Darfur, forza congiunta Onu-Ua, Amnesty: partire immediatamente e con le massime risorse



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COMUNICATO STAMPA
CS90-2007

AMNESTY INTERNATIONAL SUL DARFUR: LA FORZA CONGIUNTA ONU-UA DEVE PARTIRE
IMMEDIATAMENTE ED ESSERE DOTATA DELLE MASSIME RISORSE

Amnesty International ha espresso apprezzamento per il voto unanime con
cui, la scorsa notte, il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha deciso di
inviare una nuova forza congiunta Onu-Unione africana (Ua) in Darfur.
L'organizzazione per i diritti umani ha pero' precisato che questa forza
dovrebbe partire immediatamente, essere dotata delle massime risorse ed
essere pienamente accettata dal governo sudanese.

'Il conflitto in Darfur ha mietuto centinaia di migliaia di vittime e ha
costretto piu' di due milioni di persone a lasciare la regione. La
popolazione del Darfur vive una profonda crisi umanitaria e dei diritti
umani e non puo' attendere ulteriormente. Dev'essere protetta
immediatamente ed efficacemente, il che significa conferire alla forza
Onu-Ua il pieno mandato di impedire ulteriori violenze'- ha dichiarato
Irene Khan, Segretaria generale di Amnesty International.

L'adozione della Risoluzione 1768 costituisce un segnale di speranza,
attesa da lungo tempo da milioni di persone in Darfur. Ma ora, ammonisce
Amnesty International, e' necessario che gli Stati membri dell'Onu mettano
a disposizione le risorse necessarie per inviare rapidamente una forza con
un mandato chiaramente orientato al rispetto dei diritti umani. La forza
Onu-Ua, sottolinea Amnesty International dovra' indagare e riferire sulle
violazioni dei diritti umani, compresi tutti i casi di stupro, e
denunciarle pubblicamente.

In una regione in cui le armi abbondano, l'Onu dovra' garantire che la
forza congiunta supervisioni il disarmo e la smobilitazione dei janjawid,
le milizie sostenute dal governo sudanese. La risoluzione approvata ieri
consente alla forza congiunta Onu-Ua solo di controllare 'se armi o altro
materiale d'armamento siano presenti in Darfur' e, in questa parte, il suo
mandato dev'essere assolutamente rafforzato.

A tale proposito, Amnesty International sollecita il Consiglio di
sicurezza ad assicurare che l'embargo sulle armi sia applicato
efficacemente.

'Tenuto conto del suo precedente ostruzionismo, ora il governo sudanese
deve favorire il rapido ingresso della forza congiunta. Alla popolazione
del Darfur sono state offerte troppe parole e troppe risoluzioni. Ora e'
il momento di agire concretamente' - ha affermato Irene Khan.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 1° agosto 2007

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it




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