[TarantoOnLine] Sono state rese note oggi le motivazioni della sentenza Ilva



La famiglia Riva e i loro sodali hanno gestito l’ex Ilva di Taranto dal 1995 al 2012 in maniera “disastrosa” e “hanno posto in essere modalità gestionali illegali (...) sin dal 1995”. Sono le prime parole che si leggono nelle 3.700 pagine che compongono la motivazione della sentenza con la quale la Corte d’assise di Taranto ha condannato il 31 maggio 2021 la famiglia di industriali lombardi, la dirigenza dell’acciaieria jonica e poi parte della politica locale e regionale: 22 anni di reclusione a Fabio Riva e 20 al fratello Nicola, al responsabile delle relazioni istituzionali, Girolamo Archinà, definito dall’accusa come la “longa manus” dei Riva verso istituzioni e politica, una a 21 anni e 6 mesi all’allora direttore dello stabilimento Luigi Capogrosso.

Continua su

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/11/29/sentenza-ilva-le-motivazioni-a-taranto-gestione-illegale-e-danni-alla-vita-i-riva-sapevano-dal-1995-mai-fatto-nulla-per-ambiente-e-sicurezza/6890013/