LA CROCE DI PRISTINA




C'era una volta e adesso non c'è più. Nel pieno centro di Pristina, proprio nel cuore politico e commerciale della città esisteva una storica scuola secondaria fondata nel 1971. Il ginnasio "Xhevdet Doda" era considerato un istituto ben organizzato, con professori capaci e che, proprio per questo, sfornava ogni anno i migliori studenti. La vicenda ha creato vari mal di pancia,  anche perché al posto della scuola, che indubbiamente era vecchiotta e andava ristrutturata,  si è deciso di costruire una faraonica cattedrale cattolica.

La costruzione della cattedrale ricorda sicuramente che il Kosovo è un mosaico di comunità religiose, culturali ed etniche che convivono insieme da secoli in un territorio in cui l'aspetto religioso non era molto rilevante, almeno fino agli eventi bellici del 1998/99. Tuttavia l'imponenza di una struttura -che una volta ultimata con i due campanili raggiungerà i circa 50 metri d'altezza- nel cuore di una città con una significativa maggioranza musulmana (il 93% circa della popolazione del Kosovo) potrebbe sortire l'effetto contrario. Ci si scandalizza quando nella cattolica Italia un piccolo garage viene concesso a migliaia di fedeli musulmani per pregare, mentre ora viene visto come un fatto del tutto normale costruire in un paese musulmano grandi chiese -nuovissime sono quelle di Klina e di Gjakova- per una manciata di fedeli cattolici che qui in Kosovo sono poco più del 2%.

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