MI.S.N.A.



Title: MI.S.N.A.
 
CONGO-DEM.REPUBLIC, 8 GIU 2000 (13:1)

NUOVI RETROSCENA SUI DISORDINI DI KISANGANI (STANDARD, GENERAL)
 
Sono contrastanti le versioni giunte nelle ultime ore sull’origine della ripresa dei violenti scontri tra militari ugandesi e ruandesi a Kisangani (importante città del nordest della Repubblica Democratica del Congo), in atto da lunedì scorso. Secondo alcune fonti indipendenti contattate dalla MISNA, intorno alle 9:30, ora locale, di lunedì, un convoglio della Monuc, la missione Onu, si è fatto scortare dagli ugandesi in territorio ruandese, provocando la rezione di questi ultimi. Altre fonti indipendenti sostengono, invece, che ad essere stati assaliti dai ruandesi sarebbero stati 2 camion ugandesi che trasportavano viveri. Di certo, le ostilità sono riprese ad appena 20 minuti dall’incidente. Molte persone erano riunite nei pressi del mercato, davanti alla Cattedrale, zona sotto il controllo dei ruandesi. “Ai primi colpi di artiglieria – ha raccontato alla MISNA un testimone, di cui si mantiene l’anonimato per ovvie ragioni di sicurezza - la gente ha impiegato pochi minuti a rendersi conto che il ‘cessate il fuoco’ era di fatto annullato. Kisangani non ha avuto neanche il tempo di credere alla pace. Ugandesi e ruandesi hanno iniziato a sparare all’impazzata, in ogni direzione, seminando il panico tra i civili. Il problema per la gente è stato in quale direzione fuggire, dal momento che, avendo iniziato il ritiro da Kisangani, ugandesi e ruandesi si erano già avvicinati alla periferia della città, scegliendo delle postazioni differenti. I soldati ugandesi rimanevano raggruppati nel campo militare di Kapalata, mentre i ruandesi erano sparpagliati a macchia d’olio, per la maggior parte all’interno del centro abitato. Sedici ufficiali della Monuc erano riuniti all’Hotel Palm Beach in attesa di un incontro con rappresentanti delle forze militari ugandesi e ruandesi quando sono scoppiati i disordini. In serata, la Monuc è riuscita a far rientrare in città 300 civili che si trovavano bloccati all’aeroporto. La situazione nella cittadina congolese è ancora estremamente tesa e caotica.” Fonti della società civile, hanno confermato l’avanzata di ribelli del Movimento di liberazione del Congo (Mlc) verso Kisangani. Gli uomini di Jean Pierre Bemba sono ormai a meno di 30 km dalla città. (FB)