[Fwd: L'Aia - Rigettati tutti i punti d'accusa al primo processo civile dei sopravvissuti di Srebrenica contro l'Olanda]





-------- Messaggio Originale  --------
Oggetto: L'Aia - Rigettati tutti i punti d'accusa al primo processo civile dei sopravvissuti di Srebrenica contro l'Olanda
Rispedito-Data: Wed, 10 Sep 2008 16:09:52 +0200
Rispedito-Da: conflitti at peacelink.it
Data: Wed, 10 Sep 2008 16:14:08 +0200
Da: Ass. popoli minacciati / Ges. bedrohte Voelker <info at gfbv.it>
Rispondi-a: conflitti at peacelink.it
A: dirittiglobali at peacelink.it, conflitti at peacelink.it, nodo-bz at liste.retelilliput.org

Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080910it.html

L'Aia, 10.9.2008
Rigettati tutti i punti d'accusa al primo processo civile dei
sopravvissuti di Srebrenica contro l'Olanda

Bolzano, Göttingen, L'Aia, 10 settembre 2008

Nel verdetto emesso oggi dal Tribunale provinciale dell'Aia nella causa
civile che vede contrapposti i sopravvissuti di Srebrenica all'Olanda,
sono stati rigettati tutti i punti d'accusa avanzati dalla famiglia di
Rizo Mustafic, ucciso a Srebrenica, e di Hasan Nuhanovic, che a
Srebrenica ha perso i genitori e un fratello. Il tribunale doveva
chiarire le responsabilità del governo olandese e del comando del
battaglione olandese dell'UNPROFOR che nel luglio 1995 aveva consegnato
agli aguzzini serbi i Bosniaci che avevano cercato protezione presso le
truppe dell'ONU.

Continua quindi l'incubo delle famiglie Mustafic e Nuhanovic, così come
delle altre famiglie dei 239 uomini e ragazzi consegnati dalle truppe
olandesi alle milizie serbe e in seguito uccise. Nonostante i soldati
olandesi siano stati testimoni oculari degli stupri e delle uccisioni di
donne e uomini bosniaci da parte delle milizie serbe, commessi a soli
pochi metri dalla piccola base dell'UNPROFOR, essi hanno consegnato e
quindi mandato a morire le 239 persone che si erano rifugiate presso le
truppe dell'ONU. Per quanto possa essere comprensibile la paura dei
soldati olandesi e del loro comandante, era comunque loro dovere,
salvare almeno queste persone che si trovavano sotto loro diretta
protezione. L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) chiede quindi
che il governo olandese rispetti e attui la Convenzione dell'ONU sulla
prevenzione e la repressione del genocidio, si assuma la responsabilità
del disastroso e tragico fallimento dei suoi soldati, chieda scusa e
risarcisca i sopravvissuti.

Antecedenti: nella notte dal 12 al 13 luglio 1995 Hasan Nuhanovic, che
lavorava come traduttore per l'ONU, si trovava insieme ai suoi genitori
e suo fratello nella piccola base dell'UNPROFOR di Potocari, alle porte
di Srebrenica, sotto il comando dell'olandese Andre de Haan. Den Haan,
che a sua volta si trovava nei locali della base, era stato spesso
ospite a casa della famiglia Nuhanovic. Ciò nondimeno, tra le 5 e le 6
del mattino seguente de Haan ha informato Hasan Nuhanovic che i suoi
familiari dovevano lasciare la base militare. Prima di esporre denuncia
contro l'Olanda, Nuhanovic ha meticolosamente raccolto e documentato
tutti i fatti di Srebrenica e pubblicato un dossier di 500 pagine
intitolato "Under the UN flag".

Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080908it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080829ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080722it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080611ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080429ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2007/071108it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070226it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060311it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060310bit.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060310bit.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060224ait.html |
www.gfbv.it/3dossier/bosnia/indexbih.html | www.gfbv.it/3dossier/tpip.html

* www: www.un.org/icty/ | www.iccnow.org | www.ohr.int

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