FANON e la condizione postcoloniale



Ecco un interessante convegno a Roma:
FANON e la condizione postcoloniale: Convegno e Proiezioni - Roma 28 e 29 Settembre 07
FANON e la condizione postcoloniale

CONVEGNO E PROIEZIONI

DAL COLONIALISMO ALLE BANLIEUES

venerdì 28 e sabato 29 settembre

GIORNATA SEMINARIALE:

VENERDÌ 28 SETTEMBRE

SALA DEL SENATO DELLA REPUBBLICA

EX HOTEL BOLOGNA

VIA DI S. CHIARA 4/A ROMA

sessione mattutina ore 10.30

INTERPELLARE FANON: LA SUA ATTUALITÀ

Introduce: Francesco Martone (senatore Prc)

Intervengono: Françoise Vergès (storica)

Renate Siebert (sociologa, Univ. della Calabria)

Liliana Ellena (storica, Univ. di Torino)

Roberto Beneduce (antropologo, Univ. di Torino)

Paolo Peloso (psichiatra)

Modera: Miguel Mellino (antropologo)

sessione pomeridiana ore 15.30

FANON E LA FRATTURA (POST)COLONIALE

Introduce e modera: Carla Pasquinelli

(antropologa, Univ. di Napoli)

Intervengono: Sandrine Lemaire (storica)

Iain Chambers (Univ. di Napoli)

Annamaria Rivera (Univ. di Bari)

Alessandro Triulzi (storico, Univ. di Napoli)

Napoli)

PROIEZIONI:

VENERDÌ 28 SETTEMBRE

CENTRO CULTURALE SAN LUIGI DEI FRANCESI

LARGO TONIOLO 20/22 ROMA

ore 21.00

FRANTZ FANON:

UNE VIE, UN COMBAT, UNE OEUVRE...

film documentario di Cheikh Djemai

Fr/Mart/Alg/ Tun 2001, 52 min.

SABATO 29 SETTEMBRE

CENTRO CULTURALE SAN LUIGI DEI FRANCESI

LARGO TONIOLO 20/22 ROMA

ore 17.00

LA FRANCE EST UN EMPIRE

film documentario di Jean d'Agraives

Fr/1939, 90 min., sottotitoli in italiano di

Alessandro Natalucci

presenta: Sandrine Lemaire

SABATO 29 SETTEMBRE

ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA, VILLA MEDICI

VIALE TRINITÀ DEI MONTI, 1

ore 21.00

L’AVOCAT DE LA TERREUR

film documentario di Barbet Schroeder

FR/2007, 135 min., sottotitoli in italiano

Festival di Cannes 2007

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Il modo con cui ci avviciniamo all'opera dei grandi autori molto spesso ci
fornisce una delle migliori vie d'accesso alla lettura e alla

comprensione della nostra stessa condizione. Se ogni domanda sul passato ci
viene imposta da bisogni politici del presente, l’interesse per

l'opera di un autore può costituire il sintomo privilegiato attraverso cui
interrogare la specificità della nostra stessa congiuntura storica.

È questa una delle prime lezioni da trarre dall’attuale «ripresa» del
pensiero di Frantz Fanon in diversi ambiti della teoria sociale e

politica internazionale.

Come non leggere questa «nuova attenzione» nei confronti dell'opera di uno
dei principali teorici del pensiero postcoloniale alla luce di ciò

che la guerra globale permanente ha disseminato nel mondo negli ultimi anni?
O senza collocare sullo sfondo il filo spinato di Guantanamo, gli

iracheni torturati ad Abu-Ghraib, i quartieri rasi al suolo dai
bombardamenti israeliani su Beirut o le macchine bruciate nelle periferie
francesi?

Il mondo di Fanon non è più il nostro mondo, ma tutti i suoi scritti parlano
anche all'attuale «condizione postcoloniale» .

Una «condizione» che sarebbe sbagliato interpretare come una semplice
prosecuzione o mera ripetizione del sistema coloniale del

passato e che si manifesta tanto nel tragico contenimento dell’«immigrazione
clandestina» nel bacino del Mediterraneo quanto nelle

rivolte, manifeste o sommerse, delle periferie di tutto il mondo. Una
«condizione» che lungi dall’essere confinata nei «paesi del Sud» irrompe con
violenza nel cuore delle metropoli occidentali e chiama in causa la stessa
categoria di «cittadinanza» . Cosa può ancora dirci, oggi, l’opera di Frantz
Fanon, lui che da intellettuale e militante è stato testimone privilegiato
dei movimenti di liberazione dall’oppressione coloniale? Come

può aiutarci a leggere le trasformazioni di un capitalismo globale sempre
più imperniato su forme e logiche di violenza, sfruttamento e

segregazione (economica, urbana, culturale e razziale)? Ma soprattutto come
«ricontestualizzare» la sua opera e la sua figura, quella di un grande
intellettuale e di un militante engagé fra i più rilevanti del Novecento
europeo?

Frantz Fanon nasce nelle Antille francesi nel 1925 e muore negli Stati Uniti
nel 1961.

Laureato in medicina e specializzato in psichiatria, è noto soprattutto per
il suo impegno, politico e intellettuale, a fianco del popolo algerino in
lotta contro il colonialismo francese.

Con la traduzione dei due volumi che compongono i suoi Scritti politici (Per
la rivoluzione africana e L’anno V della rivoluzione

algerina entrambi editi dalle edizioni DeriveApprodi) si rende interamente
disponibile in lingua italiana l’opera completa di Frantz Fanon.

CON LA PARTECIPAZIONE

E IL PATROCINIO DI:

SERVICE CULTUREL BCLA

DE L’AMBASSADE DE FRANCE EN ITALIE

ACADEMIE DE FRANCE A ROME

VILLA MEDICI

CENTRE CULTUREL

SAINT LOUIS DE FRANCE

SEZIONE INTERNAZIONALE

FONDAZIONE LELIO E LISLI BASSO ISSOCO

CASA EDITRICE DERIVEAPPRODI
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