In solidarietà con i rom - documento napoletano



Napoli, 8 giugno 2008
In solidarietà con i rom

Il “Comitato Campano con i rom”, nato tre anni fa, riunisce associazioni
laiche e religiose, gruppi italiani e rom e rappresentanti della società
civile. Il comitato è nato da un profondo senso di indignazione per
l’assenza di politiche accoglienti e soluzioni concrete ai diritti dei
popoli rom. I comitato si pone come luogo di aggregazione e di riflessione
sui problemi che i rom in mezzo a noi devono affrontare, svolgendo al
contempo una forte azione di pressione sociale e culturale nei confronti
delle istituzioni e della società civile. Purtroppo in questi ultimi
vent’anni, in Italia e in Campania, non si è andato oltre soluzioni
emergenziali e ghettizzanti per le comunità rom, togliendo così a loro la
possibilità di costruire percorsi di cittadinanza.

Alla luce degli atroci avvenimenti di Ponticelli e del decreto-sicurezza
del ministro Maroni:

il Comitato condanna:

• Quanto avvenuto a Ponticelli e chiede che sia fatta piena luce sui
rapporti tra il piano di riqualifica dell’aria di Ponticelli, gli
interessi della camorra e della politica. Inoltre l’episodio del tentato
rapimento della bambina napoletana da parte della ragazza rom deve essere
chiarito in ogni dettaglio, visto che tutti i casi di rapimento da parte
dei rom emersi sui giornali in questi anni si sono sempre rivelati delle
menzogne. Mai nella storia della repubblica un rom è stato condannato per
sequestro di minore. Questo, se fosse vero, sarebbe il primo caso.

• Ogni atteggiamento razzista e xenofobo e coloro i quali (giornali,
politici e cittadini), per propri interessi, soffiano sul fuoco
dell’intolleranza.

• La scelta di voler affrontare le problematiche sociali con il ricorso a
soluzioni di
commissariamento.

• La scelta del governo di inserire nel nostro ordinamento giuridico il
reato di immigrazione clandestina. Questo reato, come già il Vaticano e
l’ONU hanno dichiarato, è inaccettabile in quanto discrimina le persone in
base al luogo di nascita in evidente contrasto con la Costituzione
italiana, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e i trattati
internazionali. La legge deve essere uguale per tutti indipendentemente
dalla nascita e provenienza.

• Gli sgomberi dei campi rom, senza l’individuazione di soluzioni
alternative, in violazione del diritto alla casa e conseguentemente alla
salute, allo studio, alla vita familiare ecc., come previsto dalla
convenzione europea dei diritti umani e dalle altre norme di diritto
interno e internazionale.

• Le politiche emergenziali e ghettizzanti che non risolvono il problema
dell’integrazione.

il Comitato chiede:

• La regolarizzazione per tutti i rom che da anni vivono con noi sul
nostro territorio.

• La cancellazione dal decreto del ministro Maroni del reato di
immigrazione clandestina e delle aggravanti per chi non è regolare.

• L’adozione di politiche non ghettizzanti o discriminanti per i popoli rom.
• Il coinvolgimento dei rom nei tavoli in cui si decide dei loro futuro in
un processo di partecipazione dal basso.

• Un tavolo di lavoro tra commissario per l’emergenza sicurezza e le
associazioni, i comitati e i rom per progettare insieme una strategia
verso una reale soluzione dei problemi che noi riteniamo essere un
problema, non di sicurezza, ma di rispetto dei diritti umani.

• Il riconoscimento e la tutela da parte dell’Italia e della UE del
romanes come lingua antichissima da considerarsi patrimonio dell’umanità.

• Il risarcimento ai rom per le persecuzioni millenarie culminate nello
sterminio nazista.



Il Comitato campano con i rom – Rete Lilliput, Asunen romalen, Sassi
Fiore, Le donne in nero, chi rom e…chi no, Missionarie comboniane (Torre
Annunziata), Marco Nieli Opera Nomadi, Mani Tese - Napoli, Felicetta
Parisi, Annamaria di Stefano, Padri Alex Zanotelli, Domenico Pizzuti,
Giovanni Fantola, Acli (Arenella), Consiglia Gianniello, Raffaella La
Cava.

Aderiscono:

• G.I.M. (Giovani Impegno Missionario) - Napoli



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«E' ora quindi che parliate tutti voi che amate la libertà, tutti voi che
amate il diritto alla felicità, tutti voi che amate dormire immersi nel
vostro privato sogno, è ora che parliate o maggioranza muta! Prima che
arrivino per voi»

Primo Levi