(Fwd) N.E. Balcani #776 - Kosovo



A parte che non vedo cosa centri l'Alleanza Atlantica comunque è vero 
che gli albanesi si sono fatti un autogol...

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N.E. BALCANI #776 - KOSOVO
14 aprile 2004


GLI ALBANESI DEL KOSOVO HANNO DANNEGGIATO SE STESSI
(da “Shekulli” [Tirana], 20 marzo 2004)


**Comunicato: Sono iniziate le iscrizioni per MIREES 
(Interdiciplinary Master in East European Researches and Studies). 
Per ulteriori informazioni visitate il sito http://www.eurobalk.net**


Per il noto scrittore Ismail Kadarè i recenti disordini in Kosovo 
hanno causato un grande danno alla questione albanese nei Balcani

È noto a tutti quanto accaduto recentemente a Mitrovica. Tre bambini 
albanesi finiti nel fiume inseguiti da un cane sguinzagliato contro 
di loro dai serbi del villaggio. La reazione è stata tremenda: chiese 
ortodosse, di plurisecolare bellezza date alle fiamme e case 
devastate. A chi mai può giovare tutto questo? Chi si cela dietro 
questi occasionali vandali? Chi ha interesse a non volere la pace tra 
serbi e kosovari? Questi sono i pesanti dubbi lanciati dal noto 
scrittore albanese Ismail Kadarè in un’intervista concessa al 
quotidiano “Shekulli” – Antonio Frate-

Lo scrittore albanese Ismail Kadarè prende posizione sui recenti 
avvenimenti in Kosovo.
“Credo che siano stati gli avvenimenti più tragici dalla liberazione 
del Kosovo. Costituiscono un grande danno per il Kosovo ed un grande 
danno per la questione albanese nei Balcani. È stato colpita 
gravemente la più grande vittoria mai capitata al popolo albanese: il 
poter far parte del mondo occidentale. 

Un destino avverso ha voluto che, con ciò che è accaduto negli ultimi 
due giorni, Albania e Kosovo rischino di tornare all’isolamento 
internazionale, proprio perché per la Serbia gli eventi hanno 
comportato un avvicinamento all’Alleanza Atlantica. Pur comprendendo 
il loro stato d’animo, non è questo il modo di reagire alle 
provocazioni.”

Alla domanda se ci sono vie di uscita da questo tunnel Kadarè ha 
affermato che “E’ proprio nei momenti difficili che un popolo deve 
trovare la strada per ripartire e riparare il male che ha fatto. In 
questo momento l’unico modo per fare ciò è che gli albanesi capiscano 
in modo profondo il male che hanno fatto, capiscano lo sbaglio 
commesso distruggendo le case dei serbi e bruciando le loro chiese 
mentre credevano di giovare alla causa albanese. 

Questa è la cosa che essi devono capire, soprattutto quando hanno 
distrutto le loro alleanze nella comunità internazionale e 
nell'Alleanza Atlantica. Per tutti questi motivi essi devono capire 
che ciò che hanno commesso è illegale e la sola riparazione possibile 
è che ciò serva di lezione. Che le teste calde non devono mettere la 
loro impetuosità davanti agli interessi dello stato e della libertà. 
In questa occasione è stata calpestata la cosa più santa ed è questa 
che va riparata. Loro (gli albanesi) la devono condannare, devono 
prendere le distanze da tutte quelle forze oscure del Kosovo che si 
sono mischiate in questa storia”.

Chi sarebbero queste forze oscure? “In questa storia si sono 
ritrovati uomini ingenui, ma si sono mescolati anche uomini che hanno 
agito all’ombra. Sicuramente c’entrano i servizi segreti stranieri 
mischiati ad avventurieri albanesi e nostalgici del comunismo. 
Pertanto, il popolo albanese del Kosovo deve distanziarsi con 
coraggio da tutte queste malvagità. Questa è l’unica riparazione 
possibile affinché lentamente mostri di avere un’altra faccia, quella 
di un popolo civile. Ma il destino avverso in questi giorni non la fa 
mostrare affatto.”

(traduzione dall’albanese di Antonio Frate)

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