un canto ... contro la guerra etiopia-eritrea



La scrittrice narratrice italo-etiope-eritrea è lieta di invitarvi allo
spettacolo
"Un canto per Mamma Heaven"
di Gabriella Ghermandi
Voce narrante e canti di Gabriella Ghermandi accompagnamento musicale di
Alessandro Sorrentino

- Sabato 15 ottobre ore 18
Milano - Casa della Cultura - tel 02 795567-
Via Borgogna 15
all'interno della manifestazione - L'Africa che cambia
info - Casa della Cultura tel 02 795567- pomeriggio dalle 15.00


- Domenica 16 Ottobre ore 17.30
Ameno (Novara) - Cortile Palazzo Tornielli
all'interno della manifestazione "Dietro le quinte"
info - Asilo Bianco tel 0322 998534 - pomeriggio e sera
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      Un Canto per Mamma Heaven



Scritto e interpretato e cantato da Gabriella Ghermandi, musiche di
Alessandro Sorrentino.



Strumenti usati:

Chitarra Classica

Tamburo dei Matrimoni Eritrei

Tamburello



Il racconto narrato durante la performance vuole denunciare l'assurda
guerra che si disputa tra Etiopia ed Eritrea, denunciare la difficoltà che
molti Habescià (così si chiama nella lingua Tigrigna e Amarigna, l'una
lingua ufficiale dell'Etiopia e l'altra dell'Eritrea, il popolo etiope e
eritreo) vivono nel doversi schierare da una parte o dall'altra pur
provenendo da famiglie miste.

Un Canto per Mamma Heaven vuole essere le urla di una madre che nella
metafora rappresenta l'anima del popolo e della   terra su cui esso vive,
una madre che decide di andarsene per non dover più soffrire . Una
narrazione cantata e raccontata che parte trasportando il pubblico
nell'atmosfera del periodo della dittatura filosovietica di Manghstu Hailè
Mariam (dal 74 al 91)e si dipana per arrivare a "mostrare" emotivamente
l'attuale situazione del popolo degli Habescià. Oltre a ciò lo spettacolo
vuole essere una riflessione sulla situazione che molti migranti vivono:
non più accettati nella loro terra e non considerati come persone, con
tutti i "naturali diritti" che ne dovrebbero conseguirie, nei paesi in cui
approdano.

La narrazione ha due voci:

La prima di mamma heaven che parla della sua decisione di morire

La seconda un uomo un tempo bambino, uno dei bambini cresciuti da mamma
heaven, nella tipica situazione comunitaria di molte zone d'Etiopia dove la
donna più anziana si occupa dei figli delle altre donne mentre esse sono a
lavorare, racconta la storia di Mamma Heaven, quando c'era la dittatura. E
lo fa partendo da una firma della donna. "Questa firma è storiaŠ " dice, la
storia di quel periodo in cui il governo del Derg per combattere
l'analfabetismo aveva istituito per tutti gli analfabeti, grandi e piccini,
l'obbligo scolastico. "Questa firma è storiaŠ" la storia di un quartiere,
delle feste per le spose, dei tamburi delle feste, del capo del quartiere
che crede nella politica del nuovo governo e pertanto viene visto come
traditorie, è la storia di Mamma Heaven che impara a firmare e attraverso
quella firma salva la vita di tutti i bambini della sua casa portandoli
via, ad Asmara, nel periodo più crudo della guerra a Keren.



Lo spettacolo si svolge con canti e accompagnamento musicale.

Nel mezzo dello spettacolo, quando nella storia Mamma Heaven raggiunge
l'obiettivo e impara a firmare, c'è un momento di condivisione del pane
tradizionale etiope con il pubblico.

Se esistono le condizioni alla fine dello spettacolo si serve anche il The
con le spezie.



Il racconto e preceduto da una piccola narrazione sulla famiglia di
Gabriella Ghermandi, italo-eritrea-etiope, del periodo del colonialismo
italiano e dalla legge sul Madamismo che divise la sua famiglia, del suo
arrivo in italia alla fine degli anni 70 e della sua presa di
consapevolezza della sua appartenenza all'Etiopia e all'Eritrea.



Gabriella Ghermandi, Italo-etiope, è nata ad Addis Abeba nel 1965, e si è
trasferita in Italia nel 1979. Da parecchi anni vive a Bologna, città
originaria del padre. Nel 1999 ha vinto il 1° Premio del concorso per
scrittori migranti dell'associazione Eks&Tra, promosso da Fara Editore, e
nel 2001 il 3° premio. Ha pubblicato racconti in altre collane e riviste.
Seguendo l'arte della metafora tipica della tradizione culturale etiope,
scrive e interpreta spettacoli di narrazione. E' dirtettrice artistica del
Festival Evocamondi, festival di narrazione e musiche dal mondo,
organizzato dalla rivista El Ghibli, a Bentivoglio, in provincia di
Bologna, ha partecipato come consulente tecnico in vari progetti tra i
quali "Ti conosco perché ti ho letto" percorso di lettura di autori
migranti nelle scuole della valle dell'Idice (Provincia di Bologna) e
"All'incrocio dei sentieri" incontri con scrittori migranti nelle
biblioteche della Provincia di Bologna, e fondatrice, assieme ad altri
scrittori, della rivista online El Ghibli e parte del comitato editoriale.



Alessandro Sorrentino è nato a Pavia, ma è cresciuto a Taranto. Ha studiato
al DAMS di Bologna senza laurearsi. Dal 1992 suona con il gruppo di musiche
di tradizione del sud Italia "Grattula Beddattula", ha suonato tra gli
altri con: "Ingresso Gratuito" e "Freetto Meesto" (formazioni di musica
improvvisata). Con la cantante Francesca Esposito ha realizzato "Le voci
degli uomini", spettacolo su testi di I. Buttitta e R. Scotellaro con
musiche siciliane e lucane. Ha composto musiche per spettacoli teatrali:
"Le sirene" e "Il piccolo principe"; per il cortometraggio animato del
disegnatore Pasquale "squaz" Todisco: "Dottor Makumba Voodoo Sanatorium".
Ha svolto ricerche sul campo sulle musiche popolari di tradizione orale in
Puglia, Basilicata e Campania e sulla storia orale in Puglia, Basilicata ed
Emilia Romagna. E' stato premiato al Festival Taranto Cinema, con il
regista Simone Ciani, per un documentario sulla Settimana Santa a Taranto.
Dal 1999 ha tenuto presso la Scuola Popolare di Musica Ivan Illich di
Bologna i corsi di chitarra acustica, elettrica e battente; quello di
mandolino; laboratori di musica d'insieme e sull'improvvisazione nelle
musiche popolari del sud Italia. Sempre per l'Ivan Illich ha tenuto per
quattro anni un laboratorio di musica presso il carcere minorile di
Bologna. Ha pubblicato, inoltre, articoli su "Urlo" e sue poesie su la
rivista "Il macero" e su "Voci di poesia" (antologia di poeti a Bologna).
Dal Gennaio di questo anno collabora con la scrittrice Gabriella Ghermandi.