La balcanizzazione dello sviluppo



Cari amici e care amiche,

Vi comunico che fra pochi giorni uscirà in libreria il mio libro dal titolo:

La balcanizzazione dello sviluppo.
Nuove guerre, società civile e retorica umanitaria nei Balcani (1991-2003).

Casa editrice Il Ponte, Bologna 2003.

Potete comunque richiedere il libro direttamente all'editore con un sconto
del 20% sul prezzo di copertina che è di 16 euro. Riceverete così il libro
ad un prezzo di 12,80 euro + spese di spedizione postale. Per comunicare
con l'editore - Pietro Montanari - potrete farlo via e-mail al seguente
indirizzo:

pmontanari at editriceilponte.com

L'editore vi comunicherà le modalità di pagamento del libro.

Trovate di seguito una cheda di presentazione del libro.


Claudio Bazzocchi
La balcanizzazione dello sviluppo
Nuove guerre, società civile e retorica umanitaria nei Balcani (1991-2003).
Casa editrice il Ponte - Bologna 2003
Pagg. 173 - Euro 16

Il libro riflette sul nuovo modello di sicurezza adottato dai paesi
occidentali a partire dalla fine degli anni Ottanta e basato sulla
politicizzazione dell'aiuto umanitario di emergenza e di sviluppo.
L'instabilità nelle regioni ai margini dell'area ricca del pianeta cresce
dalla fine della guerra fredda con l'emergere delle cosiddette nuove
guerre. Gli stati nelle aree marginali non vengono più considerati dalle
potenze occidentali come sovrani, come nel periodo della guerra fredda, ma
dei corpi sociali all'interno dei quali riformare le mentalità e i
comportamenti di chi li abiti al fine di ottenere un ambiente stabile
caratterizzato dai valori occidentali di democrazia, tolleranza e libero
mercato.



Tale riforma delle mentalità e dei comportamenti si ottiene dispiegando il
sistema dell'aiuto umanitario che va dall'elemento militare a quello civile
delle ONG, passando per le agenzie delle Nazioni Unite ed il coinvolgimento
diretto anche delle imprese multinazionali. Tale sistema occidentale
dell'aiuto umanitario è caratterizzato così da un sempre più marcato ruolo
di attori non statali, che hanno il compito di imporre in modo cooperativo
e ideologico il sistema di valori dell'Occidente, tramite le politiche di
emergenza e di cooperazione.


Questo modello di sicurezza ottiene il risultato fondamentale di
depoliticizzare le grandi questioni dello sviluppo e delle cause della
povertà che fino agli anni Ottanta avevano caratterizzato l'attività delle
ONG e dei grandi movimenti progressisti, compreso il blocco dei paesi non
allineati. Ora l'instabilità e la povertà sono viste solo in termini di
cattivi comportamenti, avidità di pochi e riconosciuti dittatori, eredità
dei sistemi comunisti che hanno inculcato una mentalità assistenzialista
nelle popolazioni, e quindi inattitudine a vivere nei sistemi democratici e
di mercato. Questa depoliticizzazione, ammantata di valori apparentemente
liberal - promozione della società civile, dei diritti umani e della parità
di genere, per citarne solo alcuni - diminuisce, se non annulla, il
potenziale di denuncia e critica sociale che aveva caratterizzato per anni
le ONG e in sostanza lascia senza difese i poveri del pianeta.



Claudio Bazzocchi, 36 anni, è reponsabile dell'area ricerca
dell'Osservatorio sui Balcani di Rovereto. E' stato per nove anni dirigente
del Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS).




Claudio Bazzocchi
Osservatorio sui Balcani

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piazza San Marco, 7
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