Newsletter: anno 2, n. 5, 24 febbraio 2004.



NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA
Anno 2, n. 5- 24 febbraio 2004
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INDICE
1.     RECENSIONE ARTICOLO MAURIZIO AMBROSINI SU INTEGRAZIONE IMMIGRATI IN
ITALIA
2.     ATTIVITA' DEL CENTRO
3.     NUOVI LIBRI
4.     CONVEGNO MUSE 27 FEBBRAIO 2004 : "MIGRAZIONI AL FEMMINILE"
5.     CORSO DI PROGETTAZIONE E INTRODUZIONE ALLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
6.     ASSEMBLEA PUBBLICA DI PRESENTAZIONE DELLA CASA DELLE CULTURE AD
ANCONA
7.     KOFI ANNAN: L'EUROPA HA BISOGNO DEGLI IMMIGRATI
8.     LA QUESTIONE DEI PRODOTTI CONTRAFFATTI VISTA DALL'OCCIDENTE.
9.     . E VISTA DAL SUD DEL MONDO
10.  LANCIO CAMPAGNA EQUOCIOCCOLATO - PURO CIOCCOLATO


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1. RECENSIONE ARTICOLO MAURIZIO AMBROSINI SU INTEGRAZIONE IMMIGRATI IN
ITALIA
L'articolo pubblicato sulla rivista Sociologia del lavoro (che potete
trovare qui al Centro) prova a riflettere sul problema dell'integrazione
degli immigrati con particolare attenzione anche alle donne e alle seconde
generazioni. Anzitutto, Ambrosini che è docente presso l'Università di
Genova, identifica i tipici lavori per immigrati definendoli delle 5P:
precari, pesanti, pericolosi, poco pagati e penalizzati socialmente. Egli
poi si interroga sull'ambiguo destino delle donne immigrate sospese fra
accoglienza benigna e doppia discriminazione. La prima deriva da una
relativa facilità delle donne ad inserirsi nel mercato del lavoro italiano.
Il problema tuttavia, segnala l'autore, è il loro confinamento nel segmento
dell'attività domestica anche in presenza di titoli di studio e competenze
elevate. Ed è per questo che Ambrosini prendendolo a prestito da Brettel e
Simon parla di doppia discriminazione delle donne sia in quanto donne che in
quanto immigrate. In altre parole, quello che società italiana chiede alle
donne immigrate deriva semplicemente dalla loro identità femminile. In fine,
Ambrosiani si chiede anche su quali siano le opportunità di promozione
sociale delle seconde generazioni per le quali se da una parte intravede il
pericolo di una downward assimilation (assimilazione verso il basso) causata
dallo squilibrio fra aspettative e istruzione maturate nel contesto
ricevente e opportunità del mercato del lavoro ancora legate alla figura
dell'immigrato di prima generazione, dall'altra riprendendo casi come quelli
studiati da Tribalat relativi agli immigrati spagnoli e algerini in Francia
crede possano esserci percorsi di mobilità sociale ascendente. Ambrosiani
comunque raccomanda di imparare bene la lezione delle esperienze
internazionali in tema di seconde generazioni e della loro integrazione pena
l'acuirsi del conflitto sociale fra italiani e immigrati.

SUGGERIMENTO BIBLIOGRAFICO PRESENTE NELL'ARTICOLO: Andall (2002), Second
Generation Attitude? African-Italians in Milan, pubblicato dal Journal of
Ethnics and migration studies, vol. 28, n. 3, 389-407.
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2. ATTIVITÀ'  DEL CENTRO
Il Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva è aperto il
Martedì e Giovedì dalle 10 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
È attivo il servizio di consultazione libri e riviste e di prestito libri.
Se avete libri da proporre per l'acquisto fatevi sentire!!!!!
Presso il Centro potrete inoltre avvalervi (su prenotazione telefonica) di
consulenza su tesi di laurea e ricerche riguardanti immigrazione ed economia
politica, su tematiche inerenti il terzo settore e il volontariato,
assistenza per specifiche ricerche internet, anche di natura bibliografica,
consulenza sulla letteratura post-coloniale di lingua inglese e letteratura
migrante.
Per contatti ed eventuali prenotazioni  071/2072698

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3.   NUOVI LIBRI
1)   Margaret Mead "Sesso e temperamento"
2)   Noam Chomsky"Due ore di lucidità"
3)   Francis Fukuyama"La fine della Storia e l'ultimo uomo"
4)   Giovanna Borradori "Filosofia del terrore. Dialoghi con Jurgen Habermas
e Jacques Derrida"

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4. CONVEGNO MUSE 27 FEBBRAIO 2004 : "MIGRAZIONI AL FEMMINILE"
Il 27 febbraio 2004 ad Ancona presso la sala Melpomene del Teatro delle Muse
dalle ore 9.00 alle ore 17.30 la COO.S.S MARCHE S.c.r.l. Onlus organizza il
seminario di studio dal titolo "Migrazioni al femminile" su pari
opportunità, mercato del lavoro, accesso ai servizi e processo d'
integrazione degli immigrati. L'attività verrà integrata da seminari e
dibatti la mattina e da workshop il pomeriggio. Al seminario parteciperanno
la professoressa Mara Tognetti Bordogna dell'Università Milano Bicocca e il
professore Glovanni Mottura dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Il
seminario di studio è aperto a tutti.
Per informazioni contattare la segreteria organizzativa: tel. 071
50103214/15/53, e-mail: info at cooss.marche.it

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5. CORSO DI PROGETTAZIONE E INTRODUZIONE ALLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
L'associazione Ya Basta! - sede di Macerata o.n.l.u.s., in collaborazione
con associazione Amici del Brasile o.n.l.u.s, organizza il corso di
formazione in "Progettazione e introduzione alla cooperazione allo
sviluppo", volto a fornire ai partecipanti l'insieme di competenze
necessario per poter elaborare progetti e monitorare sullo stato di
avanzamento degli stessi.
Il percorso formativo è finalizzato a fornire competenze sugli aspetti
relativi al ciclo del progetto, le principali linee di finanziamento,
l'esecuzione e il monitoraggio. La didattica si sviluppa su un totale di 22
ore, articolate in una parte teorica e in una pratica. Il corso verrà poi
integrato da seminari di approfondimento e da workshop inerenti le attività
delle associazioni proponenti. I seminari di approfondimento sono aperti a
tutti e verranno pubblicizzati di volta in volta. Al termine del corso verrà
rilasciato un attestato di partecipazione.
ISCRIZIONI
Il corso è rivolto a 20 partecipanti
Per iscriversi inviare lettera di motivazioni e curriculum vitae a:
yabasta-mc at libero.it  oppure a info at amicidelbrasile.it Entro il 12 marzo
2004
Costo del corso E. 10,00
per informazioni www.ecn.org/sisma

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6. ASSEMBLEA PUBBLICA DI PRESENTAZIONE DELLA CASA DELLE CULTURE AD ANCONA
Da circa un anno più di venti associazioni di Ancona hanno deciso di dare
vita ad un progetto che prevede la costituzione di una Casa della Culture. L
'obiettivo è quello di creare uno spazio pubblico dove parole come
democrazia, partecipazione, creatività, possano trovare piena cittadinanza.
Le associazioni proponenti tra cui l'ARCI di Ancona, il Laboratorio Sociale,
il Circolo Culturale Africa, Mondo Solidale, etc. hanno scelto l'area dell'
ex mattatoio di Vallemiano. Questo quartiere rappresenta un po' il simbolo
del degrado che caratterizza alcune zone della città: traffico
automobilistico soffocante, mancanza di spazi, perdita della memoria storica
e dell'identità sociale di un territorio un tempo caratterizzato per
coesione sociale e sensibilità democratica. In questi mesi il comitato di
coordinamento della Casa delle Culture ha promosso un'azione di
sensibilizzazione nel quartiere interessato ed ha organizzato incontri con
alcune realtà sociali presenti nel quartiere. Venerdì 20 novembre 2004 alla
presenza di un pubblico numeroso e di diversi assessori e consiglieri della
maggioranza di centro-sinistra, il comitato di coordinamento ha presentato
il progetto della Casa delle Culture e ha pubblicamente richiesto all'
assessore ai lavori pubblici Enrico Turchetti di accelerare il lavoro di
risistemazione della spazio indicato nell'area dell'ex mattatoio come era
stato previsto dall'ordine del giorno proposto da Rifondazione Comunista e
adottato dal Consiglio comunale di Ancona.

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7.  KOFI ANNAN: L'EUROPA HA BISOGNO DEGLI IMMIGRATI
Diritti umani, libertà di pensiero e un'Europa aperta agli immigrati.
Occasione solenne, insieme commovente e priva di retorica, quella della
consegna del premio Sakharov 2003 da parte dell'Europarlamento al segretario
generale delle ONU Kofi Annan. L'assegnazione del premio è stata annunciata
il 23 ottobre. La scelta di Annan e dell'Onu è stata fatta, secondo la
dichiarazione del Parlamento europeo, "in memoria particolare di Sergio
Vieira de Mello e di molti altri rappresentanti Onu che hanno perso la vita
nel compito di svolgere il loro lavoro di pace nel mondo". La vedova e il
figlio di Vieira De Mello, l'inviato speciale Onu in Iraq morto nell'attacco
suicida di Bagdad il 19 agosto, sono stati salutati con un applauso commosso
dall'assemblea, così come i parenti di alcune delle 22 vittime
dell'attentato. Un attentato che non ha spinto Kofi Annan a chiedere più
sicurezza, e quindi più controllo alle frontiere. Al contrario, il
segretario generale dell'Onu ha invitato l'Europa ad aprirsi. "Gli immigrati
hanno bisogno dell'Europa come l'Europa ha bisogno degli immigrati - ha
detto. - Un'Europa chiusa sarebbe un'Europa più meschina, più povera, più
debole, più vecchia. Un'Europa aperta sarà un'Europa più giusta, più ricca,
più giovane, più forte, se sarete capaci di gestire bene l'immigrazione". Un
discorso di forte rilevanza che rappresenta una scelta politica confermata
anche dall'assegnazione di questo premio, un sostegno alle ONU che non hanno
mai autorizzato o appoggiato esplicitamente la guerra anglo-americana in
Iraq.

www.euronews.net

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8. LA QUESTIONE DEI PRODOTTI CONTRAFFATTI VISTA DALL'OCCIDENTE.
I prodotti contraffatti possono uccidere. Sembra un'esagerazione, ma è uno
degli argomenti che sono stati sostenuti in questi giorni in una mostra su
falsificazione e pirateria organizzata a Bruxelles dal Parlamento europeo.
L'ignoranza diffusa sul tema appare evidente dalle reazioni dei visitatori:
"Non mi disturba troppo, non mi interessano i marchi delle multinazionali",
dice uno spagnolo."Non ci guadagno niente, non ci perdo niente, non sono un
produttore, non vendo niente, non sono preoccupato", commenta un altro
passante. Ma quel che la mostra vuol provare è che non si può non essere
toccati da un fenomeno cresciuto del novecento per cento in quattro anni.
Marie Pattullo, dell'associazione delle industrie di marca, spiega che al
giorno d'oggi è più redditizio vendere prodotti contraffatti che droga. "E
se poi si tratta di medicine - dice l'intervistata - possono ucciderti, non
perché facciano male, ma perché tu ti aspetti che facciano qualcosa che
invece poi non fanno, e questo può ucciderti". Ma i danni più immediati,
spiega l'organizzatrice della mostra, la deputata spagnola Concepciò Ferrer,
li soffre l'industria europea, in perdite di denaro e di posti di lavoro:
"Il problema è che la contraffazione nuoce non soltanto alle multinazionali,
ma anche alle piccole e medie imprese".

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9. E VISTA DAL SUD DEL MONDO
E tuttavia ciò che uccide le multinazionali e le piccole e medie imprese nel
Nord del mondo genera nuove possibilità di sviluppo e ricchezza nel Sud. Si
tratta di un quadro contraddittorio. Un attento articolo scritto da Ravi
Sundaram e pubblicato nell'inserto culturale del Sole 24 ore di domenica
scorsa, introduce un altro punto di vista sulla pirateria che uccide. Ravi
Sundaram è uno studioso del Centre for the Study of Developing Societies,
uno degli Istituti di ricerca indipendenti tra i più importanti dell'India.
Nel breve saggio, l'autore sostiene che nel subcontinente indiano non c'è
stata la rivoluzione come nell'Europa moderna portata dall'invenzione della
stampa. Al contrario negli anni Ottanta del secolo scorso c'è stata la
rivoluzione delle cassette musicali che ha trasformato profondamente la
cultura popolare del Paese. Come scrive lo storico Peter Manuel citato da
Sundaram, nella prima fase della globalizzazione l'arrivo di audiocassette
in maggior parte illegali ha spezzato la morsa dell'industria discografica e
ha introdotto nuovi artisti attraverso la vendita di registrazioni a basso
prezzo nelle botteghe di quartiere. Una musica popolare a lungo dimenticata
è stata rimixata e ha trovato un mercato. Poi è arrivata l'espansione, negli
anni Novanta, della televisione via cavo e dei computer.
Ravi Sundaram ha chiamato modernità pirata o riciclata questo fenomeno,
disperso e dai movimenti fluidi, poco interessato alla ricerca dell'
originalità tipica della modernità. Non si tratta di un fenomeno d'
opposizione o di critica, in senso classico, non fa proclami contro le élite
elettroniche o contro gli spazi ipermoderni. La modernità pirata appartiene
alla cultura dell'insubordinazione e del disordine che contrassegna la
nostra epoca, e preoccupa parimenti le élite locali e globali. La cultura
della copia è quella di un mondo in cui l'esperienza che viviamo è sempre
più mercificata e informatizzata. E come nota opportunamente l'autore, nell'
abitare le reti del disordine che sono endemiche nell'urbanizzazione
contemporanea, la cultura priva di strategie di mediazione politica, si
sottrae al controllo e insieme rifugge dall'interventismo radicale e
critico. Forse da questa dipendono la sua forza e la sua resistenza.

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10. LANCIO CAMPAGNA EQUOCIOCCOLATO - PURO CIOCCOLATO
Ctm altromercato (www.altromercato.it), la maggiore organizzazione di
commercio equo e solidale in Italia, annuncia il lancio della campagna di
sensibilizzazione "equo cioccolato-puro cioccolato". La campagna è rivolta a
diversi interlocutori, sia all'interno del movimento del commercio equo, sia
all'esterno, fra il pubblico, i media e le istituzioni. Obiettivo di "equo
cioccolato-puro cioccolato" è portare all'attenzione del pubblico i temi di
interesse sociale ed economico legati alla produzione del cacao e dei suoi
derivati nel Sud del mondo.
La produzione di cacao rappresenta infatti la principale fonte di reddito
per circa 14 milioni di piccoli produttori dell'Africa dell'Asia e dell'
America Latina, e la crescente concentrazione industriale, unita a recenti
normative emanate da istituzioni dei paesi industrializzati, rappresenta una
seria minaccia al dignitoso livello di vita di questi produttori.
Oggi, il mercato mondiale del cacao è controllato per l'85% da tre grandi
gruppi e se a questa situazione si aggiungono le privatizzazioni e le
deregulation attuate dai governi di molti paesi produttori, si può intuire
come i piccoli produttori si trovino in difficoltà nell'accedere in maniera
economicamente sostenibile ai mercati internazionali.
La campagna "equo cioccolato-puro cioccolato" rientra nella strategia del
consorzio volta a educare i mercati, presentando informazioni di valore per
i consumatori e dando voce ai produttori che normalmente non avrebbero
accesso ai mercati dei paesi industrializzati. Infatti, tra le finalità
sociali di ctm altromercato vi è la creazione di valore per le comunità
marginalizzate di produttori del Sud del mondo. Questo valore si crea sia
attraverso iniziative di sostegno volte a favorire lo sviluppo autonomo dei
produttori, sia, nel nostro Paese, attraverso iniziative di natura
culturale, informativa e politica.
Attraverso incontri di formazione, seminari, campagne di mailing e
iniziative dirette sul territorio, ctm altromercato e le Botteghe del Mondo
intendono portare all'attenzione del pubblico la situazione mondiale del
mercato del cacao, con le sue tendenze e gli squilibri che queste comportano
dal lato della produzione. In particolare sono previsti incontri ed eventi
all'interno delle Botteghe, oltre alla distribuzione diretta di documenti di
approfondimento. I consumatori sensibili potranno inoltre intervenire
direttamente, inviando ad aziende trasformatrici della distribuzione moderna
le cartoline di sensibilizzazione disponibili presso le Botteghe del Mondo.
Ulteriori informazioni sull'iniziativa sono disponibili sul sito
www.altromercato.it

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Il numero 4 di questa newsletter è stato spedito a  3.599 indirizzi, per
segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria at circoloafrica.org .

I prossimi numeri usciranno nelle seguenti date:

9 e 23 marzo 2004,
6 e 20 aprile 2004,
4 e 18 maggio 2004,
1° e 15 giugno 2004




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