Re: Bechtel, Iraq e Croazia



Sono perfettamente d'accordo sulla preoccupazione espressa da Paola (e
mi sembra anche da altri in questa lista) rispetto al "despotismo" delle
corporation straniere, e di potenze come quella USA, verso piccoli paesi
come la Croazia. Quello che pero' mi sembra mancare nella discussione e'
una riflessione, seppur minima, sul perche' le cose si siano messe in
maniera tanto sfavorevole, per la Croazia come per tanti altri
microstati nati nell'Europa centroorientale in seguito alla
polverizzazione degli ultimi 15 anni.

Forse puo' essere di aiuto ad un dibattito in tal senso la constatazione
che tale polverizzazione e' stata voluta ed agevolata proprio da quelle
grandi corporation e potenze imperialiste. Cosicche', tutti questi
microstati, nati sulla base della "differenza etnica", si ritrovano oggi
deboli, antagonizzati tra di loro, privi di qualsivoglia capacita'
"contrattuale" nella scena internazionale, dunque privi di qualsivoglia
indipendenza e/o possibilita' di "autodeterminazione", quasi prima
ancora di aver potuto "gustare il sapore" di queste...

Per chiarire ancora meglio il mio pensiero, credo mi sara' sufficiente
citare un noto proverbio slavo:

"Tko nece brata za brata, on ce tudjinca za gospodara"

(chi non riconosce suo fratello come tale, costui avra' lo straniero
come padrone) 

Andrea


Paola Lucchesi wrote:
> 
> http://www.enn.com/news/2003-04-18/s_3888.asp
> 
> Bechtel wins huge Iraq reconstruction contract - The government on Thursday
> awarded a big contract to evaluate and repair Iraq's power, water, and
> sewage systems to Bechtel Corp. of San Francisco.
> 
> ------------------------
> 
> Giusto un flash... Bechtel nella mia mente e' sempre legata alla fallita
> Enron, per via della presenza di entrambe in Croazia. Della Enron penso di
> aver gia' detto qualche volta.
> 
> Bechtel, che fra i suoi vari interessi di megacorporation ha il settore
> edilizio, sta costruendo l'autostrada che da Zagabria porta alla costa.
> 
> Ricordo i salti sulla sedia che ho fatto un paio d'anni fa leggendo un
> articolo sulle condizioni alle quali lavorava in Croazia - tipo
> condizionare i fondi che ci metteva (che comunque non erano un regalo, ma
> solo un prestito, e ad interessi piuttosto alti) all'acquisto da loro di
> macchinari edilizi per cifre spropositate - cosa poi se ne dovrebbe fare la
> Croazia, visto che autostarde non e' che se ne costruiscano ogni giorno, e'
> un altro paio di maniche. Salvo lascairsi le mani libere di subappaltare
> poi l'effettiva realizzazione dei lavori a ditte locali, ma alle condizioni
> che volevano loro, Bechtel.
> 
> E via cosi'.
> 
> Della serie, le grandi associazioni a delinquere.
> 
> paola