[Pace] Repubblica: "Cento missili Cruise, la Us Navy scatena una potenza devastante sullo Yemen". Crosetto: "Costituzione Italiana vieta attacchi preventivi". Sospese forniture gas dal Qatar



Mar Rosso, la potenza di fuoco Usa come quella usata contro Gheddafi

Ecco come gli alleati hanno colpito radar e installazioni houti per difendere il commercio mondiale

L’operazione statunitense è stata condotta con un centinaio di cruise Tomahawk. In campo anche gli Eurofighter di Londra. Di fatto si mira a mettere fine ai preoccupanti attacchi yemeniti alle navi commerciali con missili balistici

Non è stato un raid simbolico, ma un attacco massiccio per cercare di smantellare la rete che permette agli Houti di minacciare la navigazione internazionale. L’operazione più grande condotta dalle forze americane da oltre dieci anni: bisogna andare indietro ai tempi dell’intervento in Libia contro Gheddafi per trovare qualcosa di simile. L’Us Navy - con un piccolo contributo britannico nei bombardamenti mentre gli altri quattro Paesi impegnati si sono limitati a fornire personale di supporto - ha scatenato una potenza devastante.

Gianluca Di Feo (Repubblica 12.1.2024)

Il giallo dei due Navy Seals scomparsi

Nel Golfo di Aden, tra l'altro, si sono perse le tracce di due Navy Seals americani, caduti in mare durante un'operazione di ricerca di armi destinate proprio allo Yemen. Ad alimentare la tensione anche una notizia di al Arabiya su esplosioni avvertite vicino all'aeroporto di Hodeida, nella zona controllata dalle milizie sciite. Come si fosse trattato di nuovi raid degli occidentali. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, per evitare un allargamento del conflitto su scala regionale, hanno fin qui parlato di operazioni «difensive» per scoraggiare gli Houthi dai loro blitz sulle navi civili. Ed hanno puntualizzato di non volere entrare in guerra né con loro né con l'Iran. 

L'Iran

La risposta di Teheran è stata un appello a Londra e Washington a fermarsi «immediatamente», ma ancora una volta senza mostrare segnali di voler intervenire militarmente al fianco dell'alleato yemenita (stessa linea prudente adottata con Hezbollah). In ogni caso, anche se non scoppiasse una guerra i riflessi delle turbolenze nel Mar Rosso sono già pesanti, soprattutto per il commercio mondiale, con il crollo del traffico via Suez che ha allungato i tempi di percorrenza fino a tre settimane. Adesso il Qatar ha sospeso l'invio di petroliere che trasportano gas naturale liquefatto attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb. L'emirato è il secondo fornitore in Europa.


Crosetto: «L'Italia non può fare attacchi preventivi»

Riguardo al mar Rosso «la differenza con Usa e Uk è che noi non possiamo fare l'attacco preventivo, per la Costituzione e per legge». Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al programma 'Cinque minutì, in onda su Rai 1.


Fonte: Il Mattino


Il Qatar sospende l'invio del gas 

Invio di gas naturale liquefatto sospeso. La decisione arriva dal Qatar che ha deciso di interrompere la spedizione attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb. La disposizione è arrivata dopo che gli attacchi aerei guidati dagli Stati Uniti contro obiettivi Houthi nello Yemen hanno sollevato la presenza di rischi. Lo riferisce Bloomberg, spiegando che almeno cinque navi gnl gestite dal Qatar che si stavano dirigendo verso il passaggio all'estremità meridionale del Mar Rosso sono state fermate venerdì. Una pausa prolungata nelle forniture del secondo fornitore di gnl in Europa aumenta i rischi proprio mentre il clima invernale attanaglia il continente. 

Così le operazioni militari nel Mar Rosso alimentano la preoccupazione globale per il ritorno dell'inflazione dei prezzi delle materie prime. Il fermo, infatti, coinvolge circa tre petroliere appartenenti al Qatar che si trovano al largo delle coste dell'Oman, una nel Mar Rosso e l'altra nel Mar Mediterraneo vicino al Canale di Suez. Gli Houthi non hanno attaccato nessuna nave che trasporta gas da quando è iniziata la crisi a metà novembre, ma la riluttanza del Qatar ad attraversare il corridoio evidenzia il forte aumento dei rischi.

Fonte: Libero


(LaPresse) In risposta agli attacchi nel Mar Rosso, gli Stati Uniti hanno deciso di reinserire gli Houthi nella lista dei gruppi terroristici. Designati come gruppo terrorista durante la presidenza di Donald Trump, i ribelli sciiti gli erano stati rimossi dalla stessa lista da Joe Biden nel 2021 per consentire l'ingresso di aiuti in Yemen.