[Ecologia] La guerra in Ucraina richiede una nuova acciaieria in Italia: diritti ambienti scavalcati dal “preminente interesse strategico nazionale” con il DL 104/2023



L'elmo di Scipio e quello di Zelensky

Una norma del DL 104/2023 pone in secondo piano l'ambiente e affida ampi poteri a un commissario che potrà velocizzare, accentrare e semplificare la procedura autorizzativa. Anche a scapito dell'ambiente e dei diritti di partecipazione dei cittadini alla procedura autorizzativa.
E tutto questo perché?

Perché c'è la guerra.
Perché c'è il patto di collaborazione militare ed economica fra Italia e Ucraina.
Infatti l’articolo n. 13 inserito nel DL 104/2023 è un articolo da economia di guerra costruito attorno a due parole chiave: indifferibilità e urgenza.
Tutto viene riscritto per fare presto senza avere tanti intralci, dagli ambientalisti ovviamente.
Venti anni di democrazia ambientale vengono divelti in nome della guerra.
Pensavate di usare la scienza per tutelare l'ambiente?
Pensavate di usare la democrazia anche nelle procedure autorizzative ambientali?
Vi sbagliate: non contate più nulla. 
C'è Zelensky che attende l'acciaio. 
La sua grande azienda che non può più produrre in patria.
Noi siamo ora la sua nuova patria e gli forgiamo l'elmo.
Tutto filerà liscio in nome dell'indifferibilità e dell'urgenza. Un commissario straordinario farà da facilitatore e velocizzatore del progetto. Basta con i sorpassati diritti dei cittadini, con quelle leggi ambientali che fanno perdere tanto tempo in inutili discussioni. Occorre fare spazio a un'acciaieria ucraina (in collaborazione con un'azienda italiana) a San Giorgio Nogaro (Friuli Venezia Giulia) vicino alla laguna di Marano e Grado, aree di grande interesse naturalistico: ma gli ecologisti dovranno comprendere. Mica possono rivolgersi all'Europa, stiamo forgiando l'elmo per tutti. Stiamo andando verso la vittoria.
Questo progetto suscita preoccupazione per lo stravolgimento delle procedure autorizzative? 
Semplifica tutto in nome dell’interesse nazionale? 
Anche a scapito della tutela ambientale?
Signori, non si può avere tutto, siamo in guerra. Una guerra per la libertà e la democrazia.

Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink

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Qui di seguito alcune reazioni.

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Acciaieria a san Giorgio di Nogaro. Preoccupazione di Legambiente per l’imposizione governativa in nome dell’interesse nazionale

Non sarà un procedimento autorizzativo secondo legge a decidere se e come fare l’acciaieria di Metinvest/Danieli, ma un commissario straordinario di Governo. Così ha deciso il governo Meloni con l’articolo n. 13 inserito nel DL 104/2023 (leggi la norma in calce) . Ad affermarlo è Legambiente secondo cui alle spalle del Governo ci sono Metinvest/Danieli e Fedriga che dovrà, quest’ultimo, nominare assieme alla Meloni chi sarà il Commissario Straordinario; con buona pace di chi immaginava un normale procedimento amministrativo di valutazione e discussione nel merito di un’iniziativa che da oltre 2 anni è sul tavolo della Regione e che ha suscitato solo opposizioni e contrasti per l’enorme impatto ambientale e sociale che una macchina da 2 milioni di tonnellate all’anno costituisce per il delicato equilibrio della Laguna. 
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https://friulisera.it/acciaieria-a-san-giorgio-di-nogaro-preoccupazione-di-legambiente-per-la-possibile-imposizione-governativa-in-nome-dellinteresse-nazionale/

La denuncia arriva nuovamente da Legambiente Friuli Venezia Giulia: «Non sarà un procedimento autorizzativo secondo legge a decidere se e come fare l’acciaieria di Metinvest/Danieli, ma un commissario straordinario di Governo! Così ha deciso il governo Meloni con l’articolo pirata n. 13 inserito nel DL 104/2023; alle spalle del Governo ci sono Metinvest/Danieli e Fedriga che dovrà, quest’ultimo, nominare assieme alla Meloni chi sarà il Commissario Straordinario; con buona pace di chi immaginava un normale procedimento amministrativo di valutazione e discussione nel merito di un’iniziativa che da oltre 2 anni è sul tavolo della Regione e che ha suscitato solo opposizioni e contrasti per l’enorme impatto ambientale e sociale che una macchina da 2 milioni di tonnellate all’anno costituisce per il delicato equilibrio della Laguna».

Spiega Legambiente FVG: «Con una mossa a sorpresa, nel mezzo delle ferie agostane, si sono portati a casa la soluzione di ogni problema dichiarando il “preminente interesse strategico nazionale” di questo grande “programma d’investimenti esteri per la cui realizzazione sono richiesti procedimenti amministrativi integrati e coordinati di enti locali e regione per un valore superiore a un miliardo”; una norma fatta a pennello per l’acciaieria di S. Giorgio».

Continua su https://greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/lacciaieria-col-trucco-di-san-giorgio-di-nogaro/

(ACON) Trieste, 18 ago - "Totale silenzio del presidente Fedriga e dell'assessore Bini sulla scelta del Governo nazionale che, con una norma inserita nel Dl 104/2023 all'articolo 13 'Realizzazione di programmi d'investimento esteri di interesse strategico nazionale', detta testualmente che il Consiglio dei ministri può dichiarare il preminente interesse strategico nazionale di programmi d'investimento esteri sul territorio italiano che richiedono per la loro realizzazione procedimenti amministrativi integrati coordinati di più enti territoriali, il cui valore complessivo supera il miliardo di euro".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale Francesco Martines (Pd), aggiungendo che "nonostante le pressioni dell'opinione pubblica e dai tanti sindaci contrari alla costruzione di una mega acciaieria nella zona industriale dell'Aussa Corno in piena laguna di Marano e Grado, il presidente Fedriga e l'assessore Bini, nel totale silenzio, potrebbero aver condiviso la scelta del Governo nazionale. Lo stesso articolo aggiunge che, a tal fine, è nominato un commissario straordinario di Governo, d'intesa con il presidente della Regione interessata. Pur trattandosi di una norma di carattere generale, non si fatica a capire che potrebbe essere scritta appositamente anche per l'eventuale realizzazione della mega acciaieria Metinvest-Danieli".

"Nutro molti dubbi - continua l'esponente dem - sul fatto che i vertici della Regione non siano a conoscenza dell'iter che ha portato a questa nuova normativa. Tutti i cittadini lo capiranno quando e sé al presidente Fedriga verrà richiesto di condividere l'eventuale scelta di un commissario straordinario per l'investimento in questione. Sarà quello il momento in cui Fedriga e la sua maggioranza dovranno rispondere non tanto all'investitore estero, e quindi a quello italiano, ma dovranno anche dare una risposta al territorio, ai comitati di cittadini, alle categorie economiche come Confcommercio, ai sindaci e ai loro elettori che in quell'area hanno dato grande soddisfazione in termini di consensi e che hanno dimostrato di non gradire questo tipo d'investimento".

"Si porti il tema al più presto in Consiglio regionale. Il presidente Bordin - continua Martines - ha ricevuto recentemente una delegazione per la consegna delle 25mila firme contro l'acciaieria: ne faccia un argomento della prossima seduta dell'Assemblea che presiede".

"Non si pensi di invocare la norma nazionale per deresponsabilizzarsi del problema, magari vendendo come un successo l'aver attirato investimenti esteri in regione. Non si dica 'ha deciso Roma', si approfitti di queste situazioni - continua l'intervento del rappresentante del Partito democratico - per dare valore alla tanto invocata nostra autonomia e si incida sulle decisioni governative, visto che a Roma e Trieste governano gli stessi partiti, opponendosi all'applicazione di tale norma al caso in questione, facendo valere gli elementi oggettivi che certificano l'assenza di sostenibilità ambientale e sociale di un tale mega impianto in quell'area".

Continua su https://www.consiglio.regione.fvg.it/pagineinterne//Portale/comunicatiStampaDettaglio.aspx?ID=803522


Per gli aspetti normativi che stravolgono l'iter autorizzativo e accentrano il potere nelle mani di un commissario si veda l'articolo 13 del DL 104/2023.

Art. 13 
 
Realizzazione  di  programmi  di  investimento  esteri  di  interesse
                        strategico nazionale 
 
  1. Il Consiglio dei ministri puo'  con  propria  deliberazione,  su
proposta del Ministro delle imprese e del made in  Italy,  dichiarare
il preminente interesse  strategico  nazionale  di  grandi  programmi
d'investimento esteri sul territorio italiano, che richiedono, per la
loro   realizzazione,   procedimenti   amministrativi   integrati   e
coordinati   di   enti   locali,    regioni,    province    autonome,
amministrazioni statali e altri enti o soggetti pubblici di qualsiasi
natura. 
  2.  Per  grandi  programmi  d'investimento  esteri   si   intendono
programmi di investimento diretto sul territorio italiano dal  valore
complessivo non inferiore all'importo di un miliardo di euro. 
  3. Con  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  e'
nominato, d'intesa con il Presidente della  regione  territorialmente
interessata, un commissario straordinario di Governo  per  assicurare
il  coordinamento  e  l'azione  amministrativa  necessaria   per   la
tempestiva ed efficace  realizzazione  del  programma  d'investimento
individuato e dichiarato di preminente interesse strategico ai  sensi
del comma 1. Al commissario non sono corrisposti  gettoni,  compensi,
rimborsi  di  spese  o  altri  emolumenti,  comunque  denominati.  Il
commissario si avvale, senza nuovi o maggiori oneri  a  carico  della
finanza pubblica, dell'Unita' di missione «attrazione e sblocco degli
investimenti»  di  cui  al   comma   1-bis   dell'articolo   30   del
decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 15 luglio 2022, n. 91. 
  4. Ai  fini  dell'esercizio  dei  propri  compiti,  il  commissario
straordinario, ove necessario, puo' provvedere, a mezzo di ordinanza,
sentite le amministrazioni competenti, in deroga a ogni  disposizione
di legge diversa da quella penale,  fatto  salvo  il  rispetto  delle
disposizioni del codice delle  leggi  antimafia  e  delle  misure  di
prevenzione di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, e
del  decreto-legge  15   marzo   2012,   n.   21,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, nonche' dei vincoli
inderogabili  derivanti  dall'appartenenza  all'Unione  europea.   Le
amministrazioni di cui al primo periodo si esprimono entro il termine
di quindici giorni dalla richiesta, decorso il quale si procede anche
in  mancanza  dei  pareri.  Le  ordinanze  adottate  dal  commissario
straordinario sono immediatamente efficaci e  sono  pubblicate  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.  Nel  caso  in  cui  la
deroga riguardi la legislazione regionale, l'ordinanza  e'  adottata,
previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra  lo
Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di  Bolzano,  ai
sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. 
  5. Fermo restando l'esercizio dei poteri di cui  al  comma  4,  gli
atti  amministrativi  necessari  alla  realizzazione  del   programma
d'investimento dichiarato di preminente interesse strategico ai sensi
del comma 1 sono rilasciati nell'ambito di un procedimento  unico  di
autorizzazione.  L'autorizzazione  unica,  nella  quale  confluiscono
tutti gli  atti  concessione,  di  autorizzazione,  assenso,  intesa,
parere e nulla  osta  comunque  denominati,  previsti  dalla  vigente
legislazione in relazione alle opere da eseguire per la realizzazione
del progetto e alle attivita' da  intraprendere,  e'  rilasciata  dal
commissario straordinario di cui al comma 3,  in  esito  ad  apposita
conferenza  di  servizi,  convocata  dal  medesimo  commissario,   in
applicazione degli articoli 14-bis e seguenti della  legge  7  agosto
1990, n. 241. Alla conferenza di  servizi  sono  convocate  tutte  le
amministrazioni  competenti,  ivi  comprese  quelle  per  la   tutela
ambientale, paesaggistico-territoriale,  dei  beni  culturali,  della
salute e della pubblica incolumita' dei cittadini. 
  6.  Il  rilascio  dell'autorizzazione  unica  sostituisce  ad  ogni
effetto  tutti  i  provvedimenti   e   ogni   altra   determinazione,
concessione, autorizzazione, approvazione assenso, intesa, nulla osta
e parere comunque denominati e consente la realizzazione di tutte  le
opere,   prestazioni   e    attivita'    previste    nel    progetto.
L'autorizzazione  unica  ha  effetto  di  variante  degli   strumenti
urbanistici vigenti e tiene luogo dei pareri, dei  nulla  osta  e  di
ogni eventuale ulteriore autorizzazione, comunque  denominata,  anche
ambientale, igienico-sanitaria o antincendio, necessari ai fini della
realizzazione degli interventi previsti nel programma d'investimento
di cui al comma 1 e della loro conformita' urbanistica, paesaggistica
e  ambientale.  Il  rilascio  dell'autorizzazione unica  equivale  a
dichiarazione di pubblica utilita', indifferibilita' e urgenza  delle
opere necessarie alla  realizzazione  del  progetto,  anche  ai  fini
dell'applicazione delle procedure del testo unico di cui  al  decreto
del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, e  costituisce
titolo per la  localizzazione  delle  opere  e  per  la  costituzione
volontaria o coattiva di servitu' connesse alla  realizzazione  delle
attivita' e delle opere, fatto  salvo  il  pagamento  della  relativa
indennita' e per l'apposizione di vincolo espropriativo. 
  7. Rimane ferma in ogni caso  l'applicazione,  nei  casi  previsti,
delle previsioni del regolamento (UE) 2019/452 del Parlamento europeo
e del Consiglio del 19 marzo 2019, nonche' del decreto-legge 15 marzo
2012, n. 21, convertito, con modificazioni,  dalla  legge  11  maggio
2012, n. 56. 

Il cambio normativo è stato pensato per sostenere l'Ucraina e la sua siderurgia in crisi.

Metinvest

Yuriy Ryzhenkov, amministratore delegato di Metinvest: "Metinvest ha pianificato la costruzione di un nuovo impianto di produzione di acciaio 'verde' molto prima dell'inizio dell'invasione russa su larga scala. Le ostilità in corso e il blocco dei porti ucraini per i prodotti siderurgici e minerari hanno accelerato questo progetto, che assicurerà il mercato per i nostri prodotti, darà lavoro a migliaia di dipendenti in Ucraina, aumenterà le entrate fiscali e garantirà un sostegno a lungo termine all'economia del paese. L'impresa italiana sarà il primo passo importante della nostra cooperazione con il gruppo Danieli nel settore dell'acciaio "verde", e crediamo che si estenderà alla transizione "verde" dell'Ucraina. Mi auguro che sia seguito dalla ristrutturazione ambientalmente sostenibile  delle leggendarie Azovstal e Ilyich Steel e da una trasformazione green completa dell'industria siderurgica ucraina, oltre a creare sinergie sia per l'UE che per l'Ucraina".

Come funzionerà

"Il nuovo stabilimento italiano – si continua a leggere nella nota – sarà basato sul forno elettrico ad arco e dalle più avanzate tecnologie sostenibili di produzione dell'acciaio fornite dal gruppo Danieli. Le materie prime, tra cui il pellet DRI, proverranno dai siti di estrazione del minerale di ferro di Metinvest a Kryvyi Rih. L'impresa garantirà migliaia di posti di lavoro in Ucraina e in Italia e contribuirà a ripristinare i precedenti elevati livelli di utilizzo dei siti minerari di ferro del gruppo. Questi ultimi stanno attualmente operando a capacità ridotta a causa del blocco dei porti ucraini e della perdita del controllo operativo sugli impianti di Mariupol di Metinvest".

Continua su https://www.udinetoday.it/economia/nuova-acciaieria-san-giorgio-nogaro.html