il miracolo sull'Oceano Indiano: tutti hanno cibo, scuole e salute



Luogo: Kerala (India)
Tema: il miracolo sull'Oceano Indiano: tutti hanno cibo, scuole e salute
Data: 22/6/2002
Fonte: Il Giornale Ideale - Corriere della Sera
Nell'India infernale che muore per strada e s'infetta di polio e non ha
scuole e scoppia di gente, proprio qui c'è un paradiso del comunismo,
dicono. L'unico. Dove la gente s'aspetta ragionevolmente di vivere fino a 72
anni, quasi come in America. Dove c'è un medico della mutua ogni 7 mila
abitanti. Dove l'89% dei bambini è vaccinato. Dove gli analfabeti sono il 9%
e "le opportunità d'una conversazione su temi d'attualità sono le stesse che
avreste nel Kansas". Dove si figlia come in Europa, due a famiglia. Dove la
donna non è una disgrazia e non viene abortita, ma addirittura si sposa
avanti d'età, è maggioranza e decide il futuro. Dove sono i contadini a
scegliere che cosa piantare e quando e come, fissando i prezzi. Questo
paradiso guarda l'Oceano indiano, a metà fra le Maldive e le Laccadive, è la
culla della medicina ayurvedica e da qualche anno è diventato anche un
modello di sviluppo sociale, studiato dagli economisti: il modello Kerala.
"Tutto quello che abbiamo, lo dobbiamo alle "3M": maharaja, missionari,
marxisti". Nel Kerala è forte, il mito di questa trinità alfabetica: 32
milioni d'abitanti, antico porto delle spezie scoperto da Vasco de Gama, fu
con la pubblica assistenza degli illuminati signori indù di Travancore, fu
con le scuole dei Francescani che "il Paese di Dio", come lo chiamano
gl'indiani, si preparò a 50 anni di governo comunista.
I marxisti sono stati al potere dal 1957 al '59, dal'67 all'82, dall'87 al
'91: vi sono tornati nel '96, sempre con libere elezioni, e oggi leggono The
Economist, accettano la stampa libera, predicano una "vita felice" a metà
fra Thomas Jefferson, Cristo e Gandhi. La ricetta funziona, a quanto pare,
anche se il benessere dello stato del Kerala ha un buon alleato nella
natura: campi che danno il 92% della gomma esportata dall'India, il 70%
delle noci di cocco, il 60% della tapioca e il 100% dei limoni; dal mare,
viene più d'un terzo di tutto il pesce indiano. Il Malayam Manorama, il
giornale del posto, è uno dei più letti del mondo: le statistiche dicono che
i kerali comprano in media due-tre quotidiani ciascuno. Merito della Tlc,
riconoscono anche gli avversari del governo rosso, ovvero della Total
Literacy Campaign che nel '90 ha abbattuto l'analfabetismo: "Abbiamo aperto
classi dappertutto - racconta Paolo Freire, brasiliano, uno dei 50 mila
insegnanti volontari -: per i pescatori, andavamo sulle spiagge; per le
tribù, ci arrampicavamo sulle montagne. Siamo entrati anche nei lebbrosari".
La alfabetizzazione è il risultato più vistoso, ma non l'unico: nessuno qui
è ricorso alle sterilizzazioni forzate, le tre religioni (indù, musulmani e
cristiani) convivono, gli ospedali hanno raggiunto i 1.768 posti letto ogni
milione d'abitanti, la criminalità è al minimo. E il "Pqli", l'indice di
qualità della vita calcolato dagli esperti, è misurato in 82 centesimi,
contro il 60 del resto dell'India e l'85 della Corea del Sud.(...)"Siamo
l'unico popolo al mondo - dice Thomas Isaac, ideologo del governo - che ha
imparato a redistribuire il reddito. C'è poco, ma quel poco è per tutti".