[News] A Reggio Emilia e in Emilia Romagna per Assange



Reggio Emilia si mobilita per Assange in prossimità del “GIORNO X”


La lunga vicenda giudiziaria del fondatore di WikiLeaks è ormai agli sgoccioli. I prossimi 20 e 21 febbraio i giudici dell’Alta Corte londinese si pronunceranno sull’accoglimento o meno dell’ultimo appello di Assange contro la sua estradizione negli USA e, in caso di verdetto negativo, potrebbe essere immediatamente consegnato alle autorità statunitensi.


Il Movimento Free Assange e Amnesty Reggio Emilia in collaborazione con le Donne in Nero intendono mantenere alta l’attenzione delle cittadine e dei cittadini su questo caso emblematico con due eventi ravvicinati, in prossimità del cosiddetto “giorno X”: il primo appuntamento è previsto sabato 17, dalle 10.30 alle 12.30 in Piazza Fontanesi per un sit in informativo animato con letture;   il secondo evento sarà la proiezione del film documentario “Hacking justice” e si terrà lunedì 19, ore 21.00, al Circolo Arci “Pigal” (Via Petrella, n.2 Reggio Emilia) 


Queste iniziative sono state organizzate all’interno della staffetta simbolica dell’Emilia Romagna, che ha avuto inizio il 9 febbraio scorso e si concluderà il 19, un progetto cui hanno collaborato diversi territori e associazioni, passandosi il testimone un giorno dopo l’altro, per chiedere a gran voce la liberazione di Assange.

L’iniziativa ha ricevuto il sostegno dell’ANPI nazionale, oltre che del Sindacato Giornalisti, Articolo 21 e ARCI  Emilia Romagna. 


“Ora o mai più” è il momento di mobilitarsi! Perché quella che attende Julian tra una manciata di giorni potrebbe essere la sua ultima chance di ottenere giustizia.

Ricordiamo che il giornalista australiano è detenuto da oltre quattro anni in un carcere di massima sicurezza londinese, senza accuse né processo; il 17 giugno 2022 è stato firmato l’ordine di estradizione verso gli USA, dove rischia fino a 175 anni di carcere per aver rivelato al mondo la verità sugli abusi e i crimini di guerra commessi dalle forze americane in Iraq e in Afghanistan.


Ma questa battaglia va oltre l’uomo Assange, perché se Julian sarà recluso a vita per aver detto la verità, saranno a rischio anche i diritti sanciti dalla Costituzione e dai più basilari principi democratici. 

Il giornalismo non è un crimine, non possiamo permettere che Julian venga estradato!


Invitiamo tutte e tutti a partecipare alle iniziative sopra esposte, che serviranno anche per prepararci alla grande manifestazione che ci attende il 20 febbraio (il fatidico giorno X) alle ore 17.00 a Milano, davanti al consolato britannico.

Un giorno decisivo per il destino di Julian e per la nostra stessa libertà, il nostro diritto di essere informati.


Movimento Free Assange Reggio Emilia.

In collaborazione con Amnesty Emilia Romagna