'LA MIA AFRIKA...STA MORENDO...!! IL RACCONTO DI RINO MARTINEZ, Messaggero di Pace UNICEF Palermo: OGGI MI SENTO UN PAPABOYS!



Ciao, sono Rino Martinez, (Cantautore - educatore e messaggero di Pace
Unicef Palermo) - Rete "Ali per Volare"
sono rientrato da questa forte esperienza vissuta in Africa, dove ho girato
in lungo e largo in Congo Kinshasa e Congo Brazza
Così, come spero avrete modo di leggere nella mia lettera testimonianza,
pubblicata da PAPABOYS che ringrazio con tutto il cuore perchè, grazie a
Papaboys ho avuto migliaia e migliaia di contatti in tutta
Europa....migliaia di persone che mi esortano a continuare in questa azione
culturale e sulle cose concrete da fare per un'Africa che sta morendo.
Siete in pochi a ricevere questa mia E-Mail, e  desidero chiedervi un
prezioso consiglio e soprattutto desidero che possiate aiutare quelli che
come  me - "e sono tanti" , hanno tanta voglia di spendersi con
intelligenza, sensibilità e amore per gli altri.....!!!  "E per fare in
modo che la nostra azione non sia considerata , soltanto, un impossibile e
utopico sogno, è necessario valorizzare queste significative ed imporatnti
esperienze"; a questo punto vi chiedo: "siete disposti a valorizzare e far
decollare quest'impegno sui diritti umani in modo concreto? posso contare
sul vostro aiuto, teso a favorire un impegno quotidiano e costante e
soprattutto spontaneo per milioni di Bambini che stanno morendo senza una
vera alternativa?!!!!!!!!!!! "
Certamente, una risposta positiva, può significare che siete nelle
condizioni di potere sviluppare un impegno, non solo per la mia volenterosa
e forte azione umanitaria, ma siete in grado di spendere le vostre energie
professionali ed umane per l'intero mondo del volontariato che offre questi
argomenti e questo impagabile impegno trasversale.... a difesa dei diritti
negati!!!!!!!!!
Desidero cortesemente una Vostra cortese risposta...se potete,
dopo avere letto l'articolo sottostante.
                                             Grazie
                                        Rino Martinez




                            'LA MIA AFRIKA...STA MORENDO..!! IL RACCONTO DI
                           RINO MARTINEZ,  Messaggero di Pace UNICEF Palermo :
                                           OGGI MI SENTO UN PAPABOYS!
                  (di Rino Martinez) domenica 17 ottobre 2004 ore 16.54

                  PALERMO - (17 ottobre, h.16.44) - Ero all'Aeroporto di
Brazzaville erano le 21.30 il mio volo Air France decollava per Parigi,
lasciavo l'Africa con grande dolore, dopo settimane di duro e intenso
lavoro, una missione umanitaria carica di emozioni e sofferta, fatta di
incontri con le realtà che operano per aiutare a far sopravvivere milioni
di persone, soprattutto milioni di Bambini dagli occhi spenti, senza più
futuro, malati, affamati, orfani, violentati, abbandonati ad un destino
crudele che miete vittime giorno dopo giorno, e tutto ciò, grazie, anche,
alla nostra crudele indifferenza, al nostro egoismo, noi. figli di un mondo
che non sa alzare lo sguardo sull'Africa, madre terra, che sta morendo "!!!
Sono arrivato in Congo, in missione umanitaria, animato da buone intenzioni
per esplorare i bisogni e i disagi di questo meraviglioso popolo Africano,
dove si contano migliaia e migliaia di bambini soldato, bambini di strada,
orfani, ma la verità e di gran lunga più disperata, i miei occhi hanno
visto una desolazione, una miseria, una tristezza ed una povertà
spaventosa..ancora oggi, la mia mente è occupata dalle crudeltà quotidiane
che subiscono quasi passivamente, ma con grande dignità i nostri fratelli
Africani, "Figli di Nessuno - Seppur Figli di Madre Terra"; Ecco perché
grido al mondo, ai potenti, ai piccoli, ai grandi, ai sordi e a chi si è
arreso dinanzi al proprio egoismo.: "c'è bisogno di dialogo tra i popoli,
tra le persone che muovono grandi interessi economici; è necessaria una
tregua politica, una tregua fra chi ha dentro di se radicato il seme
dell'odio., per riaffermare il valore della dignità della vita di tutti gli
uomini della terra. Sono necessarie nuove politiche sociali globali, basate
sullo sviluppo dell'economia solidale per i popoli oppressi e indifesi, che
rischiano di essere decimati dalle malattie , dalle guerre, dal terrorismo
e dai genocidi; è urgente una politica sociale, economica e culturale, che
tenga conto, fin da adesso che il recupero è nelle coscienze di ognuno di
noi, ma "sappiamo bene che senza l'apporto di regole chiare e di interventi
mirati ed efficaci da parte di un <Governo Mondiale>, che apra una grande
finestra e quindi una <Banca Mondiale> con dentro il saggio calderone
figure come: Gandhi, Blair, Martin Luther King, Bush, Kennedy, Ciampi,
Nelson Mandela, Sharon, Arafat e le Madri Teresa, "non saremo in grado di
risolvere l'insidioso problema planetario," tutto ciò, serve a mettere in
moto idee nuove, energie nuove, per un progetto di solidarietà e di
sviluppo possibile per tutti quei paesi della terra, oramai, costretti a
morire senza una giusta e umana difesa. In questo atipico ma possibile
progetto politico di sviluppo economico globale, tra i primi a partecipare
ed essere tassati in modo equo, dovrebbero esserci: lo Sport in generale e
soprattutto il Calcio Europeo - i calciatori e gli atleti più fortunati, il
Cinema Mondiale - <> sicuramente tanti e poi ancora il mondo dello
spettacolo musicale, gli imprenditori, le lotterie e tutte le attività ed i
prodotti futili e dannosi ed ancora tutto quanto è profitto dilagante in
eccedenza




                  Questa è una giusta e sacrosanta provocazione, una giusta
causa, giusto sacrificio da chiedere ai cittadini più fortunati del mondo e
alle nazioni che possono regolarmente per almeno dieci anni, contribuire
con un 3% dei loro guadagni a salvare milioni di persone e tra questi -
milioni di Bambini ormai seriamente condannati e in pericolo, se non si
attua una forte e sostenibile alternativa che possa arginare il vuoto
immenso che si è creato in questi ultimi terribili anni, senza, però,
dimenticare il grande costante e fondamentale impegno e insostituibile
contributo di vari organismi, di cui non possiamo e non dobbiamo fare a
meno nel futuro, come: l'UNICEF, che considero, "fino ad oggi", la mia
casa, le organizzazioni non governative, il mondo del volontariato e delle
Associazioni, le Missioni; e tutte le realtà che in tutti i Continenti
operano nel sociale con amore e generoso impegno. Senza di loro il mondo,
adesso, sarebbe alla deriva; ma rediamoci conto che a questo punto si rende
necessario ed urgente un nuovo protocollo d'intesa condiviso dalle nazioni
per una "nuova carta dei diritti umani", che stabilisca, attraverso
investimenti nelle aree di povertà, uno sviluppo economico e solidale certo
e programmato attraverso un accordo ufficiale tra le Nazioni, l'ONU, i
rappresentanti dei governi beneficiari, figure di alto profilo come: Premi
Nobel, figure costruttive che possano rappresentare le diverse religioni
del mondo, insomma, un tavolo della Pace mondiale permanente che amministri
i reali bisogni delle nazioni povere.I giovani, hanno bisogno di conoscere
tutte le grandi verità nascoste, oltre il dilagante e mostruoso terrorismo,
per potere esprimere in modo razionale i propri sentimenti le proprie
angosce sui fatti ed i misfatti di cui l'uomo, proprio così. l'uomo, e non
gli animali feroci, sono i principali artefici e responsabili, uomini che
ancora oggi si macchiano di orribili e deprecabili violenze sul genere
umano. L'urlo di Pace, dobbiamo gridarlo tutti insieme - "Vittime e
Carnefici", la via del perdono indicata da Papa Giovanni Paolo II°, è
l'unica via di salvezza. e tutto ciò, consentirebbe ai ragazzi delle nuove
generazioni, di avvicinarsi con equilibrio e fare costruttivo a riscoprire
i valori fondanti della dignità della persona.




                  "Ecco: il Dialogo ed il Perdono", due elementi essenziali
che rimetteranno in gioco la speranza di farcela, di guarire dal grande
male del nuovo millennio: "l'odio..la negazione dei sentimenti, che conduce
lentamente alla sopraffazione dell'umanità e l'affermazione assoluta
dell'Io persona.e peggio ancora, l'affermazione di una religione contro le
altre. " Ma perché mai!? visto che molti di noi, hanno lottato per
difendere la dignità delle persone senza mai chiedere: "di che religione
sei? "non mi importa se sei diverso da me, se preghi in chiesa o alla
mecca.mi interessa che i nostri figli possano dialogare tra loro nel
rispetto dei propri ideali, mi interessa che i bambini di tutto il mondo
possano mangiare, curarsi, studiare, giocare ed amarsi nel rispetto della
dignità dell'altro. forse, dovremmo diventare, un po' tutti, più
missionari, ma, forse vi ho stancato con le mie parole, magari, vi sembrerò
un pazzo. no!!! sapete, oggi più che mai mi sento un Papaboys.il Papa è un
riferimento sicuro per noi tutti ed io prego per Lui; so che "il Papa"
prega la Vergine Madre, affinché cessino tutte le guerre, gli odi e le
violenze.Papa Wojtila, giorno per giorno, intona nelle Sue preghiere -
"L'Urlo della Pace" . Oggi, sento il bisogno di pregare, da cristiano,
accanto a mio fratello musulmano, ebreo, induista, evangelista, accanto a
mio fratello drogato, ubriaco, assassino, carnefice, oggi voglio avere la
forza di porgere l'altra guancia come Nostro Signore Gesù Cristo e come
Gandhi/Uomo per affermare il diritto alla vita, al lavoro, allo studio,
alla salute di ogni uomo sulla terra. Da Palermo a Kinshasa, da Roma a
Parigi, da Colonia a New York, da Hiroshima a Pechino, da Mosca a Londra,
da Nairobi a Buenos Aires, da Toronto a Gerusalemme..in ogni angolo della
Terra facciamo volare alto - "L'urlo della Pace tra i Popoli"