25/11 Iniziativa Palestina a Milano




Intifada palestinese:
tra lotta di liberazione e conflitto antimperialista


Mentre tutta l’attenzione dei governi occidentali, dei media di regime e di
conseguenza dell’opinione pubblica è concentrata sulla lotta senza quartiere
al terrorismo, al fondamentalismo islamico e al terrore per l’antrace nella
nostra corrispondenza, in Palestina il criminale di guerra Ariel Sharon, non
pago di avere fatto macellare più di 2000 palestinesi a Sabra e Chatila nel
1982, si sta impegnando, insieme al Premio Nobel per la Pace(!!!) Shimon
Peres, a proseguire la sua campagna di sterminio nei confronti della
popolazione palestinese.

Le condizioni di vita nei Territori Occupati peggiorano di giorno in giorno,
a causa della totale chiusura imposta da Israele, masse di profughi
rinchiuse in bidonville nei paesi arabi limitrofi attendono nuove
possibilità per le loro vite, sul terreno continuano a rimanere uccisi
uomini, donne e bambini che quotidianamente si battono per liberarsi dal
giogo dell’occupazione.

Ciechi di fronte alla drammaticità della situazione e alla rabbia popolare,
i dirigenti dell’ANP discutono con i macellai del proprio popolo di incontri
di “pace”, sponsorizzati dagli USA, che non risolveranno mai i reali nodi
del conflitto, ma mirano solo a ridurre al silenzio la lotta di liberazione
palestinese.

Ormai la distanza tra Arafat e la popolazione che egli dovrebbe
rappresentare è siderale. Da un lato sta chi, come i ministri dell’ANP, ha
tutto l’interesse – economico e personale – a raggiungere accordi di minima
con Israele, dall’altro vi è la necessità improrogabile di avere nuove
condizioni di vita, insieme all’indipendenza, di masse ridotte allo stremo
dalla politica razzista, fascista e imperialista israeliana e delle potenze
occidentali, che oggi manipolano strumentalmente la causa palestinese per
ottenere consensi tra le dirigenze arabe verso la nuova guerra genocida
lanciata contro l’Afghanistan.

Non un bantustan per aggiungere una bandierina nell’Atlante del pianeta ed
arricchire una piccola fetta di dirigenti, ma indipendenza accompagnata da
un cambiamento nello stato di cose presenti per tutto il popolo palestinese,
dentro e fuori dai confini israeliani.

Non continui richiami al “Diritto internazionale” degli imperialisti e delle
multinazionali, ma il proseguimento della lotta, popolare e armata, fino al
sovvertimento delle cause della sofferenza di tutto il popolo alla
liberazione di tutti i territori arabi occupati da Israele, al ritorno dei
profughi, alla liberazione dei prigionieri politici.

Vista la disinformazione assoluta, che la maggior parte dei media “offre”
all’opinione pubblica sull’Intifada palestinese, è necessario creare momenti
di controinformazione in cui realmente si discuta di ciò che accade in Medio
Oriente, anche alla luce della guerra “infinita” lanciata contro l’
Afghanistan e, in tendenza, contro tutti coloro che mettono in discussione
la prepotenza americana nel mondo.



DOMENICA 25 NOVEMBRE 2001 dalle ore 16:00
CS VITTORIA, via Friuli ang. Via Muratori


Dibattito, proiezione di video, cena, concerto
A sostegno dell’INTIFADA PALESTINESE



Promuovono:

Comitato d’Appoggio alla Resistenza palestinese, Antifa-Milano,
CS Vittoria, Ass.La Fucina (Sesto S.Giovanni), Panetteria Occupata.

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