Re: ungheresi come...



Cari lettori di Balcani at peacelink.it, sto constatando che alcuni messaggi
esprimono il dissenso dal nostro (mio) punto di vista. il che si può anche
comprendere. Ma che nei nostri messaggi, "una goccia di mare" nella marea
propagandistica, menzognera, dei media che contano, intravedono la "nostra
alleanza verso una sola parte nel gioco" (quella serba, naturalmente) mi
sembra proprio che  non ne vogliono approfondire il discorso sulla tragedia
jugoslava, non vogliono vedere che, anche l'articolo in causa, è una
constatazione dei fatti avvenuti, di provocazioni in continuo allo scopo di
raggiungere l'obiettivo seccessionista prefissato. Sostenuti SI SA DA CHI!
E un pò come con la storia del "Memorandum", non ufficiale, dell'Accademia
di scienze serba. Attaccato oltremodo da tanti, senza averlo letto e  non
paragonato ai altri due scritti: la "Deriva della verità storica" di F.
Tudjman e la "Dichiarazione islamica" di A. Izetbegovic. Pubblicati tutti e
tre i testi nel primo numero 1993 della rivista "Limes".
Come non vedere che, ahimé, stiamo sempre rincorrendo gli attacchi e le
presunzioni dell' "altra parte".  Vedi sotto (P.s.), l'osservazione alle
cartine delle "due grandi").
Ciudo con due righe ancora. Ci sono pacifisti (contro la guerra) e
"pacifistii" i soliti NE-NE" e compagnia cantante con D'Alema a capo. Ma
quello dovrebbe essere "acqua passata" forse?!
 Auguro un Buon Anno a tutti, ma in realtà non lo vedo ne per i Balcani ne
nei "d'intorni"!
                     Ivan
Roma, 29.12.04


----- Original Message -----
From: "Luca Ferrieri" <egolector at tin.it>
To: <balcani at peacelink.it>
Cc: "Everardo Minardi" <eminardi at racine.ra.it>
Sent: Tuesday, December 28, 2004 10:12 PM

> Non mi pare che ci sia molto da ridere. Leggo spesso su questa lista
> messaggi bellicosi, intrisi di nazionalismo, totalmente allineati con una
> sola delle parti in gioco. Non mi sembrano utili a capire, né certo
servono
> alla causa della pace. Se poi qualcuno si permette di dissentire viene
> irriso, nella miglior tradizione del monolitismo.
> Se su questa lista si può esprimere una sola posizione, se la parola
> pacifisti deve essere usata solo come insulto, (come peraltro fa già tanta
> stampa nazionale), cancellate anche me.
>
> Luca Ferrieri
>
>
> -----Messaggio originale-----
> Da: balcani-request at peacelink.it [mailto:balcani-request at peacelink.it] Per
> conto di hirina at libero.it
> Inviato: lunedì 27 dicembre 2004 19.31
> A: balcani
> Oggetto: Re: scusate
>
> fiuuuuu, meno male,
> avevo proprio paura che invece contasse
> su di noi, l'EUROPA!
> L'abbiamo scampata bella....
>
>
> > Io invece non voglio ricevere più nulla. Siete tutti preda del passato e
> offrite solo guai. L'Europa se rimanete così non ha bisogno di voi.
> > PERCIO CANCELLATEMI.
> > em

> >   ----- Original Message -----
> >   From: Jugoistrijan
> >   To: balcani at peacelink.it
> >   Sent: Monday, December 27, 2004 10:44 AM
> >
> >   Gli Ungheresi come gli Albanesi
> >
> >   Circa due mesi fa, nella piccola cittadina di Mali Idjos, nella
> >   provincia serba della Vojvodina, si è svolto un raduno del "Movimento
> >   giovanile delle 64 contee", una organizzazione ufficialmente
registrata
> >   in Serbia (fonte: www.artel.co yu del 1. Novembre scorso). A questo
> >   raduno hanno partecipato un centinaio di giovani di nazionalità
> >   ungherese, provenienti da tutto il circondario. Al raduno, su invito
> >   dello stesso Movimento, sono arrivati con un pullman dall'Ungheria
> >   anche una cinquantina di giovani vestiti di nero. Sulle magliette
> >   avevano la scritta "Delvedek" che significa "regione del sud", con
> >   riferimento alla Vojvodina- quest'ultima sarebbe infatti "il sud"
della
> >   "Grande Ungheria".
> >   In Vojvodina, dunque, il Movimento propugna la secessione dalla Serbia
> >   e dalla Unione di Serbia e Montenegro. Per essere ancora piu' chiari,
> >   subito all'uscita dell'autobus questi giovani vestiti di nero hanno
> >   dispiegato la vecchia bandiera ungherese col simbolo della Grande
> >   Ungheria. Alla serata ha partecipato anche il gruppo rock "Karpatija".
> >   Tutti sono stati salutati poi da Kornel Kis, deputato della minoranza
> >   ungherese del comune di Mali Idjos, eletto proprio nella lista del
> >   "Movimento giovanile delle 64 contee".
> >
> >   Una organizzazione locale, rappresentante di una minoranza che gode
> >   della protezione e dei benefici accordati dalla Repubblica di Serbia e
> >   (fino a ieri) dallo Stato di Jugoslavia, mostra dunque l'intenzione di
> >   andare contro la pacificazione dell'area, ed agisce per suscitare
> >   contrasti, odio, rivalità, tensione...
> >   Nell'articolo ci si chiede chi abbia consentito la registrazione di
> >   questo movimento in Serbia, benche' si sappia che esso non è che una
> >   filiale di quello omonimo fondato in Ungheria.
> >
> >   Fin dall'inizio della disgregazione della Jugoslavia socialista
> >   lamentavamo che queste forze centrifughe che agiscono ora non spuntano
> >   dal nulla, ma sono in continuita' con un passato infausto neanche
tanto
> >   remoto. Sono quelle forze contro le quali fino a pochi anni fa
> >   combatteva non solo la Jugoslavia, ma l'intera Europa: i fascisti, gli
> >   ustascia, le SS musulmano bosniache, i "balisti" albanesi, i
> >   "domobrani", i nazisti di ogni risma. Queste forze oggi riesumano e
> >   realizzano il loro originale progetto egemonico: distruggere la
> >   Jugoslavia, ovvero distruggere l'unita' dei popoli slavi del sud, e
> >   dunque innanzitutto mettere in ginocchio la Serbia (Serbien muss
> >   sterbien!) poiche' la Serbia e' il nucleo storico della Jugoslavia.
> >
> >   Perché si sentono così sicuri e spavaldi proprio oggi?
> >   La risposta è che le forze economiche, politiche, finanziarie,
> >   l'imperialismo americano, il Fondo Monetario, con la benedizione
> >   vaticana, oggi consentono a questi gruppi di agire, ed anzi forniscono
> >   loro ampi mezzi di sostentamento e... sfondamento. Dal 1990-1991 le
> >   azioni di queste forze, incoraggiate dall'esterno, sono risultate
> >   essere particolarmente cruente, violente. Vedi ad esempio il caso del
> >   Kosmet (Kosovo e Metohija), dove la cittadinanza non albanese, ma
anche
> >   quella albanese che voleva rispettare lo Stato nel quale viveva, sono
> >   state cacciate, uccise, espropriate delle case, distrutti i loro
> >   beni!...
> >
> >   Come in Serbia, così si presenta la situazione anche in Macedonia, e,
> >   seguendo la "scia" verso sud-est, non sono da prendere "sotto gamba"
le
> >   continue bravate albanesi in Grecia. Ho gia' menzionato le minacciose
> >   parole di un nazionalista albanese del Kosovo e Metohija, il quale
> >   riferendosi a parte della Grecia disse : "Anche quella è terra nostra,
> >   anche lì scorre il sangue albanese!". Bisognerebbe chiedere pero' al
> >   Governo dell'Albania, che fine hanno fatto la minoranza serba, quella
> >   macedone, e come si trova la minoranza greca nello Stato albanese
oggi?
> >   E l'Europa (unita), "quella vecchia bambola grinzosa,...che col suo
> occhio strabico al tiranno fa l'occhiolino...", con dichiarazioni
cristiane
> (cattoliche!) non fa che rinforzare le pretese della Turchia "laica"
(sic!)
> con il governo islamico a realizzare quella agognata "trasversale verde"
che
> dalla Turchia conduce alla Bosnia islamica. Festeggiando l'evento magari
al
> complesso sportivo a Sarajevo, inaugurato per i Giocchi olimpici invernali
> nel 1984, denominato "Zetra" (abbreviazione serbo-croata)della
"trasversale
> verde".
> >   Alla luce di tutto questo, non possiamo piu' accettare le versioni dei
> >   fatti falsamente ingenue e "buoniste" che ci propugnano i vari
> >   pacifisti, tante ONG, e tutta la loro "compagnia cantante".
> >
> >   Ivan del CNJ
> >   (contributo per la trasmissione radiofonica "Voce jugoslava" su Radio
> >   Città Aperta

P.s.
> >   Ecco come dovrebbe essere la "grande" Albania
> >    (Riportata nel messaggio precedente). Tirata "dall'armadio" dei
seccessionisti albanesi anche durante, la penultima Assemblea della FAO a
Roma,
in cui gli avevano allestito uno stand della "Repubblica di Kosova"!)

> >   ..e la "grande" Ungheria!
         (Anche questa riportata nel messaggio originale. La cartolina è
stata comperata dal sottoscritto, dal "tabaccaio" a Budapest nel 1994).


> >
> >     ----- Original Message -----
> >     From: Strémen Jánosné
> >     To: balcani at peacelink.it
> >     Sent: Monday, December 27, 2004 9:10 AM
> >     Subject: RE: scusate
> >
> >
> >     Ciao!
> >     Sono ungherese e questo articolo mi interesserebbe molto, ma non
l'ho
> ricevuto!
> >     Me lo potresti mandare? Grazie!
> >     Nel frattempo colgo l'occasione augurare a tutto il mondo
> >     un felicissimo anno nuovo, pace e amore
> >     Giulia
> >       -----Original Message-----
> >       From: balcani-request at peacelink.it
> [mailto:balcani-request at peacelink.it]On Behalf Of Jugoistrijan
> >       Sent: Sunday, December 26, 2004 3:48 PM
> >       To: ita-jug at yahoogroups.com; balcani at peacelink.it
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