Fw: Newsletter Anno 4, n. 13 - 4 luglio 2006



NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA
Anno 4, n. 13 - 4 luglio 2006

A cura di Gabriele Sospiro
Con la collaborazione di:
Olivier Gbezera (OG)
Cristiano Antunes (CA)
Paolo Sospiro (PS)
Marina Mobili (MM)


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INDICE
1.  QUESTIONARIO SULLA NOSTRA NEWSLETTER
2.  7° MEETING ANNUALE DELL'UNIONE AFRICANA A BANJUL (GAMBIA)
3.  ABDOULAYE WADE IN IRAN
4.  "CACCIA AI BAMBINI ILLEGALI" IN FRANCIA
5.  BAMBINI SAHRAWI OSPITI IN ITALIA
6.  DONNE D'AFRICA: UN NUOVO INIZIO
7.  BREVI DALL'AFRICA
8.  INVASIONE DI STRANIERI NEL CALCIO: IL PROVINCIALISMO DEL CORRIERE DELLA
SERA?
9.  ANCONA: PRESENTAZIONE VIDEO SALUTE DONNE IMMIGRATE
10. OPPORTUNITÀ SCAMBI GIOVANILI
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1. QUESTIONARIO SULLA NOSTRA NEWSLETTER
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La nostra newsletter ha compiuto quattro anni e quindi abbiamo deciso di
riflettere sul nostro percorso e sulla direzione da prendere da ora in
avanti. Per questa ragione abbiamo pensato di chiedere la vostra opinione su
alcune questioni e di darci qualsiasi suggerimento che potrebbe arricchire
il lavoro che vi proponiamo. Speriamo che possiate aiutarci a portarlo
avanti ed a migliorare questa newsletter che riteniamo essenziale nell'
attività di sensibilizzazione del nostro Centro, e aspettiamo le vostre
risposte e proposte, ringraziandovi in anticipo per la vostra
partecipazione. Vi ricordiamo, infine, che dovete spedire il questionario
che trovate in allegato a: segreteria at circoloafrica.org


I redattori.

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We have decided, four years after starting sending out our newsletter, to
take some time to reflect on what we have done in the past and especially on
what can be improved in the future. To do so, we would like your
contribution, by answering to a couple of questions and by giving us
whatever suggesting that could help us enrich our work. Being an essential
part of the Centre's work of spreading information on subjects to which it
is sensible, we thank you in advance for your feedback, which will help us
improve ourselves. Finally, we remind you that you have to send back the
attached questionnaire to: segreteria at circoloafrica.org


The editors.


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2. 7° MEETING ANNUALE DELL'UNIONE AFRICANA A BANJUL (GAMBIA)
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Il 7° meeting annuale dell'Unione Africana (UA) si è svolto a Banjul
(Gambia) questo fine settimana, dove sono stati discussi i principali temi
dell'attualità, dai conflitti all'immigrazione. Alcuni risultati sono stati
raggiunti (e vengono presentati qui di seguito) mentre altri non sono stati
all'altezza delle attese. Il tema ufficiale del meeting, l'integrazione
economica, non ha portato a nessun impegno concreto ma solo ad una volontà
di lavorare verso una "razionalità maggiore". Per quanto riguarda la
Somalia, nessuna dichiarazione significativa è stata rilasciata, nonostante
la "preoccupazione" per gli avvenimenti in questo Paese. Un'altra
insoddisfazione viene dal fallimento di una Carta per la Democrazia che
avrebbe limitato la possibilità di rinnovare i mandati presidenziali, tra
altre garanzie per la transizione democratica, come quella che è stata
adottata in Mauritania. Tuttavia, la Carta è stata bocciata, visto la
reticenza evidente ma comunque spiacevole di tanti.dirigenti Africani, un
segno della lunga strada che resta da percorrere.

Hissene Habre

L'ex dittatore del Ciad sarà finalmente giudicato in Senegal, dopo anni di
procedure legali e di esitazioni. Il Presidente Senegalese Abdoulaye Wade ha
deciso di non estradare Habre verso il Belgio (dove è accusato da tre
cittadini Belgi originari del Ciad), volendo dire che esso doveva essere
giudicato in Senegal o nel Ciad. L'opzione del Ciad sembrava irrealistica,
visto la situazione politica attuale e le probabile pressioni, molti ex
alleati di Habre hanno tuttora posti importanti. Tuttavia, per assicurare un
giudizio onesto, Wade ha chiesto la cooperazione totale di N'Djamena e
l'aiuto dell'UA. La decisione è vista come un passo avanti per l'Africa a
livello legale e nel suo sforzo di trattare con il suo passato in modo
responsabile e autonomo. Come dice il presidente Wade : "gli Africani devono
essere giudicati in Africa".

Darfur

L'Unione Africana ha accettato "probabilmente" di mantenere la sua missione
di Pace nel Darfur fino al 2007, nonostante le difficoltà materiali. Questa
decisione è la conseguenza del rifiuto da parte del presidente Omar
el-Beshir di autorizzare una missione dell'ONU  sul suo terreno,
considerandola una "neo-colonizzazione". Il Segretario Generale dell'ONU
Kofi Annan ha provato a Banjul a convincerlo di aprire i suoi confini, e ha
annunciato anche una conferenza per raccogliere fondi per la missione
dell'UA che si terrà a Bruxelles il 18 Luglio.



Sahara Occidentale

Il meeting è stato segnato dalla presenza di un gruppo di diplomatici
marocchini di alto livello, incluso il Ministro degli Esteri, la prima volta
che il Paese invia diplomatici ad un meeting dell'Unione Africana (o
dell'Organizzazione dell'Unione Africana) da quando ha lasciato
l'organizzazione nel 1984, in protesta contro l'ammissione della Repubblica
democratica araba Sahrawi. Lo scopo di questa attività diplomatica era di
lavorare dietro le quinte contro un rapporto che sottolinea la
"preoccupazione" per la situazione attuale del Paese, ricordando il fatto
che il Sahara Occidentale è all'ordine del giorno dell'ONU dal 1962, che il
Paese è sotto "occupazione straniera" e che i Sahrawi hanno "diritto
all'auto-determinazione". La maggior parte degli stati Africani , essendo
indipendenti da solo circa 45 anni loro stessi, si sono schierati con la
causa dei Saharawi, con l'eccezione notabile del Senegal, che forse teme
un'eventuale indipendenza della Casamance.

Immigrazione illegale

Il meeting è servito come preparazione alla conferenza Afro-Europea
sull'immigrazione illegale che si terrà a Rabat (Marocco) il 10 Luglio. Gli
stati membri hanno iniziato a lavorare su una posizione comune da presentare
all'Unione Europea, mentre dei commenti duri sulla politica repressiva
dell'Unione e sulla legge Sarkozy in Francia si sono fatti sentire. Alpha
Oumar Konaré, (Presidente della Commissione dell'UA, ex presidente del Mali)
ha dichiarato che tale legge porterebbe ad una  "tratta dei cervelli
inaccettabile". Il Presidente Yayi Boni del Benin ha espresso la sua
"reticenza" ed i suoi "dubbi" sull'efficienza della legge, chiedendosi come
il continente potrebbe svilupparsi se i suoi "figli di talento" se ne vanno.


OG
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The 7th annual meeting of the African Union (AU) took place in Banjul
(Gambia) this weekend, in which main actuality issues were discussed, from
conflicts to immigration. Some results were rejoined on some issues, which
are presented hereafter, whereas others did not meet the expected outcome.
The meeting's official theme, Economic integration, did not lead to any
concrete engagement, as it was only decided to work towards "a higher
rationality". Despite "concern" for Somalia, no significant declaration was
issued on recent developments in the country. Another disappointment was the
lack of success of a Charter for Democracy that would have limited the
possibility to renew presidential mandates, among other guaranties for
democratic transition, much like what has been adopted in Mauritania.
However, the Charter met the obvious yet regrettable reticence of
many.African leaders, a sign of the road still to travel.

Hissene Habre

The former Chadian dictator will finally be judged in Senegal, after years
of legal procedure and tergiversations. Senegalese President Abdoulaye Wade
had decided not to extradite Habre to Belgium (where he is indicted by three
Belgian citizens of Chadian origin), meaning that he would either be judged
in Chad or in Senegal. Judgment in Chad seemed unrealistic, given the
political situation and probable pressures, former allies of Habre still
holding key positions. However, to insure an fair judgement, Wade asked for
N'Djamena's full cooperation, as well as the AU's help. The decision is seen
as a step forward for Africa on the legal front and in its effort to deal
with its past in a responsible way, as well as a step towards more autonomy.
As president Wade stated : "Africans must be judged in Africa".

Darfur

The African Union has agreed  to "probably" maintain its peace-keeping
mission in Darfur until 2007, despite material issues. This decision comes
from president Omar el Béchir's reluctance to accept a UN mission on his
ground, as he considers it a "re-colonization". UN Secretary-General Kofi
Annan took time in Banjul to try to convince the Sudanese president to open
up his borders, and has announced that in the meantime a fund-raising
conference for the AU mission will take place in Brussels on July 18th.




Western Sahara

The meeting was marked by the presence of a high-level Moroccan group of
diplomats, including the Foreign Affairs Minister, the first time the
country has sent diplomats at an African Union (or African Union
Organization) meeting since quitting the organization in 1984, as a protest
against the admission of the Sahrawi Arab Democratic Republic. The aim of
this diplomatic activity was to work backstage against a report stating that
the AU is "preoccupied" by the current situation in the country, and
reminding that Western Sahara is on the UN agenda since 1962, that its
situation is one of "foreign occupation" and that Sahrawis have the "right
to auto-determination". Most African countries, many having gained
independence only 45 years ago themselves, rallied to the report and
expressed their support to the Sahrawi cause, one notable exception being
Senegal, perhaps worried by a possible independence of Casamance.



Illegal Immigration

The meeting was a warming-up for the Afro-European conference on illegal
immigration that will take place on July 10th in Rabat (Morocco). Member
states started working on a common stance to present to the European Union,
and strong words were pronounced against the EU's repressive policy, as well
as against France's Sarkozy law on immigration. Alpha Oumar Konaré
(President of the AU commission, and former Malian President) said prior to
the summit that such a law would lead to a "brain slavery that is
unacceptable". President Yayi Boni (Benin) expressed his "reticence" as well
as his "doubts" on the law's efficiency, wondering how the continent could
develop itself if its "skilled sons" left.

OG

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3. ABDOULAYE WADE IN IRAN
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Il presidente Senegalese Abdoulaye Wade è tornato a Dakar venerdì dopo un
importante viaggio diplomatico che ha compreso una visita di due giorni in
Iran, dove ha incontrato la Guida Suprema Ayatollah Khamenei e il presidente
Ahmadinejad.
Le discussioni hanno sopratutto riguardato la cooperazione tecnica fra i due
paesi, e diversi progetti sull'energia, l'industria, l'educazione, il
trasporto e la formazione professionale che erano all'ordine del giorno,
cosi come trovare modi per facilitare gli investimenti iraniani in Senegal.
La costruzione di una raffineria di circa 40 milioni di euro in Senegal è
gia stata approvata, e altri progetti dovrebbero essere finalizzati nella
terza riunione della commissione tecnica bilaterale a Dakar, in Ottobre. I
cittadini senegalesi hanno ormai il diritto di andare in Iran senza visto
durante 2 settimane, e dei collegamenti aerei dovrebbero essere ristabiliti
presto.
Una dichiarazione comune su diversi temi d'attualità internazionale è stata
rilasciata. Sul Medio Oriente, il sostegno ai Palestinesi e al loro diritto
di vivere in un Paese indipendente è stato sottolineato, come l'importanza
di distinguere terrorismo e resistenza legittima. È stato anche ricordato il
diritto d'ogni Paese che ha firmato il Trattato di Non Proliferazione ad
utilizzare l'energia nucleare per scopi pacifici, mentre la speranza in un
Medio Oriente senza armi nucleari è stata affermata, un'allusione chiara
alla bomba atomica israeliana. Per quanto riguarda la religione, entrambi i
capi di stato hanno condannato le caricature sul Profeta e "l'abuso" della
libertà di espressione.
Prima di recarsi a Teheran, il Presidente Senegalese era in Cina, dove ha
intensificato i legami sempre più stretti fra i due Paesi, e si è fermato a
Tripoli prima di tornare a Dakar per discutere con Muammar Gheddafi su come
accentuare l'integrazione africana.

OG
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Senegalese President Abdoulaye Wade got back in Dakar on Friday after a busy
diplomatic trip including a two-day visit in Iran, where he met Supreme
Guide Ayatollah Khamenei and President Ahmadinejad.
The talks revolved essentially around technical cooperation between the two
countries, as various projects concerning energy, industry, education,
transportation and professional training were on the agenda, as well as ways
to facilitate Iranian investment in Senegal. The building of an oil refinery
worth about 40 million euros in Senegal has already been agreed upon, and
more projects should be finalised in Dakar, during the 3rd meeting of the
bilateral technical commission in October. Senegalese citizens got the right
to travel for 2 weeks in Iran without visa, and direct flights should be
re-established soon.
A joint declaration on a series of subjects was issued as well, ranging from
the Middle-East to nuclear weapons. On the former, the support to
Palestinian people and to their right to an independent country was
re-affirmed, as well as the necessary distinction between terrorism and
legitimate resistance. On the latter, the right for any country having
signed the Non Proliferation Treaty to use atomic energy for pacific use was
remembered, whilst hoping for a "nuclear-free" Middle-East, a clear allusion
to Israel's nuclear bomb. Regarding religion, both heads of state firmly
condemned the drawings of the Prophet, as well as any "abusive use" of the
liberty of expression.
Before heading to Teheran, the Senegalese President was in China, where he
further strengthened bilateral relations, and he stopped in Tripoli on his
way to Dakar, where he spoke with Muammar Khadafi on ways to boost Africa's
integration.

OG

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4. "CACCIA AI BAMBINI ILLEGALI" IN FRANCIA
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Sembrerebbe che la Francia stia per vivere altri giorni di agitazione
sociale prossimamente, visto che le prime disposizioni sull'immigrazione
illegale saranno applicate, dopo la "tregua" concessa fino alla fine
dell'anno scolastico. La tregua era stata approvata per permettere alle
famiglie residenti illegali in Francia con bambini iscritti a scuola di non
essere preoccupati da un'eventuale espulsione, ma solo fino a fine giugno.
Le vacanze d'estate sono iniziate venerdì in Francia, e molti partiti
politici (di sinistra), associazioni e sindacati hanno chiamato alla
"disobbedienza civile" contro quella che è considerata una legge immorale e
che potrebbe portare ad una "caccia ai bambini illegali". La Lega Francese
dei Diritti Umani (LDH) ha chiesto ai cittadini di "violare la legge" in
nome della "nostra coscienza che c'impedisce d'essere complici", mentre i
sindacati più importanti hanno chiesto "alla vigilia del 14 Luglio" (Festa
Nazionale Francese) a Jacques Chirac di "impedire alle autorità della
Repubblica di cacciare i genitori illegali".
Sabato, una marcia organizzata a Parigi dal Reseau Education Sans Frontieres
(Rete Educazione Senza Confini) e Uni(e)s contre une Immigration Jetable
(Uniti(e) contro un'Immigrazione gettabile) ha raggruppato circa 10.000
persone, di cui diversi personalità politiche della sinistra e dell'estrema
sinistra.
Un rapporto del 2003 stima a 18000 il numero di famiglie che vivono
illegalmente in Francia, cioè circa 65000 persone.

OG

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France is likely to live more social agitation in the coming days, as the
much contested Sarkozy bill on illegal immigration will come in act, after
the "truce" conceded until the end of the scholar year. The main point of
the truce was that families residing illegally in France with small children
in school would not be worried by an eventual expulsion, until the end of
the scholar year that is.
Summer holidays started on Friday in France, and many (leftist) political
parties, associations and trade unions have called to "civil disobedience"
against what is considered an immoral law that could lead to a "hunt for
illegal children". The French Human Rights League (LDH) called citizens to
"break the law" in the name of "our conscience that forbids us to be
accomplices", while the biggest trade unions have asked president Chirac "in
these days before the 14th of July" (the French National Holiday) to stop
the "republican authorities from hunting down illegal parents".
On Saturday, a march in Paris organized by the Reseau Education Sans
Frontieres (Borderless Education Network) and Uni(e)s contre une Immigration
Jetable (United against a disposable immigration) brought together around
10000 persons, as well as various political personalities from left and
extreme left parties.
A 2003 report estimates that around 18000 families (summing up to about
65000 persons) live illegally in France.

OG

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5. BAMBINI SAHRAWI OSPITI IN ITALIA
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Un primo gruppo di 250 bambini saharawi provenienti dai campi profughi
sahrawi situati nella regione di Tindouf, nel deserto sud-occidentale
dell'Algeria, è arrivato il 30 giugno all'aeroporto di Fiumicino con un volo
speciale. Un secondo gruppo arriverà martedì prossimo, il 4 luglio. Altri
tre piccoli gruppi (malati e celiaci) arriveranno con i  voli di linea. In
totale saranno circa 590 persone, tra bambini dai 7 ai 10 anni  e
accompagnatori, che trascorreranno in Italia due mesi di vacanza.
I bambini soggiorneranno in diverse località di villeggiatura della Toscana,
dell'Emilia-Romagna, del Piemonte, della Lombardia, delle Marche, della
Liguria, del Lazio, della Campania, della Sicilia e della Sardegna.
Durante il loro soggiorno i bambini potranno  conoscere e approfondire  la
realtà del territorio che li ospita, ma nello stesso tempo faranno conoscere
la loro situazione in Africa. I bambini sahrawi sono infatti nati in esilio,
perché la loro patria,  il Sahara Occidentale, è occupato militarmente da
trent'anni dal Marocco, e precisamente dal 1975, subito dopo che il
territorio ottenne l'indipendenza dalla Spagna.
Questi bambini fanno parte della seconda generazione di Sahrawi che non ha
mai conosciuto la propria terra, se non dai racconti dei nonni, non hanno
mai vissuto la guerra, ma anche loro, come i più grandi, vivono nell'attesa
di una pace definitiva.
L'azione, che è la sua quinta edizione, è stata organizzata
dall'Associazione Nazionale di Solidarietà al Popolo Saharawi, a cui fanno
riferimento i vari comitati regionali di sostegno (Lombardia, Emilia
Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia).

Per maggiori informazioni consultare il sito:  http://saharawi.tsnet.it/

MM
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A first group of 250 saharawi children coming from refugee camps in the
Tindouf region (in south-western Algeria) arrived with a special flight at
Fiumicino Airport on Friday. A second group will arrive today July 4th.
Three less numerous groups, composed of sick and blind children will be
arriving with regular lines, bringing the total number of children to 590.
These children, aged form 7 to 10 years old, will spend two months of
holidays in Italy, visiting Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia,
Marche, Liguria, Lazio, Campania, Sicilia and Sardegna.
The stay will help the children to get in touch with the Italian reality,
and will also give them the opportunity to make their own one known. These
children are all refugees born in exile, because Western Sahara has been
occupied for 30 years by Morocco, immediately after the territory gained
independence form Spain in 1975. They are part of the second generation of
Saharawi born in exile and who only know their country thanks to the tales
of their grand-parents, but they are, just as them, waiting for a definitive
peace.
This action, in its fifth edition, is organized by the National Association
Solidarity towards the Saharawi People, an umbrella structure regrouping
various regional committees (Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio,
Campania, Calabria, Sicilia).

For further information, please visit the website :
http://saharawi.tsnet.it/

MM

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6. DONNE D'AFRICA: UN NUOVO INIZIO
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Il 14 giugno 2006  presso il Salone d'onore della Triennale di Milano si è
svolto un convegno  dal titolo "Donne d'Africa, un nuovo inizio",
organizzato da Vita (un magazine non profit), Cesvi (Cooperazione e
sviluppo), Cocis (Coordinamento delle ONG per la Cooperazione Internazionale
allo Sviluppo), con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri- Direzione
generale cooperazione sviluppo.
Questo convegno è la tappa conclusiva  del progetto "Italiaafrica"
realizzato nel corso del 2005.
Il progetto ha voluto costruire una specie di ponte Italia-Africa attraverso
un percorso di conoscenza delle culture dell'altro mondo. Altro mondo inteso
come l'Africa che dista dall'Italia poche centinaia di chilometri, altro
mondo che da tempo è dietro l'angolo delle nostre città, con un'immigrazione
sempre più consistente.
Protagoniste del convegno sono state le donne africane di fama
internazionale, introdotte da una riflessione del premio Nobel Rita Levi
Montalcini: "Dobbiamo chiedere scusa all'Africa per quello che abbiamo
fatto, dalla colonizzazione in poi, oggi il futuro è donna e mi impegnerò
perché il governo italiano investa di più nella cooperazione".
Interessante l'intervento di Odile Sankarà, artista e scrittrice, sorella di
Thomas Sankarà presidente del Burkina Faso assassinato nel 1987: ".l'Africa
oggi deve rivedere i propri valori e investirci tra cui l'educazione,
l'istruzione, la  solidarietà e la tolleranza". Ma quale modello prenderà
oggi ad esempio l'Africa?  " Sceglieremo il modello femminile- dice Sankarà-
perché la donna in Africa ha un grande potere in famiglia e sa racchiudere e
trasmettere la cultura, sa discutere e rispondere ai bisogni reali della
società".
Sono intervenute inoltre donne come: Yvonne Barthies, sudafricana, che si
batte contro gli abusi a donne e minori; Maryan Mohamud Gacal consulente di
Swea (Shabeli Women Entrepreneurs Association a cui aderiscono 3000 donne
imprenditrici in Somalia); Margherite Lottin Welly, Presidente
dell'associazione Interculturale Griot, camerunese, con una testimonianza
sulle difficoltà che incontra come donna del continente nero in quello che
oggi è la sua casa: l'Occidente.
Il congresso si è concluso con una frase di Savino Pezzotta, ex leader di
Cisl, che è a metà tra un augurio e una richiesta di soccorso "Le donne ci
salveranno", nella speranza comunque che tutta questa ricchezza di
esperienze non resti solo teoria.

MM
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On June 14th 2006 Vita (a non-profit magazine), Cesvi (Cooperation and
Development) and Cocis (Coordination of International Cooperation for
Development NGOs) organized, with the help of the Italian Foreign Ministry,
a meeting entitled  "Women of Africa, a new beginning" in Milan. This
meeting marked the conclusion of the "Italiaafrica" project realized in
2005.
The aim of the project was to establish a bridge between Africa and Italy by
getting to know better the other's culture. The other for Italy being
Africa, distant only a couple of hundreds kilometres, right behind the
corner, with an ever-increasing immigration.
African women were the main actors of the meeting, after an introduction by
Nobel prize winner Rita Levi Montalcini : "We must ask Africa for
forgiveness for what we have done, starting form colonisation, today the
future is feminine and I will do what is possible to make the Italian
government invest more in cooperation".
Odile Sankara, artist, writer and sister of Thomas Sankara (Burkina Faso's
former president, assassinated in 1987), has these words : "Africa today
must reflect on its own values and invest in those, such as education,
instruction, solidarity and tolerance".  And to do so, it must "choose the
feminine model, because women in Africa have a lot of power in the families
and know how to regroup and transmit culture, knows how to discuss and
respond to the real need of society".
Among those who took the stage were Yvonne Barthies (South-Africa), fighting
against abuses on women and children; Maryan Mohamud Gacal, representing the
Shabeli Women Entrepreneurs Association which regroups 3000 entrepreneur
women in Somalia; Margherite Lottin Welly, President of the intercultural
Griot association in Cameroon, who spoke of her difficulties as a black
woman in the western world that is now her home.
The meeting ended with Savino Pezzota, ex leader of the CISL (Italian
Confederation of Worker's trade unions), who wishes and hopes that "Women
will save us", with the desire that all these experiences and meetings will
go beyond theory.

MM

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7. BREVI DALL'AFRICA
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Repubblica Centro-Africana
Il Nord-Est della Repubblica Centro-Africana sembra essere "occupato" da
ribelli sostenuti da "potenze straniere", ha affermato il presidente
François Bozizé. Diversi attacchi si sono svolti gli ultimi mesi da gruppi
considerati come ribelli sostenuti dal Sudan, ultimamente nelle città di
Birao e Gordil. Purtroppo, questi attacchi erano prevedibili, Bozizé essendo
un alleato stretto del presidente del Ciad Idriss Deby, chi è in conflitto
con Khartoum per quello che riguarda il Darfur, e chi ha accusato il Sudan
di  sostenere i ribelli ciadenesi. Ieri combattimenti lordi hanno avuto
luogo nell'Est del Ciad, vicino al confine con il Sudan.

Mali/Tuareg
Il governo maliano e il movimento ribelle Tuareg hanno raggiunto un accordo
ad Algeria che pone fine alla crisi iniziata alla fine di maggio con gli
attacchi ribelli delle città di Kidal e Menaka, nel Nord-Est del Paese.
L'accordo precisa che i Tuareg non cercheranno più l'autonomia e dovranno
riportare le armi rubate per la ribellione, mentre il governo accentuerà i
suoi sforzi per sviluppare le tre regioni Tuareg nel Nord (Kidal, Gao e
Tombouctou) e dovrà re-integrare i ribelli nell'esercito regolare.

Mauritania
Il referendum in Mauritania, che proponeva di limitare a cinque anni il
mandato presidenziale e di limitarlo a due mandati al massimo, è stato
largamente approvato dalla popolazione (oltre il 95 % di voti positivi), ed
è considerato nel Paese come un paso importante verso la democrazia

OG
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Central-African Republic
The north-eastern regions of the Central African Republic seem to be
"occupied" by rebels supported by "foreign powers", stated President
François Bozizé yesterday. Several attacks have been led in the past months
by what are considered rebels supported by Sudan, most recently in the
cities of Birao and Gordil. Unfortunately, such attacks were foreseeable, as
Bozizé is a close ally of Chadian President Idriss Deby, who is in direct
conflict with Khartoum over the Darfur crisis and accuses Sudan of
supporting Chadian rebels. Yesterday heavy fights once again took place in
Eastern Chad, near the border with Sudan.

Mali/Tuaregs
The Malian government and the Tuareg rebel movement have reached an
agreement in Algiers that puts a stop to the crisis initiated late may by
rebel attacks in Kidal and Menaka, in Northern and Eastern Mali. The
agreement stipulates that the Tuareg will no longer seek autonomy, give back
stolen arms, while the Malian government will work to accelerate the
development of the three northern Tuareg regions (Kidal, Gao, Timbuktu) and
re-integrate rebels in the regular army.

Mauritania
The referendum in Mauritania, seeking to limit to two mandates the maximum
tenure as President as well as reducing it to 5 years has been massively
approved by the population (more than 95 % of positive votes), and is
considered in the country as an important step towards democracy.

OG

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8. INVASIONE DI STRANIERI NEL CALCIO: IL PROVINCIALISMO DEL CORRIERE DELLA
SERA?
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Dopo aver letto questo articolo sul più importante quotidiano italiano
(http://www.corriere.it/Speciali/Extra/2006/Germania2006/sconcerti/pop_sconc
erti040706.shtml) , mi è venuto qualche dubbio sulle reale intenzioni
dell'autore, Mario Sconcerti. Mi sembrava volesse alleggerire un po' la
tensione prima dell'importantissima partita di stasera, e che quindi avesse
scelto il registro dell'ironia meno fina. Non so chi siano quelli che sono
cosi "molto preoccupati dall'invasione di stranieri". Intanto ringrazio
l'autore per avermi fatto notare una cosa cosi importante e che sembra cosi
ovvia, e non capisco come ho fatto a non notarlo da quando sono arrivato in
Italia un anno fa, e ciò malgrado la mia pelle scura.
Ho pure scoperto che eiste una "normalità francese", cosa che non avevo mai
notato durante i 5 anni che ho vissuto li. Sarò cieco, come quelli che hanno
selezionato i giocatori. Ah, a proposito della squadra, che ha "l'identità
universale della negritudine" (spero l'autore possa spiegarci quale sono le
caratteristiche universali che uniscono i neri di Soweto, Seattle, Sao Paolo
e Sarcelles), ed è vero che "di francese ha poco", tranne il fatto,
trascurabile, di essere composta da Francesi. Sappiamo che non è molto ai
nostri giorni, e tra l'altro è una analisi condivisa da circa il 20 % di
francesi. Compreso Jean-Marie Le Pen.
È pure un vero peccato che il calcio inglese sia stato cosi contaminato da
tutti questi giocatori africani, facendone uno dei campionati meno
spettacolari e interessanti in Europa. Sapere che "cinque giocatori su dieci
oggi sono africani" mi fa pensare al fatto che, siccome ci saranno anche
qualche latino-americano ed altri europei, gli inglesi saranno pochi nel
campionato. Questo spiegherebbe l'evidente perdita di qualità del
campionato. (Almeno che l'autore si sia sbagliato e consideri Rio Ferdinand,
Sol Campbell e Joe Cole come africani mentre sono inglesi, ma non penso che
si sia sbagliato cosi clamorosamente).
Insomma, possiamo anche ringraziare le leggi sull'immigrazione repressive
che hanno permesso all'Italia di continuare a "giocare a calcio in modo
italiano", conservando "un modo di essere che mantiene la forza e salva la
qualità" e di non suicidarsi calcisticamente come ha fatto la Francia,
dandosi "completamente ai giocatori delle loro colonie". Sarebbe proprio un
peccato vedere la grande squadra azzurra, rappresentante di un grande
campionato del calcio apprezzato e rispettato in tutto il mondo cadere ai
livelli francesi, che dovrebbero vergognarsi del loro calcio e dei risultati
disastrosi ottenuti in 1998 e, soprattutto, nel 2000.

Olivier GBEZERA

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9. ANCONA: PRESENTAZIONE VIDEO SALUTE DONNE IMMIGRATE
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Venerdì 7 luglio presso la sede della Regione Marche in via Tiziano 44 ad
Ancona ci sarà la presentazione del video "Per la vostra salute donne del
mondo". Il video, prodotto in 11 lingue (italiano, inglese, francese,
spagnolo, russo, ucraino, arabo, albanese, rumeno, bangla, cinese),  è un
lavoro messo in atto da parte dell'Associazione Senza Confini, associazione
di volontariato che da più di 10 anni si occupa del diritto e della tutela
della salute degli immigrati in Italia.
Per informazioni scrivere a: p.carletti at fastnet.it

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Fridays the 7th of July at Headquarter of the Marche Region in via Tiziano
44 in Ancona there will be the presentation of the video "Per la vostra
salute donne del mondo" (For your health women of the world). The video,
produced in 11 languages (Italian, English, French, Spanish, Russian Ucrain
Arab, Albanian, Rumanian, bangla, Chinese), is a work put in action from the
Association Senza Confini (Without Borders), a non-profit association that
for more than 10 years is taken care of the right and of the protection of
the health of the immigrants in Italy.
For information write to: p.carletti at fastnet.it


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10. OPPORTUNITÀ SCAMBI GIOVANILI
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Incoraggiata dal crescente impegno dei giovani europei in progetti di
volontariato nel Medio Oriente e dall'entusiasmo dei precedenti volontari
che hanno partecipato in tali progetti in Israele, l'associazione "Baladna -
Association for Arab Youth" attuarà come organizzazione di coordinamento tra
le 16 organizzazioni dell'area che accoglieranno 17 volontari europei in
progetti SVE di lunga durata in diverse località nel nord, centro e sud
d'Israele: Nazareth, Haifa, Ein Hod, Um el Fahem e Gerusalemme.

I volontari saranno coinvolti in diverse attività culturali, di
coscienzializzazione e di assistenza sociale in sostegno degli sforzi
anti-discriminatori e anti-razzisti in comunità disagiate. I volontari
documenteranno la loro esperienza e la presenteranno la loro conoscenza in
un Festival per la Cooperazione Euro-Med. Inoltre, i volontari saranno
impegnati nella compilazione di tutta la documentazione e le loro
riflessioni sull'esperienza di scambio culturale Euro-Med in vista della
pubblicazione di un libretto sulla cooperazione Euro-Med che verrà
distribuito a livello locale ed europeo.
Le organizzazioni che accoglieranno i 17 volontari europei sono: Baladna -
Association for Arab Youth; Aswat - Palestinian Gay Women; The Arab Centre
for Music and Theatre; Bustan L'Shalom - Sustainable Community Action for
Land & People; I'lam - Media Center for Arab Palestinians in Israel; Sawt
El-Amel - The Laborer's Voice; Association of Forty; Hewar - The Arab
Association for Alternative Education; Social Development Committee of
Haifa; Assiwar - The Arab Feminist Movement in Support of Victims of Sexual
Assault; Mada Al-Carmel - Arab Centre for Applied Social Research; Centre
Against Racism; Himaya; Ittijah - Union of Arab Community-Based
Associations; Wav - Women Against Violence; Rabbis for Human Rights.
I giovani selezionati ricevranno la formazione pre-partenza a Bruxelles e
partiranno insieme direttamente dalla capitale belga verso Israele. Dopo
l'arrivo al paese di accoglienza, i volontari parteciperanno insieme alla
formazione all'arrivo prima di iniziare i loro progetti. Dopo 3 mesi,
parteciperanno alla valutazione intermedia in Israele. Alla fine della loro
esperienza di volontariato, i partecipanti si riuniranno nuovamente a
Bruxelles per l'incontro di valutazione finale.
I volontari ricevranno 200 euro/mese come pocket money.
I progetti avranno inizio ad Agosto 2006 e finiranno a Febbraio 2007. La
scadenza per la presentazione delle candidature è il 19 Luglio 2006.
Il Circolo Africa è un'organizzazione di invio per il Servizio Volontario
Europeo e vi aiuterà con tutta la procedura per partecipare in questi
progetti.
Per avere maggiori informazioni sui progetti ed il formulario di
candidatura, basta inviare una mail a evs at circoloafrica.org

CA
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On the strength of the increasing involvement of young Europeans in
volunteering work in the Middle-East and the enthusiasm of former volunteers
having participated in similar projects in Israel, the Baladna association
for Arab Youth will act as coordinating organization for 16 local
associations, who will host 17 volunteers. These volunteers will be involved
in long term projects in various projects in the whole country : Nazareth,
Haifa, Ein Hod, Ul el Fahem and Jerusalem.
Volunteers will be involved in various cultural, awareness-building and
social assistance activities, with an emphasis on anti-discrimination and
anti-racism in less fortunate communities. They will document their own
experience and will present it at the Euro-Med Cooperation Festival.
Volunteers will be involved in the writing of all the material and their
intercultural exchange experience will be compiled in a booklet on Euro-Med
cooperation that will thereafter be spread out on the local and European
level.
The organizations hosting the 17 volunteers are : Baladna - Association for
Arab Youth; Aswat - Palestinian Gay Women; The Arab Centre for Music and
Theatre; Bustan L'Shalom - Sustainable Community Action for Land & People;
I'lam - Media Center for Arab Palestinians in Israel; Sawt El-Amel - The
Laborer's Voice; Association of Forty; Hewar - The Arab Association for
Alternative Education; Social Development Committee of Haifa; Assiwar - The
Arab Feminist Movement in Support of Victims of Sexual Assault; Mada
Al-Carmel - Arab Centre for Applied Social Research; Centre Against Racism;
Himaya; Ittijah - Union of Arab Community-Based Associations; Wav - Women
Against Violence; Rabbis for Human Rights.
Volunteers will receive their pre-departure training in Brussels and will
leave together from the Belgian capital for Israel, where they will receive
the on-arrival training before starting the project. 3 months later, they
will participate to the intermediary evaluation in Israel. At the end of
their project, they will once again meet in Brussels, for the final
evaluation.
Volunteers will receive 200 euros as pocket money.
Projects will go from August 2006 until February 2007, and the deadline for
applications is July 19th 2006.
The Circolo Africa is a sending association for the European Voluntary
Service and will help you with the whole procedure to participate in these
projects.
For further information on the projects and the application form, please
send an email to : evs at circoloafrica.org

CA
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Il numero 13 di questa newsletter è stato spedito a 10.839 indirizzi, per
segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria at circoloafrica.org.

Il prossimo numero uscirà:
il 18 luglio 2006.

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The number 13 of this newsletter has been sent to 10.839 addresses.

For suggestions please contact:

Circolo Culturale Africa
via San Spiridione, 5/a
60100 Ancona
Italia
Tel. +39/071/2072585
Web site: www.circoloafrica.org


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Nel rispetto della Legge 675/96 sulla privacy, a tutela di persone e altri
soggetti rispetto al trattamento di dati personali, questo indirizzo e-mail
proviene da richieste di informazioni o da elenchi (newsgroup). Per
cancellarsi è sufficiente inviare un'e-mail a: segreteria at circoloafrica.org
con la richiesta CANCELLAMI.

If you do not want to receive any more our newsletter please send an email
requesting DELETE ME.

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La nostra newsletter ha compiuto quattro anni e quindi abbiamo deciso di riflettere sul nostro percorso e sulla direzione da prendere da ora in avanti. 
Per questa ragione abbiamo pensato di chiedere la vostra opinione su alcune questioni e di darci qualsiasi suggerimento che potrebbe arricchire il lavoro che vi proponiamo. 
Speriamo che possiate aiutarci a portarlo avanti ed a migliorare questa newsletter che riteniamo essenziale nell'
attività di sensibilizzazione del nostro Centro, e aspettiamo le vostre risposte e proposte, ringraziandovi in anticipo per la vostra partecipazione.


I redattori.



- Questionario per la newsletter (segnare con una X là dove ci sono risposte
multiple)

Prima, qualche domande su di te.


  1.. Sei.
- un lavoratore/volontario in un'associazione

- uno studente

- un lavoratore

- un disoccupato



  2.. Vivi.
_____________ (indica la città/Regione in cui vivi)



  3.. Età
_____________





Sulla nostra newsletter.



  4.. Da quanto tempo leggi la nostra newsletter?
- da meno di un anno

- da meno di due anni

- da meno di tre anni

- fin dall'inizio (circa 4 anni)



  5.. Quali soggetti vorresti vedere maggiormente approfonditi ?
- Notizie legate all'Africa

- Immigrazione

- Razzismo/Xenofobia

- Sviluppo

- Programma Europeo per la Gioventù e opportunità



  6.. Quali dei soggetti seguenti vorresti vedere trattati più spesso dalla newsletter ?
- Notizie italiane

- Arte/Cultura

- Notizie europee

- Notizie dagli altri continenti

- Recensione di libri

- Segnalazione di eventi



  7.. Sull'Africa, preferiresti che le notizie siano più centrate su.
- Politica

- Economia

- Arte/Cultura

- Emigrazione

- Questione sociologiche

- Questione legate alla salute

- Storia



  8.. Preferiresti che la newsletter sia.
- più focalizzata sull'attualità

- più focalizzata su informazioni più complete (dossier), non necessariamente legate all'attualità ?

- alcuni numeri monografici (4 all'anno)



  9.. sulla grafica (sappiamo che non è il massimo.).
- ______________ (dateci un cosiglio)











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We have decided, four years after starting sending out our newsletter, to take some time to reflect on what we have done in the past and especially on 
what can be improved in the future. To do so, we would like your contribution, 
by answering to a couple of questions and by giving us whatever suggesting that could help us enrich our work. 
Being an essential part of the Centre's work of spreading information on subjects to which it is sensible, 
we thank you in advance for your feedback, which will help us improve ourselves.


The editors.



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First, some questions about yourself.



  1.. Are you.
- working/volunteering in an association ¨

- a student ¨

- a working person ¨

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______________





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  4.. For how long have you been reading our newsletter ?
-less than a year ¨

-less than two years ¨

-less than three years ¨

-since the beginning (four years) ¨



  5.. Which subjects would you like the newsletter to deepen ?
- News related to Africa ¨

- Immigration ¨

- Racism/xenophobia ¨

- Development ¨

- European Youth program and opportunities for Youth ¨





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- Italian news ¨

- Art/Culture ¨

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  7.. Regarding Africa, would you like us to focus more on.
-Politics ¨

-Economics ¨

-Art/Culture ¨

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-Sociological issues ¨

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-to focus more on current events ¨

-present more complete information (dossiers), not necessarily related to ongoing news ¨



  9.. Concerning the graphic presentation (knowing it's not the best.) ________________________ (any suggestions are welcome)