23.5 incontro-dibattito migranti e Rom




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fonte:
Roberto Pignoni <pignoni at mat.uniroma1.it>
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La storia dell'umanita' e', da sempre, storia di migrazioni. Un processo
inarrestabile
di mescolanza, compenetrazione e contaminazione di genti e di culture. Un
fenomeno che
oggi assume caratteristiche nuove, dato che l'imposizione del modello
economico
neoliberista e i diktat di organismi sovranazionali quali l'I.M.F., la
Banca Mondiale
e il W.T.O. determinano costi sociali ed economici elevatissimi,
distruggendo equilibri
complessi e rendendo di fatto impossibile la sopravvivenza di intere
popolazioni.
La fame, le guerre, la desertificazione e la crisi ambientale e climatica
sono il prezzo
pagato dall'80 per cento dell'umanita' per rendere possibile al restante 20
per cento
di continuare a produrre, consumare, svilupparsi secondo modalita' e ritmi
che non sono sostenibili per l'intero pianeta. I governi dei paesi ''forti''
hanno dimostrato di essere disposti a scatenare la guerra pur di perpetuare
questo stato di cose; nello stesso tempo, pretenderebbero di arrestare i
flussi migratori
che ne derivano o, quanto meno, di ''regolamentarli''.

Il Comitato Straniero per Stranieri e il Coordinamento contro le guerre
sono attivi da diversi mesi nella denuncia di tali dinamiche distruttive
e nell'organizzazione di forme di mobilitazione contro di esse.
Siamo due realta' nuove, aggregatesi spontaneamente: la prima persegue la
finalita' di dare
concretezza e stabilita' all'esigenza di auto-organizzazione delle
comunita' migranti
della citta' di Roma, la seconda e' nata sull'onda della mobilitazione
dell'Universita'
contro i bombardamenti sulla Yugoslavia. Partendo da un'analisi di
quell'intervento,
i compagni del Coordinamento contro le guerre hanno ravvisato una precisa
continuita' ''culturale''
fra la logica che lo ha prodotto e le soluzioni autoritarie, improntate a
forme piu'
o meno esplicite di pulizia etnica, adottate in questo paese nei confronti
di popoli e culture
che vengono ritenuti ''prescindibili'' nonostante siano parte integrante
del nostro tessuto
sociale. Per queste ragioni il Coordinamento contro le guerre si e'
impegnato a fondo a fianco
dei rom della capitale, contribuendo a evidenziare il valore politico e
culturale della loro lotta
e a farne un punto di riferimento per gli altri migranti e per tutti i
cittadini che hanno a cuore
la dignita' umana e la democrazia.

 Il Coordinamento contro le guerre e il Comitato Straniero per Stranieri si
sono mossi
secondo motivazioni e metodologie analoghe, insieme ad altre realta' e
associazioni, su tematiche strettamente collegate: la battaglia per i
permessi di soggiorno, la denuncia
degli abusi e della corruzione della polizia, la mobilitazione per la
realizzazione
del villaggio rom di via dei Gordiani, la lotta contro i centri di
detenzione e l'opposizione
alla politica di deportazioni ed espulsioni di massa adottata dalla giunta
Rutelli
e dal ministro Bianco.
Questo impegno ha portato allo sblocco dei permessi di soggiorno, all'arresto
di alcuni funzionari taglieggiatori della Questura, alla sospensione dei
rastrellamenti
e delle deportazioni nei campi rom. Ma il risultato principale e' certamente
la crescita della consapevolezza dei rom e dei migranti e della
solidarieta' dei cittadini.

D'altra parte, la battaglia su questi temi ha messo in evidenza ancora una
volta
la drammatica inadeguatezza politica e culturale degli apparati di quella
che fu, un tempo,
una sinistra forte e orgogliosa, ma che oggi assomiglia sempre di piu' a
un'armata
allo sbando dopo la Caporetto elettorale. A via dei Gordiani come a Tor De'
Cenci,
la maggioranza che governa il Comune di Roma ha dimostrato di non tenere
in nessuna considerazione i diritti fondamentali delle persone.
Il rigurgito reazionario, la vittoria elettorale della destra, il
riaffiorare dei fascisti
come forza di governo affondano le loro radici in questi comportamenti.

Traggono alimento dalla cecita' e dalla vilta' di chi ha rinunciato ad
affermare con forza
i valori dell'accoglienza, della convivenza, dell'uguaglianza di diritti
per tutti i cittadini,
indipendentemente dal colore della pelle e dalla regione di provenienza.

In Italia, punto d'approdo naturale dei flussi migratori, le politiche
sull'immigrazione
sono vergognosamente inappropriate. Il Comitato Straniero per Stranieri e
il Coordinamento contro le guerre sono convinti che una prospettiva di
liberazione,
volta a consentire l'espressione e lo sviluppo di un ricchissimo potenziale
umano,
attualmente compresso e negato e considerato, tutt'al piu', una ''risorsa''
da sfruttare,
deve basarsi su un'interpretazione estensiva dell'idea di cittadinanza.
Essa non puo' essere
intesa come dono di nascita, o eredita' di sangue, ma come rete di diritti
che accompagnano
la persona e la sorreggono nei diversi contesti in cui si trova a operare.

Per queste ragioni il Comitato Straniero per Stranieri e il Coordinamento
contro le guerre
organizzano insieme, martedi' 23 maggio,

una giornata di incontro e dibattito su questi temi

all'Universita' ''La Sapienza'' di Roma. Vi prenderanno parte personalita'
della cultura, esponenti
del mondo politico e dell'associazionismo e compagni delle realta' di base.
Sara' un momento
di confronto politico a tutto campo, di riflessione sulla deriva delle
forze della sinistra storica
e sulle difficolta' incontrate dai nuovi protagonisti dello scontro
sociale,di approfondimento
culturale dei nodi della convivenza e dell'esclusione, ma sara' anche e
soprattutto

una grande festa delle comunita' rom e migranti

che in questi mesi hanno sviluppato una crescente capacita' d'iniziativa,
proponendosi come
il vero elemento di novita' nel panorama politico e sociale della citta'.


Coordinamento contro le guerre - Universita' di Rom

C.S.P.S. - Comitato Straniero per Stranieri





Martedi' 23 maggio. Universita' La Sapienza di Roma

12.30 Sapori di frontiera: pranzo con le comunita' migranti, musica e danze.
Specialita' afro-indo-balcaniche irrorate da vini furlani.

14.00 	Aula 1 - Facolta' di Lettere.
Concerto-dibattito con rom e migranti, realta' di base e associazioni.
Partecipano:

MONI OVADIA

ZUF DE ZUR (musica dal confine)

BACHU, EDGAR, TONI (docenti Universita' di Rom)

SANDRO PORTELLI (docente ''La Sapienza'')

DANILO DE MARCO (fotografo migrante)

FULVIO VASSALLO PALEOLOGO (docente in Diritto dell'immigrazione
Univ. di Palermo)

Sempre alla Facolta' di Lettere, mostra fotografica:
Danilo De Marco, Stefano Montesi, Aniello Barone
Disegni di Vauro.



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Mi scuso con tutti coloro che hanno gia' ricevuto questo testo,
e con tutti per l'arbitrio che mi prendo nel mandarvi questo tipo di documenti.
Chiedo a chi non vuole riceverli di mandarmi un cenno.
I contenuti qui espressi non corrispondono necessariamente col mio punto di
vista.
Sdv
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