Grosseto - Carovana di 70 persone allontanata, tutti italiani



Grosseto - Carovana di 70 persone allontanata
Sgombrato l'accampamento di nomadi tutti italiani

Le ventidue roulotte hanno scelto il piazzale accanto al campetto sportivo
di Casotto Pescatori per fermarsi alcuni giorni. La comunità è stata
notata dai carabinieri della stazione di Marina che hanno operato insieme
alla polizia municipale. I militari e gli agenti hanno spiegato alla
comunità che nessuno poteva rimanere lì: breve trattativa, poi tutti sono
ripartiti

Grosseto, 2 luglio 2008 - Sono arrivati in città nella tarda serata di
lunedì e hanno scelto come luogo dove trascorrere alcuni giorni il
piazzale accanto al campetto sportivo di Casotto Pescatori, a una manciata
di chilometri da Grosseto. Ma erano davvero troppi per poter sostare in
un’area non attrezzata. Ventidue, infatti, le roulotte che sono state
sgombrate ieri mattina da polizia municipale e carabinieri del Nucleo
radiomobile di Grosseto. Una vera e propria comunità nomade composta da
circa settanta persone: uomini, ma soprattutto donne e bambini, tutti di
nazionalità italiana che avevano in programma di trattenersi qualche
giorno in Maremma.

Ma fin da poco dopo il loro arrivo le forze dell’ordine hanno chiarito che
non sarebbe stato possibile, considerando che quella non è un’area
attrezzata. E’ stato però loro concesso di trascorrere almeno la notte e
rimettersi in cammino nelle prime ore della mattina successiva.
L’accampamento è stato notato dai carabinieri della stazione di Marina di
Grosseto dopo le 22 di lunedì, durante un consueto servizio di
pattugliamento del territorio. I militari si sono avvicinati alle numerose
roulotte e hanno capito che si trattava di nomadi italiani che erano
appena arrivati da Bologna.

Ieri mattina, poi, gli agenti della polizia municipale di Grosseto si sono
recati a Casotto Pescatori per far sgomberare l’area, così come d’accordo,
anche se i nomadi hanno provato a 'strappare' qualche altro giorno di
permanenza. La Municipale, che nel frattempo era stata affiancata da
alcune pattuglie dei carabinieri, ha chiaramente spiegato che se di lì a
poco non avessero liberato l’area, sarebbe stata immediatamente emessa
un’ordinanza di sgombero da parte del sindaco.

A quel punto, la nutrita comitiva non ha potuto fare altro che ripartire
in direzione, pare, della Capitale alla ricerca di qualche nomade in grado
di accoglierli, non prima però di lasciare la propria identità ai militari
dell’Arma. A memoria si è trattato del più 'corposo' accampamento di
nomadi che si sia mai fermato in città. Il primo sicuramente a Casotto
Pescatori.Tra le zone 'più frequentate', infatti, c’è Casamora, nel comune
di Castiglione della Pescaia, dove spesso si fermano gruppi di roulotte.
"Le operazioni di sgombero - si legge in una nota dell’amministrazione
comunale di Grosseto - si sono svolte senza il verificarsi di incidenti e
senza alcuna forma di resistenza da parte degli occupanti del campo". Il
Comune coglie l’occasione anche per ricordare che «il blitz delle forze
dell’ordine rientra in una più articolata attività di controllo e di
sorveglianza del territorio per la tutela di residenti e turisti".

Per il periodo estivo, inoltre, l’amministrazione comunale ha deciso
l’assunzione di ulteriori quindici agenti di polizia municipale "con
l’obiettivo - come si legge nella nota del Comune - di rafforzare il
pattugliamento nel capoluogo e nelle frazioni, anche in orario notturno.
E’ stata inoltre potenziata la presenza di agenti nei quartieri marginali
della città, in luoghi e spazi di aggregazione e nelle località balneari.
Con lo scopo di rendere il territorio sempre più sicuro, meglio vivibile e
ordinato, prevenendo così forme di disagio, vandalismo e
microcriminalità".

Cristina Rufini

http://lanazione.ilsole24ore.com/grosseto/2008/07/02/101526-sgombrato_accampamento_nomadi.shtml


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«E' ora quindi che parliate tutti voi che amate la libertà, tutti voi che
amate il diritto alla felicità, tutti voi che amate dormire immersi nel
vostro privato sogno, è ora che parliate o maggioranza muta! Prima che
arrivino per voi»

Primo Levi