CONGO:URNE IN CHIUSURA PER IL BALLOTTAGGIO. AFFLUENZA PIU' TRANQUILLA. QUALCHE TENSIONE IN MATTINATA A BUKAVU



 
Inviamo il comunicato giunto poco fa dagli osservatori dellla societa' civile italiana nella Rep.Dem.del Congo, con invito alla pubblicazione. Buon lavoro e grazie!!
 
mariagrazia bonollo
uff.stampa Bcp
348 2202662
 
 
Beati i costruttori di pace”

Associazione Nazionale di Volontariato - Onlus

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Bukavu, 29 ottobre 2006 – 15.00 ora locale

 

Urne aperte nella Repubblica Democratica del Congo

 

26 milioni di elettori chiamati a scegliere il presidente della Repubblica e i rappresentanti delle assemblee provinciali. Meno code rispetto al primo turno del 30 luglio, ma ancora non si conosce l'affluenza ufficiale. Episodi di tensioni in mattinata a Bukavu

 

 

Urne aperte da questa mattina per il seconto turno elettorale nella Republica Democratica del Congo. 26 milioni di persone sono chiamate a votare per il ballottaggio delle presidenziali e per la scelta dei rappresentanti delle assemblee provinciali. Si tratta di meno della metà della popolazione di questo Paese dove oltre il 40% delle persone hanno meno di 18 anni, età richiesta per votare.

Oltre 50 mila seggi (bureaux de vote), poco più di 500 elettori per seggio, sono stati allestiti per lo più in scuole e istituti pubblici.

Già prima dell'apertura dei bureax si registravano code, sia pur meno consistenti di quanto accaduto in occasione del primo turno elettorale del 30 luglio. I seggi rimarranno aperti sino alle 17, dopo di che inizierà lo spoglio.

A ogni elettore è consegnata una scheda per scegliere tra i due candidati alla Presidenza della Repubblica (il presidente uscente Kabila contro il vice Bemba) sulla quale sono stampate anche le fotografie dei contendenti, per semplificare il voto dei numerosi analfabeti.

 

La scheda per le provinciali è invece composta di diverse ampie pagine (a Bukavu addirittura sei) recante i nomi e le foto dei candidati. Ogni elettore può votare con una croce, un segno o anche l'impronta del dito.

 

Il processo elettorale è stato monitorato dagli almeno 50 mila osservatori nazionali oltre che alla nutrita squadra di osservatori internazionali. Tra di loro i 35 osservatori dell'associazione Beati i costruttori di pace (www.beati.org), l'unico gruppo di italiani e l'unico di volontari.

Il loro compito consiste nel verificare che vengano rispettate adeguatamente tutte le procedure definite dalla Commissione elettorale indipendente per il voto, e riferire in seguito a quest'ultima per appurare il corretto esito delle votazioni.

 

Nella generale calma dello svolgimento del voto, questa mattina si registrano alcuni episodi di tensione in alcuni quartieri di Bukavu. Si parla di presunti tentativi di condizionamento del voto degli elettori analfabeti. Nel quartiere  di Kadutu ad esempio la presidente di un seggio è stata allontanata dalla polizia e interrogata dopo l'aumento di tensione tra i votanti, e una cosa analoga è accaduta nel quartiere di Cimpunda, dove solo l'intervento del parroco ha riportato alla calma gli animi. In tutti e due i casi la presenza degli osservatori internazionali e la tempestività dell'intervento della Monuc hanno calmato gli animi della gente.

 

Si attende la chiusura dei seggi per un dato definitivo sull'affluenza.

 

 

Ufficio stampa: Mariagrazia Bonollo, 348 2202662

Ufficio stampa Bukavu: Pietro Raitano, uedrino at libero.it – tel. 00243.81.28.64.688

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