei programmi umanitari in favore della popolazione palestinese.
Negli ultimi giorni il governo israeliano, oltre al mantenimento della chiusura ed alle incursioni aeree sui territori palestinesi, si e´ reso protagonista di gravi azioni limitative della liberta´ di movimento nei confronti di cittadini stranieri: 
9 Maggio 2003: camionette dell'esercito israeliano circondano gli uffici di International  Solidarity Moviment (I.S.M.) a Beit Sahour;
11 Maggio 2003: 9 giovani europei, impegnati in un progetto umanitario nell'ambito    dell' Euro-Med Youth Programme, si sono visti negare il visto di ingresso in Israele. 
al momento Israele ha vietato agli internazionali, compreso i giornalisti e i lavoratori nel settore umanitario, eccetto i diplomatici, di entrare nella striscia di Gaza ed ha imposto forti restrizioni per entrare in Cisgiordania, fino a detenere dei pacifisti impedendo loro di svolgere il proprio compito.
 
Luisa Morgantini chiede alla Commissione e al Parlamento Europeo, al Consiglio d'Europa e alle Nazioni Unite di fare pressioni sul governo israeliano affinche´  conceda il visto a 9 operatori umanitari rispettando l'Accordo di Barcellona del 1995; 
riveda la propria politica di restrizione nella concessione di visti agli attivisti per i diritti umani;
ponga fine ad ogni tipo di repressione sugli osservatori per il rispetto dei diritti umani e sulle organizzazioni internazionali come garantito dall'art. 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo;
 

Nota: I.S.M. e´ un movimento presente nelle zone di West Bank e Gaza. I suoi volontari cercano di proteggere i civili palestinesi dalle azioni mil
e. Nel mese di Aprile l'americana Rachel Corrie, membro del movimento, era stata uccisa dai bulldozer israeliani durante la demolizione di una casa. 
Lo Euro-Med Youth Programme e´ un progetto della Commissione Europea che permette un dialogo continuo tra i giovani provenienti da 27 paesi al fine di realizzare un'integrazione tra i giovani sia sul piano sociale che professionale e soprattutto al fine di contribuire al processo di democraticizzazione della societa´ civile. 
Strasburgo, 14 Maggio 2003  

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CINQUE. Mel Gibson vittima della lobby ebraica
"Rinascita", 7 maggio 2003
Un sistema di potere che si perpetua grazie ad una diffusa distribuzione di prodotti culturali di larga presa, capaci di incidere sulle coscienze e sulle mentalita´ grazie a creazioni "artistiche" che agiscono sulla memoria anche attraverso lo stimolo visivo estetico ed i sentimenti, non puo´ permettersi alcun errore, lasciando spazi vuoti agli "eretici". Deve necessariamente istituire un potente sistema repressivo, basato su un organismo di controllo, (USIA) di cui ci ha ampiamente resi edotti John Kleeves grazie ai suoi articoli (vedere anche http://ilmargine.tux.nu), ed un sistema repressivo (una santa inquisizione) capace di colpire preventivamente il reprobo, spaventare, condannare al fallimento qualsiasi iniziativa non conforme ai canoni prestabiliti, atti a mettere in "giusta luce" gli "antichi padri" dell'ebraismo ed i loro eredi.
    Un esempio, molto elementare, ci e´ stato dato dalla vicenda davvero pinocchiesca di Benigni, il quale ha potuto assaporare il successo internazionale quando ha fatto un film strappalacrime sugli ebrei perseguitati, ma quando ha tentato di cavalcare il successo proponendo un tipico prodotto della nostra cultura nazionale e´ stato subito messo in disparte come persona inutile ed ingombrante.
    Il caso Mel Gibson probabilmente e´ piu´ grave. Si tratta di un attore che ha riscosso il successo internazionale interpretando personaggi eroici
no per la liberta´ e l'indipendenza. Un caso particolare e´ costituito dal film di grande successo [Brave Heart], ambientato nelle guerre medievali d'indipendenza della Scozia dal potere britannico. Confesso di non avervi notato nulla di strano, ma si trattava di una mia incapacita´ a cogliere nel film il messaggio politico (e forse religioso). In realta´, qualsiasi prodotto cinematografico contiene un messaggio piu´ o meno celato. Anzi, piu´ vi e´ celato piu´ penetra nelle coscienze per vie subliminali... e non e´ da escludersi in "Brave Heart" un'indicazione implicita alle lotte di liberazione irlandesi contro il Regno unito.
    Dalle note pubblicate da "Avvenire", quotidiano che e´ al momento sotto i miei occhi, vengo ad apprendere che il padre di Gibson, Hutton Gibson, e´ un "cattolico integralista". Confesso di aver letto per la prima volta l'aggettivo integralista affibbiato ad un cattolico, ma forse siamo gia´ su di un piano di lotta politico-religiosa che non lascia piu´ margini di manovra, dopo le posizioni nette contro la politica di Bush e del suo entourage (morsa sarebbe meglio) ebraico pronunciate dal Papa e dopo la profluvie di libri che stanno intasando le librerie per "stigmatizzare" i "silenzi di Pio XII".
    Mel Gibson starebbe producendo un film girato, pare, in Italia e con attori italiani, dal titolo "Passion", incentrato sulle ultime ore di Gesu´. Sarebbe finora costato ben 25 milioni di dollari, ed e´ gia´ stato definito dai detrattori, vedi caso, un "suicidio commerciale, una follia". I personaggi parlerebbero, infatti, soltanto in aramaico ed in latino. In questo film l'attore avrebbe voluto dare una visione antiebraica. Altra grave colpa di Gibson, secondo l'influente quotidiano "The Mirror", sarebbe quella di costruire vicino a Los Angeles un chiesa cattolica dal costo di 13 milioni di sterline.
    Gibson ovviamente nega, ma secondo Eugene Korn, direttore della "Lega ebraica antidiffamazione", «Le presentazioni di "The Passion" contengono elementi antisemiti. Non solo contro gli e
di tutti i tempi». Confesso di non capire perche´ il regista-produttore abbia deciso di produrre un film parlato soltanto in aramaico ed in latino, tra l'altro escludendo l'ebraico, ma evidentemente avra´ avuto le sue ragioni, e forse lo scopo recondito puo´ essere anche quello di ristabilire certi elementi di verita´ storica circa l'effettiva presenza degli ebrei, almeno coloro che noi chiamiamo tali, in quella parte di Palestina ed in quell'epoca. E questa potrebbe essere la ragione del risentimento e dell'attacco dei padroni di Hollywood. (leggasi, per avere coscienza di cosa si intende per dominio sul cinema e sottoprodotti, l'essenziale testo di Gianantonio Valli: "Dietro il sogno americano" - ed. Barbarossa - 1991). Tuttavia, l'esperimento, se di esperimento si tratta, e´ interessante e l'idea di andarmi a vedere un film parlato in latino, mi piace non poco.
    Tra l'altro, il sottoscritto per un certo periodo e´ stato cultore del latino parlato, lingua di non difficile apprendimento. Ogni anno si tengono a Roma corsi di latino parlato secondo il metodo usato per le lingue cosidette "vive". Sarebbe interessante iniziare proprio da questo film una lotta serrata per ottenere l'istituzione del latino come seconda lingua ufficiale (solo scritta se non parlata) dell'Unione Europea. Per i medicinali questa utilizzazione del latino e´ ancora in uso senza alcuno scandalo dei popoli anglofoni, che anzi sono quelli che ne fanno un uso maggiore in questo settore. Insomma, un film da correre a vedere appena uscito sui nostri schermi e da comprare appena prodotto in cassetta. Giovita Grioli

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 SEI. Intervento  di   Nurit Peled
 
Questo pomeriggio vorrei  essere qui coi miei bambini per piantare un albero di pace nel bosco della madre e del bambino. Gli alberi da sempre sono stati simbolo di pace, di vita, di prosperita´. In Israele noi abbiamo una meravigliosa usanza: si pianta un albero per ogni nuovo nato, e la foto di questo albero viene appesa sopra i
 di vita e di speranza. Ora, oggi, in Israele, questi stessi bambini, che hanno alberi che portano i loro nomi e la cui foto decora le loro camere d´infanzia, sradicano crudelmente gli alberi dei loro vicini. Bambini ebrei e sionisti strappano, diventando soldati, gli ulivi - simbolo della pace - e distruggono le vigne - simbolo della prosperita´ - ai palestinesi, privandoli così di tutti i mezzi di vita, condannandoli a una morte di umiliazione e di fame................................ [associazione per la pace]  www.donneinnero.org

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SETTE. Altra informazione
http://www.comedonchisciotte.net/

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OTTO. Sharon non smantella le colonie.

Il primo ministro israeliano Ariel Sharon ha annunciato che non e´ previsto alcun cambiamento della linea del governo sulle colonie israeliane in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. La Road map per la pace in Medio Oriente prevede l'immediato ritiro israeliano dalle colonie costruite dopo il 2001.
INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE, Francia http://www.iht.com

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NOVE. ALJAZIRA
www.aljazira.it

numero 41 del 11 maggio 2003

:: Chi punira´ l'uccisione dei bambini?
Mentre gli Usa compilano «liste nere» di Paesi «terroristi» e con la «Road Map» si riparla di «Processo di pace», Israele manda segnali eloquenti sulle proprie intenzioni con nuove carneficine...

:: La vignetta: La Road Map

:: Si, e´ un'occupazione particolare
Non c'e´ dubbio che quella in atto in Iraq sia un'occupazione militare ingiustificata e che come tale dovrebbe essere punita dal diritto internazionale. Ma quest'occupazione non e´ come tutte le altre: ha delle caratteristiche tali da renderla unica nel suo genere. Non si e´ mai visto un occupante in cerca di un governo locale...

:: I palestinesi non devono tornare
Con il piano internazionale denominato «Road Map» le parti interessate puntano alla ripresa del «processo di p
» trova sempre posto per nuovi cittadini) pone come condizione che i rifugiati palestinesi non.

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DIECI. APPELLO PER LA LIBERAZIONE DI Tayseer Khaled
 
Ciao,
vi pregherei di fare circolare e sopratutto di scrivere lettere agli indirizzi che trovate qui sotto con un testo da utilizzare per la liberazione di Tayseer Khaled, incarcerato illegalmente secondo la convenzione di Ginevra dall'esercito israeliano.
I suoi tre figli , Nadia, Fabian e Murad, vivono in Italia, il loro indirizzo email e´ fabianodeh at libero.it - hanno bisogno di aiuto e della nostra solidarieta´.
Tayseer insieme a piu´ di mille palestinesi rastrellati nelle citta´ israeliane e´ attualmente detenuto a Ofer, un centro militare nei pressi di Ramallah (sono andata a vederlo dall'esterno 10 giorni fa) la prigione consiste per lo piu´ di tende dove sono accatastati palestinesi di tutte le eta´.
Per cortesia agite subito.
Un abbraccio.
Luisa Morgantini
 


>>> "fabianodeh at libero.it" <fabianodeh at libero.it> 05/15/03 01:43 >>>
14-5-2003

cari amici. vi mando questa nuova richiesta da inviare ai seguenti indirizzi al piu´ presto vista la vicinanza della data nella quale la corte militare israeliana decidera´ le sorti di nostro padre Tayseer.

Procura della Repubblica - Dipartimento Affari interni - Israele
yuvals at justice.gov.il

- Ambasciata italiana - Israele
italemb at netvision.net.il

- Ambasciata israeliana - Italia
info-coor at roma.mfa.gov.il

Affari esteri - Israel Ministry of Foreign Affairs: sar at mofa.gov.il

Porta voce del corpo militare israeliano - Spokesman of Israel Defence
Force: info at mail.idf.il

Ministero della Giustizia - Ministry of Justice: Patent at justice.gov.il

Ministero della difesa - Ministry of Defense: sar at mod.gov.il

Ministero della sicurezza interna - Ministry of Public Security:
sar at mops.gov.il

Ministero degli interni - Ministry of the Interior: sar at moin.gov.il

Knesset (Parlamento Israele): rrivlin at knesset.gov.il

Primo Ministro "
me Minister Sharon: pm_eng at pmo.gov.il

- Ministero degli Esteri - Italia
cdr at esteri.it
webmaster at esteri.it

- Presidenza del Consiglio - Italia
redazione.web at governo.it
urpdie at governo.it

possiamo provare anche con un copia e incolla a mandare a tutta la knesset "parlamento" israeliano la stessa richiesta. eccovi gli indirizzi:                                             
                                                                                                                   
avitalK at knesset.gov.il; yedelstein at knesset.gov.il; zorlev at knesset.gov.il; efyo at knesset.gov.il; dazulay at knesset.gov.il; sar at moit.gov.il; mikieit at knesset.gov.il; belon at knesset.gov.il; telsana at knesset.gov.il; marens at knesset.gov.il; zaevb at knesset.gov.il; burg at knesset.gov.il; ybibi at knesset.gov.il; nblumentl at knesset.gov.il; sar at mod.gov.il; elib at knesset.gov.il; benamish at knesset.gov.il; sar at molsa.gov.il; bronfman at knesset.gov.il;vbrailovsky at knesset.gov.il; mbarakeh at knesset.gov.il;abishara at knesset.gov.il; hjabarra at knesset.gov.il; 
igagula at knesset.gov.il; gozansky at knesset.gov.il; igilon at knesset.gov.il; zgalon at knesset.gov.il; 
agamliel at knesset.gov.il; mgafni at knesset.gov.il; dehamshe at knesset.gov.il;edayan at knesset.gov.il; cdruckman at knesset.gov.il;ahirshzon at knesset.gov.il; shalpert at knesset.gov.il; 
sar at environment.gov.il; zhendel at knesset.gov.il; avilan at knesset.gov.il; yvaknin at knesset.gov.il; 
nzeev at knesset.gov.il; sandberg at knesset.gov.il; ohugi at knesset.gov.il; nchazan at knesset.gov.il; 
thateeb at knesset.gov.il; atibi at knesset.gov.il; dtal at knesset.gov.il; syahlom at knesset.gov.il; 
yeheskel at knesset.gov.il; sar at moin.gov.il; ecabel at knesset.gov.il; elicohen at knesset.gov.il; 
amncohen at knesset.gov.il; izchakec at knesset.gov.il; raacohen at knesset.gov.il; 
mkanaan at knesset.gov.il; ykatz at knesset.gov.il; yiskatz at knesset.gov.il; zlivni at knesset.gov.il; 
davidl2 at knesset.gov.il; mlevi at knesset.gov.il; sar at mni.gov.il; ylitzman at knesset.gov.il; 
nlangental at knesset.gov.il; sar at mops.gov.il; slandver at knesset.gov.il; ylapid at knesset.gv.il; 
amaor at knesset.go
mahameed at knesset.gov.il; rmilo at knesset.gov.il; rmelloul at knesset.gov.il; melciorm at knesset.gov.il; massalha at knesset.gov.il; 
dmeridor at knesset.gov.il; mordechaym at knesset.gov.il; ynaot at knesset.gov.il; 
mnahari at knesset.gov.il; nudelman at knesset.gov.il; dnaveh at knesset.gov.il; ysaban at knesset.gov.il; msolodkin at knesset.gov.il; sar at mot.gov.il; gezra at knesset.gov.il; aporaz at knesset.gov.il; pinespaz at knesset.gov.il; mporush at knesset.gov.il; jparitzki at knesset.gov.il; sar at mofa.gov.il; yperetz at knesset.gov.il; aperetz at knesset.gov.il; atzinker at knesset.gov.il; mkleiner at knesset.gov.il; akara at knesset.gov.il; drabin at knesset.gov.il; rubinstn at knesset.gov.il; nronen at knesset.gov.il; mosher at knesset.gov.il; griguer at knesset.gov.il; chaimr at knesset.gov.il; avrahamsh at knesset.gov.il; ysteinitz at knesset.gov.il; sar at justice.gov.il; yshtern at knesset.gov.il; wshiri at knesset.gov.il; sar at mot.gov.il; sar at moag.gov.il; webmaster at pmo.gov.il; yossis at knesset.gov.il; sar at moch.gov.il; sar at matat.health.gov.il 

***

Brescia, May the 14th 2003
To:

-         The Military Tribunal of Ofer

(FAX 00972.25884337)



Cc:



- Knesset

-         Ministry of Justice

-         Ministry of the Interior

-         Office of the public prosecutor - Ministry of Internal Affairs - Israel

-         Israel Ministry of Foreign Affairs 

-          Spokesman of Israel Defence Force

-         Ministry of Defense 

-         Ministry of Public Security 

-         The Italian Embassy in Israel, Tel Aviv

-         The Israelian Embassy in Italy, Rome

-          

-         The Israel Prime Minister Ariel Sharon 

-         The Italian Prime Minister

-         The Italian Ministry of Foreign Affairs, Rome







The following person/association  ,

informed about the detention of Mr Tayseer Khaled (Mohammad Saade Ahmad Mahmoud Odeh) Identity Document n.410449482, father of Nadia, Fabian and  Murad Odeh, Italian citizens

Writes with reference to the case of 


Mr Tayseer Khaled, always engaged in the peace process between 
 the 16th, 2003, member of the Executive Committee of the PLO and of the direction of the Democratic Front for the Liberation of Palestine
Considering that 

-         Mr Tayseer Khaled covers a vital political role in the peace process;
-         His detention is in violation of the 1993 Oslo agreements guaranteeing diplomatic immunity,
-         Since March the 26th 2003 Mr Tayseer Khaled is no longer under interrogation;
-         No evidence about his participation to military actions has been presented;
-    His deportation and the use of torture upon him represent a violation of the Geneva Conventions;

Asks

The Militar Tribunal of Ofer to take a positive step towards his freedom deliberating his release. This act would result in having an important effect towards the promotion of the ideals of peace and justice promoted by the political activity of Mr Tayseer Khaled and shared by the undersigned

Sincerely,







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