(Fwd) Newsletter n. 5 del 30 settembre 2002



Per il momento è solo in inglese ma può essere già comunque 
un'ennesima fonte di buone nuove.
Ciao,
Davide

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Date forwarded: 	Wed, 2 Oct 2002 13:39:17 +0200
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To:             	news at peacelink.it
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Subject:        	Newsletter n. 5  del 30 settembre 2002
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    Newsletter n. 5  del 30 settembre 2002
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IN PRIMO PIANO
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Il net-giornale in versione automatica
L'esperimento realizzato da Google, che seleziona e impagina notizie
dai siti di tutto il mondo secondo criteri statistici FRANCO CARLINI
Doveva succedere e infine è successo: è nato il primo quotidiano
completamente senza giornalisti né tipografi. Si chiama Google News
(http://news.google.com) ed è figlio del più diffuso e famoso tra i
motori di ricerca della rete Internet, Google appunto. Il nuovo
servizio, per ora in versione Beta, ovvero ancora in fase di collaudo,
è disponibile a tutti, gratuitamente, da lunedì scorso. In realtà
esisteva già come un sotto-motore di ricerca, specializzato nella
ricerca all'interno delle fonti giornalistiche, ma fino a 10 giorni fa
era soltanto una mascherina in cui inserire una o più parole per
effettuare le esplorazioni. Ora invece Google News si presenta come un
vero giornale online, con un'ampia prima pagina, occasionalmente anche
corredata di immagini, e con sette aree specifiche: mondo, Stati
Uniti, affari, tecnologia, sport, entertainment, salute. La cosa
sconvolgente è che sia la selezione che la messa in pagina delle
notizie è completamente realizzata da degli algoritmi del computer,
senza alcun in tervento umano. Google non utilizza direttori o
giornalisti, ma è il software che fa tutto da solo.

Come è possibile? Schematicamente i tasselli di cui è composto il
sistema sono due: intanto vengono messi freneticamente al lavoro i
classici «ragni» (spider o crawler) che tutti i motori di ricerca
utilizzano regolarmente; sono questi dei programmi software che
saltano da un sito all'altro della rete e ne leggono le pagine. Da
ogni pagina del World Wide Web prelevano il contenuto, schedandone le
parole che così saranno disponibili per le successive ricerche da
parte degli utenti. E soprattutto inseguono i vari rimandi
ipertestuali (link) da una pagina all'altra. Svolgono questa opera 24
ore su 24, 7 giorni su 7, come operose formichine. L'intelligenza però
sta a valle, nei computer di Google, Excite, Inktomi, che organizzano
l'informazione nella maniera più furba, di modo che il sistema possa
fornire domande rapide alle domande più strane.

E' grazie a questo lavoro di retrobottega che, per esempio, alla
richiesta «Valentino Parlato» si può trovare sul Google classico, in
0.55 secondi, l'articolo «Luigi Gedda il braccio armato di Pio XII»
pubblicato sul manifesto il 28 settembre dell'anno 2000.

Per il maggiore godimento dei visitatori, in molti casi Google
conserva una copia della pagine schedate nei suoi computer. Così per
esempio l'articolo «Sulla tolleranza», pubblicato su Repubblica online
da Umberto Eco l'11 ottobre 2001 è leggibile da Google, anche se non
compare più negli archivi del sito romano.

Ora i ragni di Google cercano e schedano non solo le pagine classiche,
ma anche le notizie, esplorando circa 4000 fonti giornalistiche, dalle
agenzie ai giornali e ai più importanti siti informativi del web. Ma a
questo punto viene il difficile, ovvero quel lavoro che in tutte le
redazioni si fa quotidianamente: scegliere, ordinare per argomenti, e
mettere in gerarchia. Vedendo una qualsiasi pagina creata da Google
News sembra impossibile credere che dietro non ci sia alcun
giornalista: a parte alcuni errori, anzi veri e propri svarioni, le
notizie appaiono ragionevolmente disposte, sia per ordine di
importanza che per categoria.

Per esempio ieri mattina, alle ore 9.00, il titolo di apertura era
«700 persone forse affogate nel disastro di un traghetto in Senegal»,
una notizia che su Repubblica compariva solo a pagina 16, su una
colonnina, e a pagina 18, su 3 colonne sul Corriere e in prima pagina
sul sito della Bbc.

Per ogni lancio di notizia i software generano un breve sommario, del
tipo «Yoko Ono ha deposto al processo contro un suo ex assistente al
tribunale di New York. Ono aveva denunciato Frederic Seaman,
sostenendo che egli aveva rubato numerose foto, lettere, videotape e
altri oggetti di proprietà della famiglia». A questo titolo seguono i
link a tre fonti rilevanti, oltre che l'elenco delle altre
disponibili, che in questo caso erano 171, dal Sarasota Herald-Tribune
all'australiano The Age.

Ma le notizie online già altri siti le offrivano in precedenza.
Antesignano fu Totalnews (www.totalnews.com), nato con l'idea di
essere una edicola globale. Tuttora questo sito offre l'accesso alle
testate giornalistiche di tutto il mondo, divise per aree geografiche
e per paesi. Ma il modello di TotalNews è del tipo: «vattela a
cercare» a partire dalla testata appunto, e non dalle notizie.

Più recenti sono AllTheWeb, Northern Light, RocketInfo
(www.rocketnews.com) e Newsseer (http://newsseer.com). Tutti questi
sono abbastanza efficienti, ma si presentano soprattutto come motori
di ricerca nel mondo delle news e nessuno di loro ha mai sfondato
davvero. Google News è diverso nel senso che le notizie non sono
soltanto «cercabili», ma vengono anche pubblicate ed esibite nella
prima pagina e nelle sezioni interne. Elevatissimo poi è il numero di
fonti esplorate (4mila, appunto, ogni 15 minuti, in media).

A questo punto però si apre la discussione, che gira attorno ad almeno
due domande. La prima è: forse questo sistema realizza infine un
vecchio sogno degli editori, ovvero quello di pare dei giornali senza
lavoro umano? Sarebbe l'analogo della fabbrica senza operai
vagheggiata dai cantori della robotica. In questo caso i robot sono
dei software, che non si ammalano, non vanno al gabinetto né in
maternità, non scioperano e non chiedono aumenti.

La seconda, in subordine: dando per scontato che i sistemi automatici
non siano comunque all'altezza dei giornalisti umani, la loro presenza
cosa cambia nel sistema dell'informazione? Ha influenza sul modo di
lavorare, di scrivere e di vendere notizie?

Alla prima domanda si può con ragionevole certezza rispondere di «no».
Malgrado la ricchezza delle notizie, questo non è un giornale, né
forse vuole esserlo. E' un'edicola appunto, ovvero un luogo dove si
possono trovare raccolte e in vista, una moltitudine di testate. Come
le edicole di strada mettono da un lato le riviste di caccia e pesca,
dall'altro quelle di musica, vicino a quelle di elettronica, e altrove
quelle di cucito e uncinetto, così anche Google News raggruppa i
generi e gli argomenti, e lascia che sia tu, lettore, a decidere cosa
sfogliare. D'altra parte l'intelligenza umana e giornalistica, da
qualche parte viene comunque erogata: intanto negli articoli
originali, che sono stati scritti da delle persone e dall'altro, in
maniera più nascosta, negli algoritmi che pilotano i software di
raccolta e raggruppamento. Dunque nessun timore che la macchina
soppianti l'uomo. Il software in questo caso dà il meglio di sé per la
rapidità con cui sfoglia, cataloga e propone, battendo in prestazioni
ogni sq uadra di operatori umani. Ma lì si ferma. Quello prodotto da
Google non è un giornale, ma un'altra cosa, senza dubbio assai utile
ma diversa. Eventualmente complementare e non sostitutiva. Entra
semmai in violenta concorrenza con i siti di news generaliste offerte
da diversi portali Internet: questi infatti usano lo stesso stile
assai sintetico (titolo, immagine e poche righe) ma non coprono certo
l'universo mondo come fa Google News. Non ne risentiranno i siti
migliori come la Bbc online, ma la stessa Cnn potrebbe invece trovarsi
in serio imbarazzo. Scampano alla concorrenza per ora, i siti
informativi non anglosassoni, che offrono contenuti locali in lingua
locale, come l'italiano.

Però c'è Google News ormai c'è e gli operatori dell'informazione non
ne potranno prescindere - è questa la risposta alla seconda domanda.
Intanto perché quella superfonte è preziosa anche per loro, dato che
sullo stesso fatto trovano raggruppate le sorgenti di notizie più
svariate, continuamente aggiornate. E poi perché gli editori e i
giornalisti sono costretti a confrontarsi con un servizio completo e
ricco, e dunque sollecitati non già a offrire una quantità superiore
(che sarebbe impossibile), ma una migliore qualità, a partire da uno
zoccolo di informazioni che, in linea di principio, sono a
disposizione di ognuno dei loro lettori. Avanti dunque con
l'intelligenza, il contesto, le verifiche, la scrittura gradevole e
tutte le doti del buon giornalista.
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art67.html
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/29-Settembre-2002/art67.
html


TECNOLOGIA&INTERNET
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GOOGLE
L'uovo di Colombo
Un'idea semplicissima alla base di un grande successo
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art68.html
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/29-Settembre-2002/art68.
html

La sfida di Bill Gates: innovazione e prodotti durevoli
"Questo sarà il decennio del digitale"
"La recessione
non ci fermerà"
dal nostro corrispondente ARTURO ZAMPAGLIONE
http://www.repubblica.it/online/scienza_e_tecnologia/futuro/futuro/fut
uro.html

Linux porta Windows 2000 subito su Xbox
Dopo aver fatto girare la prima distribuzione completa di Linux sotto
la console di Microsoft, L'Xbox Linux Project è ora riuscito a far
girare Windows 2000 su Xbox, con Linux nel mezzo. Siamo all'ingegneria
genetica http://punto-informatico.it/p.asp?i=41572


TEMI&APPROFONDIMENTI
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Se la news non paga
L'informazione on line è in crisi e gli editori stanno pensando a come
riciclare i propri siti EMANUELE BISSATTINI
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art58.html
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/29-Settembre-2002/art58.
html

Perché le notizie in rete non decollano
E. BI.
Diretta da Marco Barbieri, la rivista .Com (punto quotidiano della
comunicazione) si occupa da anni di monitorare il settore
dell'informazione che corre sulla rete.
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art59.html
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/29-Settembre-2002/art59.
html

Dossier/ Spaghetti Spam, italiani e piaga globale
di Michele Favara Pedarsi - Lo spam in Italia sta raggiungendo livelli
di guardia. Un'analisi della situazione per consentire di capirne
l'origine, trovare le vie di difesa e scoraggiare il ricorso a questa
dannosa pratica promozionale http://punto-informatico.it/p.asp?i=41578


NEWS DALL'ASSOCIAZIONE
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16 novembre 2002:
convegno sull'open source presso l'istituto desterlich a chieti scalo.

30 novembre e 1 dicembre 2002:
partecipazione alla Fiera del Radioamatore (ARI) a Silvi.

Settembre 2003:
Decennale dell'Associazione.


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a cura di Loris D'Emilio
http://www.olografix.org/loris/



 Ø UNREGISTERED Version of PostMan for Wildcat 5.x


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