Intervista a Dragan Dosen (Prijedor)



Intervista a Dragan Dosen

postato da Francesco Lauria
 
http://francescolauria.blog.tiscali.it

Intervista a Dragan Dosen

Collaboratore ADL di Prijedor 

a cura di Francesco Lauria

1) Lei è cittadino di Prijedor, della Repubblica
Srpska, della Bosnia Erzegovina. Potrebbe spiegarmi
come vive queste identità multiple?

Ti dico che sopratutto mi sento come un cittadino, ma
non tanto della repubblica Srpska no dello stato di
Bosnia Erzegovina, perchè percipisco questi due enti
statuali come abbastanza lontani, almeno dal mio punto
di vista. Per adesso sto provando a trovare un mio
posto come cittadino di Prijedor, il che è già
abbastanza dificile. C'è un basso livelllo di rispetto
di tutti i valori di una volta, e una persona da sola
non puo fare molto.

2) Nel 1996 Prijedor era guidata da criminali di
guerra. Considerata un "buco nero" anche dagli
operatori internazionali. 
In quel contesto avvenne il primo contatto con la Casa
della Pace e i pacifisti trentini che culminò nel 2000
con la fondazione della Agenzia della Democrazia
Locale. Può raccontarmi come Lei e Prijedor avete
vissuto questi quattro anni?

Tutto quello che l'ADL ha fatto a Prijedor è stato ben
studiato, e perciò i nostri progetti sono stati
relativi sempre alle problematiche più necessarie.
Siamo in contatto diretto con le associazioni, i
cittadini, il Comune di Prijedor e come io dico di
solito facciamo di tutto, non succede spesso che nel
nostro ufficio si senta: " Mi dispiace, ma non
possiamo aiutarla..."

Come avete impostato il lavoro politico che negli anni
successivi ha reso Prijedor la "città del ritorno"
nella Repubblica Srpska? 

Noi siamo stati sempre in contatto diretto anche con i
partiti politici, sopratutto durante i periodi
elettorali, ma il nostro valore più grande è stato che
siamo riusciti a diventare l'Agenzia di tutti
cittadini di Prijedor e proprio nessuno ha potuto
affermare che siamo più vicini ad uno o all'altro
popolo.

3) In un banco di Mostar ho trovato decine di copie
del nuovo album, di CECA cantante pop-folk ed ex
moglie delle "tigre" , criminale di guerra serbo
bosniaco Arkan.
Mostar. Dove la chiesa ortodossa ancora è cenere.
Un'altra contraddizione del dopoguerra bosniaco? 

Anche durante la guerra si potevano trovare e sentire
i cantanti della Serbia, ma questo solo conferma la
mia tesi che siamo proprio uguali ( i tre popoli), e
per questo si sono scatenate anche le guerre, nessuno
si ritira, tutti siamo "teste dure"

4) Siamo alla vigilia delle elezioni amministrative.
L'ADL si sta impegnando in una campagna di
informazione ed in incontri con i vari candidati.
Cosa pensa, da cittadino bosniaco, dei tre partiti
nazionalisti bosniaci (Hdz, croato, SDA, musulmano,
SDS, serbo) e delle loro paradossali alleanze nella
gestione del potere? 

Io li vedo uguali, usano la stessa debolezza del
proprio popolo e la sfruttano per il loro sucesso
personale. Al popolo affamato sarebbe più facile
spiegare che la loro situazione è la colpa di altri
due popoli. Ma dopo le passate elezioni amministrative
si è visto che l'SDS (il partito nazionalista serbo)
ha perso grande parte dei comuni, e la situazione
nella federazione non è cambiata tanto, ma spero che
almeno qualcosa si muova. I tre partiti governano
insieme, e un'po' prima delle elezioni iniziano con le
vecchie parole e le vecchi accuse, e la cosa peggiore
è che questo vocabolario "passa" ancora, nella
situazione quando le aziende sono chiuse o stanno per
chiudere è facile occuparsi di politica. 

5) Prijedor ha indetto simboliche elezioni europee lo
scorso giugno con una buona partecipazione popolare.
Ma la Bosnia, la repubblica Srpska in particolare,
sono in preda alle mafie, al lavoro nero, alle
privatizzazioni selvaggie.
Io definisco la Bosnia un "triste luna park".
Quali sono i rami di impegno in cui vorrebbe fossero
concentrati il lavoro dell'ADL, della municipalità di
Prijedor, ed il sostegno dell'Unione Europea?

Auspico un cambiamento positivo della amministrazione
publica, ma non con le parole. Io vedo le leggi che
sono state impostate dall Alto Rappresentante Paddy
Ashdown come qualcosa al di fuori della pratica
politica, perche adesso abbiamo un'amministrazione che
non deve fare niente, deve solo aspettare che l' Alto
Rappresentante imponga una nuova legge e gli eletti
possono dire al popolo che non potevano fare
nient'altro, che l'Alto Rappresentante li ha
costretti. Dall'altra parte abbiamo l'Alto
Rappresentante che sostiente di rapportarsi con
politici corrotti che faranno tutto ciò che lui
imporrà per rimanere attaccati alla loro poltrona
ancora un'po'...


 
 



		
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