Intervista ad Antonella Valmorbida



Intervista ad Antonella Valmorbida
Direttrice ALDA (Associazione delle Agenzie per la
Democrazia Locale) 
Vicenza, Maggio 2004

di Francesco Lauria
http://francescolauria.blog.tiscali.it

 
Domanda : Può darmi una definizione sintetica di ADL e
di ALDA?

Risposta : Le ADL sono dei luoghi di incontro e di
cooperazione decentrata dove soggetti, enti locali,
società civile e persone si ritrovano e si incontrano
creando sinergie in alcuni luoghi particolari, critici
dei Balcani (per il momento…).

L’ALDA è una realtà di coordinamento delle ADL esterna
al Consiglio d’Europa. La rete è molto leggera, ogni
ADL ha forte autonomia, nulla è gerarchico o
burocratizzato.

L’ALDA cerca di rendere questa galassia un sistema
organizzato.

D : Cos’è cambiato nel sistema delle ADL con
l’istituzione dell’ALDA?

R : E’ cambiato tutto : prima le ADL avevano vagamente
come punto di riferimento il Congresso dei Poteri
Locali e Regionali presso il Consiglio d’Europa, il
cui ruolo di supporto alle ADL era esterno e molto
limitato.

Con l’Associazione abbiamo creato un’identità del
progetto.

Ora siamo legati al Consiglio d’Europa, ma non ne
facciamo direttamente parte.

Le ADL si sono rafforzate, sono cresciute in termini
qualitativi e quantitativi; ci sono strumenti
decisionale che prima non esistevano.

Prima le ADL erano coordinate da un comitato di
pilotaggio dove sedevano solo membri interni al
Consiglio d’Europa, ora vi è un direttivo composito.

D : Quante persone lavorano, nei vari ruoli, per i
progetti delle ADL e dell’ALDA?

R : Tra le quaranta e le cinquanta persone. 

D : Tra queste, quante sono locali e quante italiane?

R : Gli italiani, effettivamente più numerosi rispetto
agli altri paesi europei, sono circa una decina (di
cui tre sono delegati ufficiali di tre ADL).

Gli altri sette delegati sono tutti locali. In totale
i “balcanici” sono più della metà dei dipendenti.

D : Quale tipo di prospettive ci sono per i progetti
futuri delle ADL (Georgia, Mostar)? Il progetto delle
ADL si può ancora considerare un progetto in
espansione?

Alcune ADL, magari per situazioni oggettive come a
Maribor (Slovenia) o problemi vari come a Tuzla
(Bosnia Erzegovina) hanno terminato la loro attività.
Qual è la situazione attuale delle ADL?

R : Le ADL sono delle strutture che vivono al di là
degli aspetti burocratici, hanno bisogno di numerose
componenti.

Per avere un’ADL occorre un insieme che funzioni : un
buon partenariato, un buon delegato, un interesse
politico sul soggetto, buone idee.

L’estinzione di una ADL è dettata dal venir meno di
una serie di condizioni.

Il progetto è comunque in espansione, la concezione
delle ADL non è perpetua, ma in continuo
aggiornamento.

L’anno scorso abbiamo chiuso un versante di dieci
anni, che era quello del conflitto, e abbiamo definito
nuovi obiettivi.

Le ADL stanno diventando degli strumenti per
l’integrazione europea della zona balcanica, quindi
non abbiamo ancora terminato il nostro lavoro.

D :  Per quanto riguarda i finanziamenti, qual è
l’incidenza dei partners? Esiste una quota di
associazione pagata da ogni ente locale oppure vi sono
finanziamenti legati ai progetti specifici?

R : Noi abbiamo prodotto quest’anno un bilancio
consolidato. Il progetto ADL viene finanziato
attraverso fondi che sono incanalati
dall’Associazione, contributi volontari ecc. Inoltre
le singole ADL ottengono finanziamenti  attraverso una
loro propria raccolta di fondi : circa la metà dei
fondi è raccolta dall’ALDA, il resto dalle singole
ADL.

Noi, come ALDA, abbiamo quest’anno un bilancio di
circa un milione e duecentomila euro, le ADL, come
bilancio consolidato ne hanno il doppio.

D : Qual è l’incidenza delle spese di gestione?

R : Circa il 10 %

D : Come funziona nello specifico il sistema di quote
versate dai partners?

R : Ogni ADL è regolata diversamente; vi è però una
quota proporzionale alla popolazione e versata dai
diversi enti locali.

D : Ci sono caratteristiche specifiche delle ADL
bosniache (Prijedor, Zavidovici)?

R : Le ADL della Bosnia hanno la caratteristica di
essere praticamente del tutto “italiane”.

Hanno partenariati molto vasti e vedono la
costituzione di due associazioni italine di supporto
all’ADL.

Sono due ADL piuttosto particolari, anche se non
esistono in generale delle ADL tipo.

D : Per quanto riguarda le dinamiche politiche, può
parlarmi del rapporto con le municipalità in cui si
insediano le ADL? Come si rapportano le ADL con il
potere politico locale?

R : Spesso la situazione è un po’ ambigua. Con le
amministrazioni i rapporti sono spesso altalenanti. Il
delegato deve riuscire a rimanere indipendente; ci si
trova in una situazione in cui gli interessi e i
poteri sono molteplici, c’è il problema della
ricostruzione, una forte disoccupazione, non ci si
ferma ai soli problemi etnici.

D : Come si pongono l’ALDA e le singole ADL rispetto
al concetto di sviluppo locale e ai processi di
privatizzazione in corso nei Balcani?

R : Essendo sul territorio da oltre dieci anni,
abbiamo vissuto i processi di privatizzazione e ci
siamo posti in termini molto attenti : al momento di
una privatizzazione organizzavamo dibattiti
informativi per la popolazione.

Sullo sviluppo locale stiamo lavorando molto,
ovviamente a seconda dei diversi contesti. 

D : Esistono contatti con gli investitori privati,
anche italiani, che si stanno agendo nei Balcani?

R : Ci siamo proposti come supporto, assicurando una
conoscenza delle dinamiche locali.  Molto spesso il
mondo economico è autoreferenziale e non interloquisce
con soggetti come noi. 

Frequentemente gli attori privati si limitano a
contatti formali senza ottenere risultati
significativi.

D : Cosa pensa dell’iniziativa dell’indizione di
simboliche elezioni europee a Prijedor?

R : Una splendida iniziativa che stiamo cercando di
diffondere anche presso il Consiglio d’Europa.
L’importante è la reale partecipazione della
popolazione di Prijedor.

D : Quali sono i contatti con il mondo delle
università da parte delle ADL? Che ruolo ha il
comitato scientifico?

R : Il comitato scientifico non ha funzionato. Con le
università ci sono rapporti costanti, in particolare
con l’Università di Brescia e le università venete in
generale.

Sono state svolte numerosissime tesi di laurea sulle
ADL.

D : Quali sono le prospettive per l’apertura dell’ADL
a Mostar?

R : Stiamo preparando il terreno senza inseguire gli
eventi come la riapertura del ponte vecchio. Mostar è
un contesto difficile. Pensiamo di aprire l’ADL nel
corso di settembre.

D : Ha qualcosa da aggiungere?

R : Si, l’ALDA sta vivendo una evoluzione poiché
inizia a realizzare progetti non solo esclusivamente
con le ADL. 

Stiamo lavorando in particolare sulle tematiche
inerenti il rapporto tra enti locali e costituzione
europea. (Progetto EU-MAYORS). 




	

	
		
____________________________________________________________
Yahoo! Companion - Scarica gratis la toolbar di Ricerca di Yahoo! 
http://companion.yahoo.it