Rinviata azione di pace in Congo



"...anch'io a Kisangani!"

Azione internazionale nonviolenta di pace in Africa:  22 - 27 maggio 2002   

Partecipazione al Simposio Internazionale per la Pace in Africa (SIPA 2)

"Libérons la Paix"

Kisangani, Repubblica Democratica del Congo





COMUNICATO STAMPA

Rinviata l'azione di pace in Congo di 216 europei:

mancano i requisiti minimi di sicurezza.  L'Africa ancora una volta rimane sola



Improvviso ed ennesimo rovesciamento di scenario per l'azione
internazionale di più di 200 pacifisti che dovevano partire per il Congo
domani sera. Dopo giorni di attesa e di febbrili trattative con le
autorità, ieri era giunta dall'arcivescovo di Kisangani mons.  Laurent
Pasinya Monsengwo la conferma della fattibilità del Simposio Internazionale
per la Pace in Africa (Sipa) che doveva svolgersi dal 23 al 26 maggio nella
martoriata città congolese. Stamane, invece, è stato lo stesso Arcivescovo
ad avvertire a Padova don Albino Bizzotto di Beati i Costruttori di Pace,
segreteria organizzativa del progetto, della sopravvenuta mancanza dei
requisiti minimi di sicurezza per i partecipanti e per la popolazione
locale. Lo stesso Arcivescovo aveva trattato con decisione fino alla fine
con le autorità dell'RDC-Goma e direttamente con il governo rwandese perché
l'iniziativa potesse svolgersi, dopo che gli scontri che la scorsa
settimana, secondo stime non ufficiali, avrebbero causato la morte di circa
200 persone, molte delle quali civili.

I partecipanti, quasi tutti italiani, che dovevano partire nella notte fra
mercoledì e giovedì da Milano Malpensa, si ritroveranno comunque a Bologna
domani pomeriggio a partire dalle ore 14 per impegnare in attività di
sensibilizzazione e di sostegno alla popolazione congolese i giorni
destinati all'azione di pace.

Il via libera all'iniziativa era arrivato lunedì alle 16. Alle 21,30
un'ulteriore telefonata con mons. Monsengwo l'aveva riconfermato
(rimanevano da chiarire alcuni dettagli con il governatore della città).
Stamane alle 9 la telefonata che comunicava il rinvio, probabilmente a
settembre.

"Siamo costernati - ha commentato don Albino Bizzotto - abbiamo chiesto ai
partecipanti di ritrovarsi comunque a Bologna presso il Villaggio del
Fanciullo, con lo zaino come se dovessero partire per l'Africa. Non ci
dispiace per noi, ma per la popolazione di Kisangani che tanto sperava in
questa occasione di pace e soprattutto per la società civile e
l'Arcivescovo che tanto hanno lavorato perché il Simposio si potesse
tenere. La sete di pace dell'Africa ancora una volta è delusa e rischia di
aprirsi per il Congo un altro periodo di guerra e violenza. La sofferenza
di questo momento, deve però aiutarci a rimotivare il nostro impegno e la
nostra disponibilità verso le vittime di questa guerra. Ci ritroveremo a
Bologna con questo spirito. Con il consenso di tutti vorremmo concordare un
programma di azioni che in qualche modo realizzino il SIPA in Italia".

"E' necessaria un'azione di pace, non violenta e forte, per aiutare, ora,
il cammino iniziato verso la pace con il dialogo intracongolese" commenta
padre Silvio Turazzi, missionario saveriano che per molti anni ha vissuto
in Congo, anche lui fra gli ideatori di questa azione di pace. "La gente di
Kisangani e di tutto il Congo vuole che il dialogo continui fino a
stabilire uno Stato di Diritto. Ci sono chiare proposte anche dal Consiglio
di Sicurezza dopo le missioni ONU nella Regione dei Grandi Laghi. Il
diritto alla vita e il diritto alla pace, in Africa come altrove non sono
problemi di un altro mondo, perché siamo una sola umanità. Così ci hanno
insegnato alcuni Saggi africani. Il Simposio era stato voluto come
strumento di pace e di dialogo offerto a tutti indistintamente. Non poteva
essere un atto di forza, ma un incontro che orienta alla giustizia, alla
sicurezza, alla dignità per tutti i popoli del Congo, del Rwanda e del
Burundi. Questo è possibile nello spirito del dialogo e del perdono. Così
era stato pensato ed era l'intento degli organizzatori. I fatti avvenuti
negli ultimi giorni ci dicono che gli animi non sono ancora pronti. Resta
la possibilità di un'azione forte e nonviolenta in Italia a favore della
pace in Congo e nella Regione dei Grandi Laghi".



Padova, 21 maggio  2002

Per informazioni: www.beati.org/sipa2, ufficio stampa Mariagrazia Bonollo
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cs Kisangani 21 maggio        

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