[Nonviolenza] La biblioteca di Zorobabele. 668



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LA BIBLIOTECA DI ZOROBABELE
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Segnalazioni librarie e letture nonviolente
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 668 del 24 dicembre 2022

In questo numero:
1. Scriviamo alle ambasciate in Italia di Russia ed Ucraina per chiedere ai loro governi una tregua di natale
2. Una tregua di natale per far cessare la guerra
3. Chiediamo una tregua di natale che fermi le stragi e le devastazioni ed avvii negoziati di pace
4. Cessino le uccisioni: tregua di natale
5. Una lettera alle ambasciate in Italia di Russia ed Ucraina: richiesta ai vostri governi di una tregua di natale
6. Luciano Zambelli: Per la tregua di Natale, per la rivoluzione della pace
7. Glam e Cipax: Una candela per fermare la guerra
8. L'Associazione "Respirare" di Viterbo aderisce all'appello recante "Sette proposte per estendere ed intensificare la mobilitazione per la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier"
9. "Pressenza": Dear Mr President, free Leonard Peltier una volta per tutte
10. Joe Troop: Free Leonard Peltier
11. Ripetiamo ancora una volta...

1. REPETITA IUVANT. SCRIVIAMO ALLE AMBASCIATE IN ITALIA DI RUSSIA ED UCRAINA PER CHIEDERE AI LORO GOVERNI UNA TREGUA DI NATALE

Carissime e carissime,
proponiamo ad ogni persona di volonta' buona di scrivere alle ambasciate in Italia di Russia ed Ucraina per chiedere ai loro governi una tregua di natale.
Di seguito una proposta di testo.
*
All'ambasciata russa in Italia: ambrus at ambrussia.it,
All'ambasciata ucraina in Italia: emb_it at mfa.gov.ua,
Egregi ambasciatori in Italia di Russia ed Ucraina,
vi chiediamo di inoltrare la presente lettera ai vostri governi: con essa chiediamo ad entrambi di deliberare con effetto immediato una tregua di natale, che sia avvio dei negoziati di pace che pongano fine alla guerra e alle stragi e alle devastazioni di cui la guerra sempre e solo consiste.
Troppe persone sono gia' state uccise.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Distinti saluti,
Firma, luogo e data, recapito del mittente
*
A tutte e tutti grazie fin d'ora per quanto vorrete e potrete fare.
Chi salva una vita salva il mondo.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

2. L'ORA. UNA TREGUA DI NATALE PER FAR CESSARE LA GUERRA

Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

3. L'ORA. CHIEDIAMO UNA TREGUA DI NATALE CHE FERMI LE STRAGI E LE DEVASTAZIONI ED AVVII NEGOZIATI DI PACE

Chiediamo una tregua di natale che fermi le stragi e le devastazioni ed avvii negoziati di pace.
Ogni persona di volonta' buona, ogni civile istituto, si opponga alla guerra assassina.
Si cessi di uccidere e di lasciar uccidere; si soccorra, si accolga, si assista ogni persona bisognosa di aiuto.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Chi condivide questo appello lo diffonda.
Facciamo sentire la voce dell'umanita'.
Facciamo cessare la guerra con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, con la solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e difende e sostiene e conforta.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente: impediamo che la criminale follia della guerra ci avveleni, ci massacri, ci annienti.
Salvare le vite e' il primo dovere.

4. L'ORA. CESSINO LE UCCISIONI: TREGUA DI NATALE

Chiediamo una tregua di natale che faccia cessare tutte le uccisioni.
Chiediamo una tregua di natale che richiami tutti gli esseri umani alla loro comune umanita'.
Chiediamo una tregua di natale che sia momento di esame interiore e dialogo aperto, riconoscimento e rispetto di ogni volto e di ogni voce, riconoscimento e rispetto del vero e del bene.
Chiediamo una tregua di natale che persuada ogni persona ed ogni umano istituto al ripudio della guerra e di tutte le uccisioni.
Chiediamo una tregua di natale che persuada ogni persona ed ogni umano istituto al bene comune dell'umanita' intera.
Chiediamo una tregua di natale da cui scaturisca la fine della guerra.
Chiediamo una tregua di natale da cui scaturisca la scelta della pace, del disarmo, della smilitarizzazione dei conflitti.
Chiediamo una tregua di natale da cui scaturisca la decisione di soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Cessino le uccisioni: tregua di natale.
Chi condivide questo appello lo diffonda.

5. L'ORA. UNA LETTERA ALLE AMBASCIATE IN ITALIA DI RUSSIA ED UCRAINA: RICHIESTA AI VOSTRI GOVERNI DI UNA TREGUA DI NATALE

All'ambasciata russa in Italia: ambrus at ambrussia.it,
All'ambasciata ucraina in Italia: emb_it at mfa.gov.ua,
Egregi ambasciatori in Italia di Russia ed Ucraina,
vi chiediamo di inoltrare la presente lettera ai vostri governi: con essa chiediamo ad entrambi di deliberare con effetto immediato una tregua di natale, che sia avvio dei negoziati di pace che pongano fine alla guerra e alle stragi e alle devastazioni di cui la guerra sempre e solo consiste.
Troppe persone sono gia' state uccise.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Distinti saluti,
il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 22 dicembre 2022

6. RIFLESSIONE. LUCIANO ZAMBELLI: PER LA TREGUA DI NATALE, PER LA RIVOLUZIONE DELLA PACE
[Riceviamo e diffondiamo.
Luciano Zambelli e' impegnato nella Lega per il Disarmo Unilaterale]

Tregua neanche a Natale?
La "religiosita'" a volte sbandierata sia dai contendenti sia da loro supporters non induce ad accogliere l'invito che viene dai numerosi appelli e a sospendere almeno in questi giorni il massacro ucraino?
Cosa si teme? Che la tregua porti a iniziare qualche serio colloquio di pace?
Si ritiene che la violenza sia l'unica via per dirimere i conflitti?
Se i "capi" non comprendono, che insorgano i popoli a imporre la rivoluzione della pace.

7. INIZIATIVE. GLAM E CIPAX: UNA CANDELA PER FERMARE LA GUERRA
[Riceviamo e diffondiamo]

La GLAM (Globalizzazione e Ambiente) della Fcei e il Cipax (Centro interconfessionale per la pace), che hanno dato vita alle iniziative interreligiose del 23 luglio e del 21 ottobre a Roma, nell'ambito delle azioni promosse da Europe for peace,  propongono a partire da domenica 25 dicembre a sabato 7 gennaio (Natale ortodosso) l'iniziativa: "Una candela per fermare la guerra".
A chiunque voglia partecipare e' chiesto di accendere tutti i giorni una candela e metterla alla finestra per testimoniare il desiderio di avviare percorsi diplomatici, anche dal basso, che portino alla pace.
IL 7 gennaio si celebra il Natale ortodosso. L'Ucraina, cosi' come tanta altra parte di mondo, vive questo momento nell'angoscia e nel dolore provocate dalla guerra. Uniamoci in un momento di spiritualita' condivisa per elevare forte il nostro dissenso alle guerre e ad ogni forma di repressione e violenza sui popoli, e il nostro desiderio di pace.
Per questo invitiamo a trovarci a Roma sabato 7 gennaio presso la Chiesa Cristiana Evangelica Battista  di via del Teatro Valle 27, dalle 18 alle 19.

8. APPELLI. L'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" DI VITERBO ADERISCE ALL'APPELLO RECANTE "SETTE PROPOSTE PER ESTENDERE ED INTENSIFICARE LA MOBILITAZIONE PER LA GRAZIA CHE RESTITUISCA LA LIBERTA' A LEONARD PELTIER"

L'associazione "Respirare" di Viterbo aderisce all'appello recante "Sette proposte per estendere ed intensificare la mobilitazione per la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier".
Leonard Peltier e' l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente che da 47 anni e' detenuto innocente, condannato per crimini che non ha commesso in un processo-farsa basato su cosiddette "prove" e su cosiddette "testimonianze" dimostratesi false, come hanno successivamente riconosciuto gli stessi accusatori e giudici.
La sua liberazione e' stata chiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, il Dalai Lama, papa Francesco.
Milioni di persone ed autorevoli istituzioni di tutto il mondo chiedono al Presidente degli Stati Uniti d'America di concedere la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Alleghiamo in calce il testo integrale dell'appello.
L'associazione "Respirare" di Viterbo
Viterbo, 18 dicembre 2022
L'associazione e' stata promossa nel 2009 a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
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Allegato: testo integrale dell'appello "Sette proposte per estendere ed intensificare la mobilitazione per la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier"
Carissime e carissimi,
vi proponiamo sette iniziative per estendere ed intensificare la mobilitazione per la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Il momento e' questo: in questo torno di tempo infatti sia negli Stati Uniti che a livello internazionale sta crescendo la mobilitazione, ottenendo nuove, ampie e rilevanti adesioni che possono finalmente trovare ascolto alla Casa Bianca, nelle cui mani e' il potere di restituire la liberta' a Leonard Peltier attraverso la concessione della grazia presidenziale.
*
1. Scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America
La prima: scrivere a Biden e diffondere quanto piu' possibile la proposta di scrivere a Biden.
Di seguito una proposta di testo della lettera da inviare al Presidente degli Stati Uniti d'America recante la richiesta della grazia presidenziale per Leonard Peltier, e le istruzioni per inviarla attraverso il sito della Casa Bianca.
Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:
Mr. President,
Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.
I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.
I thank you in advance for your positive decision, with best regards.
Traduzione italiana del testo che precede:
Signor Presidente,
sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.
Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.
La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.
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2. Scrivere al sindaco di Roma
La seconda: scrivere al sindaco di Roma affinche' affinche' unisca la sua voce alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier. La voce del sindaco di una delle citta' piu' importanti del mondo puo' trovare favorevole ascolto sia presso la Casa Bianca che presso l'opinione pubblica non solo italiana ma internazionale.
Indirizzi di posta elettronica cui scrivere: segreteria_cg at comune.roma.it, donato.iannone at comune.roma.it, segreteriavcgv.debernardini at comune.roma.it, giorgio.piccarreta at comune.roma.it, pietropaolo.mileti at comune.roma.it, gianluca.viggiano at comune.roma.it, caterina.cordella at comune.roma.it, segreteria.direzionegac at comune.roma.it, accesso.semplice at comune.roma.it, ld.gabinetto at comune.roma.it, mariagrazia.tretola at comune.roma.it, seg.gen at comune.roma.it, laura.dimeglio at comune.roma.it, patrizia.bernardini at comune.roma.it, eufrasia.cogliandro at comune.roma.it, vicesindaco at comune.roma.it, assessorato.bilancio at comune.roma.it, assessorato.ambiente at comune.roma.it, assessorato.rifiuti at comune.roma.it, assessoratodecentramento at comune.roma.it, assessoratopersonale at comune.roma.it, assessorato.politichesociali at comune.roma.it, assessorato.cultura at comune.roma.it, assessorato.sviluppoeconomico at comune.roma.it, assessorato.pariopportunita at comune.roma.it, assessorato.sport at comune.roma.it, assessorato.turismo at comune.roma.it, assessorato.grandieventi at comune.roma.it, assessorato.mobilita at comune.roma.it, assessoratoallascuola at comune.roma.it, assessoratolavoroformazione at comune.roma.it, assessorato.infrastrutture at comune.roma.it, assessorato.urbanistica at comune.roma.it, tiziana.marrone at comune.roma.it, assessorato.patrimoniocasa at comune.roma.it, presidenza.assembleacapitolina at comune.roma.it,
Modello di lettera:
Egregio Sindaco di Roma,
sicuramente conoscera' gia' la vicenda di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.
E sicuramente sapra' anche che la sua liberazione nel corso di quasi mezzo secolo e' stata richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.
Ricordera' anche che il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, aveva promosso un appello per la liberazione di Leonard Peltier. E del resto il Parlamento Europeo gia' negli anni Novanta del secolo scorso aveva ripetutamente richiesto la sua liberazione.
Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell'Onu; e lo scorso settembre con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).
Gia' lo scorso anno, su nostra sollecitazione, molti sindaci italiani (tra cui quelli di citta' importanti come Aosta, Bologna, Palermo, Pesaro...) espressero il loro sostegno alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier.
Sarebbe di grande importanza che anche il Sindaco del Comune di Roma volesse unire la sua voce all'appello promosso da prestigiosissime personalita', innumerevoli associazioni umanitarie (prima fra tutte Amnesty International), istituzioni di tutto il mondo, affinche' il Presidente statunitense conceda la grazia che restituisca la liberta' a un uomo innocente che e' ormai per l'umanita' intera testimone e simbolo della lotta per i diritti umani e dei popoli e per la difesa della Madre Terra.
Per tutto quanto precede siamo quindi a pregarla di voler anche lei richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
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3. Scrivere alle ed ai parlamentari italiani
La terza: scrivere alle ed ai parlamentari italiani affinche' uniscano la loro voce alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier.
Gli indirizzi di posta elettronica delle e dei parlamentari sono disponibili nel sito del Senato e della Camera (www.senato.it e www.camera.it).
Modello di lettera:
Egregie senatrici, egregi senatori,
Egregie deputate, egregi deputati,
conoscete gia' la vicenda di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.
E sapete anche che la sua liberazione nel corso di quasi mezzo secolo e' stata richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.
Ricorderete anche che il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, aveva promosso un appello per la liberazione di Leonard Peltier. E del resto il Parlamento Europeo gia' negli anni Novanta del secolo scorso aveva ripetutamente richiesto la sua liberazione.
Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell'Onu; e lo scorso settembre con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).
Sarebbe di grande importanza che anche il Parlamento italiano volesse unire la sua voce all'appello promosso da prestigiosissime personalita', innumerevoli associazioni umanitarie (prima fra tutte Amnesty International), istituzioni di tutto il mondo, affinche' il Presidente statunitense conceda la grazia che restituisca la liberta' a un uomo innocente che e' ormai per l'umanita' intera testimone e simbolo della lotta per i diritti umani e dei popoli e per la difesa della Madre Terra.
Per tutto quanto precede siamo quindi a pregarvi di un vostro autorevole impegno a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
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4. Scrivere alle ed ai parlamentari italiani che siedono nel Parlamento Europeo
La quarta: scrivere alle ed ai parlamentari italiani che siedono nel Parlamento Europeo affinche' uniscano la loro voce alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier, proseguendo nell'impegno gia' espresso dal Parlamento Europeo nel 1994 e nel 1999 e rinnovato nel 2021 dal compianto Presidente David Sassoli.
Gli indirizzi di posta elettronica delle e dei parlamentari europei sono disponibili nel sito del Parlamento Europeo (www.europarl.europa.eu).
Modello di lettera:
Egregie ed egregi parlamentari europei,
conoscete gia' la vicenda di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.
E sapete anche che la sua liberazione nel corso di quasi mezzo secolo e' stata richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.
Ricorderete anche che il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, aveva promosso un appello per la liberazione di Leonard Peltier. E del resto il Parlamento Europeo gia' negli anni Novanta del secolo scorso aveva ripetutamente richiesto la sua liberazione.
Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell'Onu; e lo scorso settembre con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).
Sarebbe di grande importanza che anche il Parlamento Europeo volesse ancora una volta unire la sua voce all'appello promosso da prestigiosissime personalita', innumerevoli associazioni umanitarie (prima fra tutte Amnesty International), istituzioni di tutto il mondo, affinche' il Presidente statunitense conceda la grazia che restituisca la liberta' a un uomo innocente che e' ormai per l'umanita' intera testimone e simbolo della lotta per i diritti umani e dei popoli e per la difesa della Madre Terra.
Per tutto quanto precede siamo quindi a pregarvi di un vostro autorevole impegno a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
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5. Scrivere all'"International Leonard Peltier Defense Committee"
La quinta: scrivere all'"International Leonard Peltier Defense Committee" per far sentire direttamente la nostra solidarieta' a chi e' piu' vicino a Leonard Peltier e coordina la mobilitazione per la sua liberazione
Per contatti diretti con l'"International Leonard Peltier Defense Committee": sito: wwww.whoisleonardpeltier.info, e-mail: contact at whoisleonardpeltier.info, recapiti telefonici: Carol Gokee, International Leonard Peltier Defense Committee, 715-209-4453; Jean Roach, International Leonard Peltier Defense Committee, 605-415-3127; Kevin Sharp, former Federal District Court Judge & Peltier's lead attorney, 615-434-7001.
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6. Scrivere direttamente a Leonard Peltier
La sesta: scrivere direttamente a Leonard Peltier.
L'indirizzo e': Leonard Peltier, #89637-132, USP Coleman I, P.O. Box 1033, Coleman, FL 33521.
Possono essere inviate solo lettere postali.
Ovviamente le lettere devono essere adeguate alla situazione. Possono bastare anche poche parole.
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7. Costruire una rete italiana di solidarieta' con Leonard Peltier
La settima: costruire una rete italiana di solidarieta' con Leonard Peltier.
Ovviamente una rete senza gerarchie o primazie, policentrica e plurale, in cui possano impegnarsi insieme persone provenienti da tutte le culture, le esperienze e le tradizioni.
Una rete di persone e realta' che si prefigga ad esempio di:
a) partecipare a iniziative comuni;
b) promuovere iniziative proprie, locali e non solo;
c) premere nonviolentemente sui media, locali e non solo, affinche' diano notizia della vicenda di Leonard Peltier e delle iniziative per la sua liberazione;
d) premere nonviolentemente sulle rappresentanze democratiche (istituzioni, associazioni, forze politiche e sindacali, esperienze della cultura e della solidarieta'...), locali e non solo, affinche' si impegnino per la liberazione di Leonard Peltier.
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E' ovvio che tutte le iniziative che proponiamo devono essere rigorosamente nonviolente, coerentemente con il fine dell'iniziativa: ottenere la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Se necessaria, varia documentazione utile, in inglese e in italiano, puo' essere richiesta scrivendo al nostro indirizzo di posta elettronica: centropacevt at gmail.com
Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione e l'impegno, un forte abbraccio dal
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 9 dicembre 2022
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.
Piu' specificamente: dal giugno 2021 il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" ha lavorato intensamente a qualificare ed estendere la solidarieta' con Leonard Peltier in Italia (ma anche in Europa e negli Stati Uniti d'America e in Canada).
Sul piano della qualificazione della solidarieta' ha promosso molti incontri di studio e ha fatto conoscere per la prima volta in Italia molti libri il cui studio e' fondamentale per chi vuole impegnarsi per sostenere Leonard Peltier e le lotte attuali dei nativi americani.
Sul piano dell'estensione della solidarieta' ha raggiunto ripetutamente decine di migliaia di interlocutori, e raccolto migliaia di adesioni: coinvolgendo figure di grande prestigio della riflessione morale e dell'impegno civile, della scienza e delle arti, dei movimenti e delle istituzioni.
Il criterio e' stato di coinvolgere persone, associazioni ed istituzioni in grado di esercitare un'azione persuasiva nei confronti del Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
In questa iniziativa, sul versante del coinvolgimento delle istituzioni, di particolare valore e' stata l'adesione del compianto Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, quelle di molti parlamentari e parlamentari emeriti, quelle dei sindaci di vari comuni d'Italia, da Aosta a Bologna, da Palermo a Pesaro.

9. DOCUMENTAZIONE. "PRESSENZA": DEAR MR PRESIDENT, FREE LEONARD PELTIER UNA VOLTA PER TUTTE
[Dal sito www.pressenza.it riprendiamo e diffondiamo questo articolo del 5 dicembre 2022]

Oltre duecento attori, artisti e celebrita' di Hollywood di origini native hanno recentemente rinnovato, con una lunga lettera al Presidente Biden, la richiesta di clemenza per il detenuto Leonard Peltier, da 47 anni confinato in varie prigioni di massima sicurezza, per un reato che nessun tribunale e' mai riuscito a provare, e nonostante sia ormai molto malato, oltre che anziano.
Iniziativa che segue a stretto giro quella di un'altra lettera a Joe Biden, inviata il 30 novembre da sette senatori del Partito Democratico, tra cui anche Bernie Sanders e Elizabeth Warren (per citare solo i piu' noti anche tra noi), che esplicitamente definiscono la prolungata detenzione di Peltier come "una smentita alla promessa di giustizia" che Biden iaveva fatto alle Nazioni Native degli Stati Uniti in campagna elettorale.
Del caso Peltier la nostra testata si e' gia' occupata in numerose occasioni, grazie soprattutto all'impegno di  Andrea De Lotto che anche recentemente e' stato il coordinatore del passaggio italiano della delegazione delle tre native, Carol Gokee, Jean Roach e Lona Knight, dal confine con la Francia fino a Roma passando per la Val di Susa, nell'ambito della campagna Rise UP, che per oltre un mese, tra la meta' di settembre e il 20 ottobre, le ha viste impegnate in un infinita' di incontri tra la Francia, la Svizzera, la Germania e appunto l'Italia.
Particolarmente importante la tappa di Ginevra, che ha permesso loro di perorare la causa di Leonard Peltier presso la sede delle Nazioni Unite e tra i significativi risultati va sottolineata la cittadinanza onoraria che l'amministrazione ginevrina ha infatti riconosciuto a Leonard Peltier.
Ma anche i nove giorni immediatamente successivi trascorsi in Italia sono stati fittissimi di incontri, a cominciare dalla calorosa accoglienza da parte dell'Associazione Vivre et Agir en Maurienne, che per le stesse ragioni del Movimento NoTav si oppone al progetto della Torino-Lione; passando per il Festival Zero e poi al Presidio di San Didero ribattezzato in onore di Leonard Peltier, il CSA Manituana di Torino e tante altre realta' di base, sedi municipali, aule universitarie di Milano e di Roma: una molteplicita' di momenti, sguardi, riflessioni che il video maker Andrea Galafassi ha accuratamente documentato e il breve video che vi presentiamo qui e' solo un'anticipazione del montaggio in fase di elaborazione.
Ma per tornare alla lettera indirizzata a Biden: "Scriviamo oggi a lei, Signor Presidente, per sollecitare la clemenza esecutiva per il detenuto Leonard Peltier (...) perche' solo in questo modo potra' per lui attuarsi la grazia del ritorno nella casa cui appartiene, nel Turtle Mountain del Nord Dakota" recita uno dei passaggi. Ma poco oltre i mittenti non mancano di sottolineare come "l'ingiustizia con cui il governo federale ha trattato il caso Peltier e' emblematica del disprezzo riservato da sempre agli indiani d'America."
Inizialmente promosso dalle attrici Sierra Teller Ornelas e Jena Schmieding e subito condiviso da tantissime altre celebrita' native molto popolari negli Stati Uniti, l'appello e' stato sottoscritto anche da personalita' che native non sono, come Michael Moore, Bonnie Raitt, Ringo Starr, Tanya Tucker, Mark Ruffalo e numerosi altri.
In prigione dal 1975, con l'accusa di aver ucciso due agenti dell'FBI durante uno scontro a fuoco scoppiato nella riserva di Pine Ridge nel Sud Dakota, Peltier e' considerato il prigioniero politico con la detenzione piu' lunga nella storia giudiziaria americana, nonostante la provata evidenza delle false testimonianze, delle manipolazioni e della complessiva erroneita' dei vari gradi di giudizio che hanno sancito la sua incriminazione.
Gia' in passato si erano espressi in favore di Peltier una lunga lista di personalita' nei piu' vari ambiti di influenza, da Madre Teresa, Nelson Mandela, Coretta King, Desmond Tutu quando ancora erano in vita, a Papa Francesco, il Dalai Lama... lunghissimo l'elenco di intellettuali, avvocati, attivisti, musicisti, scrittori e celebrita' varie che in momenti diversi hanno aderito all'appello Free Leonard Peltier.
Durante la sua campagna elettorale Joe Biden aveva espresso la volonta' di costruttivo dialogo con l'obiettivo di compensare, per quanto possibile, la lunga vicenda di ingiustizie nei confronti dei nativi americani, a cominciare da quella horror story che furono i famigerati collegi a gestione religiosa, che per anni hanno tenuto prigionieri bambini e adolescenti indiani sottratti alle loro famiglie; per non dire dei troppi casi di donne indiane fatte sparire. Indubbiamente significativa e' stata la cancellazione del Keystone XL, il controverso megaprogetto finalizzato alla conduzione di petrolio dal Canada alle raffinerie americane, passando per vari territori nativi: una vittoria anche per molte organizzazioni ambientaliste. E soprattutto promettente la decisione di conferire l'incarico a capo del Dipartimento degli Affari interni a Deb Haaland, che gia' in passato si era piu' volte espressa per la liberazione di Leonard Peltier.
Una promessa di liberazione che pero' non e' ancora stata mantenuta. Per questo gli attivisti di tutte le Nazioni Indiane che non piu' tardi di qualche settimana fa, 14 novembre, si sono ritrovate insieme a Washington, per festeggiare la fine della lunghissima Walk to Justice, sollecitano tutti coloro che hanno a cuore la vicenda di Leonard Peltier di subissare di email la Casa Bianca anche piu' volte al giorno al seguente indirizzo: president at whitehouse.gov

10. DOCUMENTAZIONE. JOE TROOP: FREE LEONARD PELTIER
[Dal sito joetroopmusic.bandcamp.com riprendiamo e diffondiamo il testo di questo brano musicale dell'attivista e musicista Joe Troop, registrato il 7 ottobre 2022, tutti i diritti riservati]

I first learned of Leonard Peltier in 2017 from a Lakota man, while sitting around a fire in his teepee in the Argentinian Patagonia. Since that time I have been envisioning "Free Leonard Peltier," while researching the egregious conditions that lead to his unjust incarceration. In the process I became friends with the Native American artists that helped me bring the song to life. Leonard has now been imprisoned for 45 years, and this song is part of a larger movement to pressure Joe Biden to grant him clemency. All proceeds from the song will go to his legal aid fund.
*
I thank God for all the outlaws
that went and did the world some good
This old world could use good trouble
We ought to do as Leonard would

We have broken every treaty
disavowed them from the start
causing hardship with indifference
and a cage around our hearts

We write doctrines of injustice
which we sanctify as law
We incarcerate their warriors
For doing right, they take the fall

In a rundown Florida prison
Leonard Peltier’s doing time
45 long years and counting
though he's guilty of no crime

It's an old familiar story
truth against the FBI
Locked up warrior lives his sundance
Uncle Sam's caught in a lie

I thank God for all the outlaws
that went and did the world some good
This old world could use good trouble
We ought to do as Leonard would

We've defiled their sacred mountains
chiseled faces in the stone
Our belligerent dead presidents
ever looming o'er their homes

When their youth rose up in protest
and demanded dignity
Uncle Sam took AIM on groundless blame
sneering with impunity

Nowadays Sam's building pipelines
to contaminate our wells
He's got legal aid from billionaires
and a lot of gas to sell

But courageous folks like Leonard
put their freedom on the line
Guided by the Great Creator
they break Sam's law so we survive

I thank God for all you outlaws
out there doing the world some good
This old world could use good trouble
We ought to do as Leonard would
*
credits
released October 7, 2022
Alexis Raeana (vocals)
Nokosee Fields (bass)
Marsha Harris (flute)
Ashley Self (vocals)
Jason Crazy Bear (drum, vocals)
Jane Jacobs (vocals)
Seth Harris (drum, vocals)
Crystal Cavalier (vocals)
Mike Wyckoff (drum, vocals)
Monty Hawk Branham (drum, vocals)
Joe Troop (guitar, banjo, vocals)
Artist: Jan Martijn Burger
Producer: Jason Richmond
all rights reserved

11. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

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LA BIBLIOTECA DI ZOROBABELE
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Segnalazioni librarie e letture nonviolente
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 668 del 24 dicembre 2022
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