Presidio e lettera all'mabasciata jugoslava.



Si svolgerà alle ore 18 di lunedì 2 aprile, all'ambasciata jugoslava di Roma, Via dei Monti Parioli, un presidio di protesta contro l'arresto dell'ex-presidente jugoslavo, Slobodan Milosevic. All' ambasciatore verrà consegnata, a firma del Tribunale Ramsey Clark (intitolato al'ex-ministro della Giustizia statunitense, oggi leader del movimento per i diritti civili), della Commissione Giuridica per i crimini di guerra, del Gruppo Scienziati contro la guerra e di varie altre organizzazioni di solidarietà con la Jugoslavia, una lettera di denuncia e protesta, con la richiesta dell'immediata liberazione di Milosevic.
Nella lettera si denuncia la subalternità della magistratura e della autorità di governo serbe agli USA che hanno imposto al governo jugoslavo un ricatto che contravviene a tutte le norme del diritto internazionale: la concessione di aiuti per 50 milioni di dollari a una Jugoslavia distrutta, impoverita e contaminata dalla Nato, in cambio dell'arresto di Milosevic e ora, anche, della sua consegna a un Tribunale dell'Aja che, oltre ad essere totalmente illeggittimo, non è che il braccio "legale" di coloro che hanno condotto la guerra contro la Jugoslavia e che ora proseguono nella loro operazione di frantumazione dei Balcani in Macedonia, Sud Serbia, Bulgaria, Romania e Grecia.
L'arresto e l'imputazione di crimini di guerra e contro l'umanità formulata dagli USA e dal Tribunale di Carla del Ponte non è che il tentativo di rovesciare sull' ex-presidente Milosevic la responsabilità dei crimini commessi contro un popolo renitente ai dettati della Nato e del Fondo Monetario Internazionale e di neutralizzare le richieste di riparazioni per le vittime ed i danni inflitti nel corso della guerra ai popoli dei Balcani.