[Disarmo] Bilancio Difesa 2024, gli investimenti aumentano dai 4,4 miliardi del 2019 ai 7,9 del 2023 fino ai 9,3 miliardi del 2024



Il Bilancio della Difesa 2024

Per ciò che riguarda il Bilancio del  ministero della Difesa nel suo complesso, la dotazione finanziaria per il 2024 è pari a 29.184,2 milioni di euro, con un aumento di 1.435,7 milioni rispetto ai 27.748,5 dello scorso anno e tutte le voci che lo compongono risultano in crescita.

Se infatti della Funzione Difesa ci occuperemo a breve più in dettaglio, l’altra componente di maggior peso è, come noto, rappresentata dalla “Funzione sicurezza del territorio”; cioè l’Arma dei Carabinieri.

Con il 2024, la soglia degli 8 miliardi di euro è sempre più vicina; sono infatti 7.751 i milioni stanziati (contro i 7.617,3 del 2023) e di questi, 501,2 sono quelli destinati ai “Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agro-alimentare”.

L’aumento rispetto al 2023 è così pari a 133,7 milioni; determinato a sua volta dall’aumento degli stanziamenti sul capitolo di spesa del Personale che sale fino a 6.823,3 milioni (contro i 6.760,3 milioni del 2023), dal nuovo aumento di risorse sull’Esercizio che raggiunge così i 608,8 milioni (a fronte dei 574,5 dello scorso anno) e dall’analogo aumento sull’Investimento che raggiunge i 319,6 milioni (nel 2023 erano 282,2 quelli stanziati).

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Per quanto riguarda poi il dato cruciale del rapporto percentuale tra le spese per la Difesa e il PIL, si evidenzia che anche per il 2024 l’aumento in termini monetari del bilancio della Funzione Difesa non corrisponde a un analogo aumento del rapporto percentuale tra quest’ultima e il PIL, rimanendo infatti ancorato allo 0,98% (con riferimento al valore del PIL nominale programmatico indicato dalla NADEF).

Fermo restando che i finanziamenti extra-Ministero della Difesa messi a disposizione dal Ministero per le Imprese e per il Made in Italy, MIMIT) segnano invece un nuovo calo mentre è ancora presto per valutare l’impatto del modesto l’aumento dei fondi del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) destinati a coprire le esigenze delle missioni all’estero che passano da 1.547,5 a 1.569,2 milioni.

 

Due per cento: obiettivo lontano

Circa i prossimi anni la Legge di Bilancio indica una Funzione Difesa destinata a calare fino a 20,3 miliardi circa nel 2026, con la quasi totalità di quel calo imputabile proprio al capitolo dell’Esercizio.

Il tutto a dimostrazione che il percorso verso quell’obiettivo del 2% più volte ricordato che dovremmo raggiungere nel 2028, appare sempre più una chimera. Del resto, gli stessi ultimi dati disponibili riferiti al 2023, e cioè i 29,7 miliardi comunicati dal Ministero della Difesa all’Alleanza Atlantica, indicano che tale rapporto percentuale langue all’1,46%. Quell’1,5% circa cioè sul quale siamo appiattiti da qualche anno e che (molto probabilmente) sarà confermato anche per quest’anno relegandoci peraltro ancora di più nelle ultime posizioni della “classifica NATO".

E tutto questo a fronte di numeri peraltro da verificare nel merito in virtù del fatto che, come già più volte evidenziato (non ultimo, in occasione della analisi del DPP 2023-2025), da un paio di anni sono scomparsi alcuni preziosi riferimenti per valutare compiutamente le coerenza dei dati trasmessi alla NATO stessa.

Ecco dunque che l’avvio di una “operazione verità” sul tema appare quanto mai opportuno; non fosse altro per il fatto che il non sapere neanche quale sia l’attuale e reale livello di spese militari del nostro Paese rende inevitabilmente difficile affrontare l’intera questione. Una considerazione all’insegna della verità che non dovrebbe certo cadere nel vuoto ma che, al contrario, dovrebbe essere da stimolo per un dibattito più strutturato nel Paese sul tema delle spese militari.

Personale

Il Bilancio della Difesa per il 2024 vede la nuova crescita delle spese per il Personale dagli 11.118,8 milioni del 2023 agli 11.123,5 di quest’anno e cioè altri 4,7 milioni in più.

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La spesa per il Personale è passata dai 9.663,7 milioni del 2015 agli 11.123,5 di 10 anni dopo: una crescita di circa 1.460 milioni a fronte di una diminuzione di poco più 9.500 unità tra i militari e di oltre 10.200 tra i dipendenti civili. Con circa 19.800 “stipendi in meno”, nel giro di un decennio la spesa è comunque aumentata di quasi un miliardo e mezzo di euro.

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Investimento

Anche il bilancio della Difesa 2024, così come quelli dei quattro anni precedenti, è contrassegnato dall’ulteriore e vistoso aumento delle risorse destinate al capitolo dell’Investimento,  davvero sempre più ricco grazie all’effetto progressivo della somma degli interventi varati negli ultimi anni.

Il primo dei quali è il già ricordato “Fondo relativo all’attuazione dei programmi di investimento pluriennale per le esigenze di difesa nazionale”, istituito con la LdB 2021-2023 e che con il rifinanziamento di quest’anno raggiunge una dotazione di 60,58 miliardi di euro tra il 2021 e il 2038.  Si aggiungono poi i cosiddetti “fondoni” varati con le ancora precedenti leggi di bilancio e che hanno messo o metteranno a disposizione un totale 35,5 miliardi tra il 2017 e il 2034.

In altri termini la quantità di risorse affluite e che affluiranno nelle casse del ministero della Difesa per il capitolo dell’Investimento abbia raggiunto livelli importanti e sia destinato a rimanere tale per diversi anni a venire.

Tanto che è auspicabile che all’interno di questo capitolo di spesa si possa ricavare un maggiore spazio per quei programmi di “Mantenimento Condizioni Operative (MCO)” e “acquisto munizionamento” già in essere nell’ambito di questo capitolo di spesa e che possono avere un riflesso positivo sull’Esercizio, più in particolare sulla voce ” Manutenzione e Supporto”.

Con un ragionamento analogo sul capitolo delle Infrastrutture, oggetto di ambiziosi piani d’investimento che dovrebbero avere un effetto di contrasto alla diminuzione dei fondi allocati sempre sull’Esercizio.

Nel 2024 l’Investimento raggiungerà i 7.503,5 milioni contro i 6.100,5 dell’anno scorso con una crescita complessiva di 1.403 milioni, pari a un +23% circa. Ai fini di una maggiore precisione, si ricorda poi che questo capitolo di spesa deve essere suddiviso a sua volta in “Ammodernamento e Rinnovamento” da una parte e “Ricerca e Sviluppo” dall’altra.

Ebbene, la prima di queste 2 voci nel 2024 riceve 7.426,3 milioni (nel 2023 erano 6.039,9) mentre la seconda vede l’assegnazione di risorse pari a 77,2 milioni (60,7 nel 2023). Ovviamente, spetterà poi al DPP indicare la ripartizione di questa somma tra i vari programmi di Ammodernamento e Rinnovamento delle Forze Armate.

 

Ancora l’Investimento, il contributo del MIMIT

Come noto e peraltro precedentemente già evidenziato, sempre per l’Investimento sono disponibili risorse aggiuntive messe a disposizione dal MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy). Nello specifico, con una dotazione per il 2024 di 364,4 milioni, vi sono i  “Contributi per il finanziamento di interventi nel settore marittimo a tutela degli interessi di difesa nazionale”. In altri termini, la cosiddetta “Legge Navale” destinata al rinnovamento della flotta della Marina Militare.

Altri 71,4 milioni sono destinati agli “Interventi per l’attuazione di programmi ad alta valenza tecnologica in ambito difesa e sicurezza nazionale” mentre 778 milioni sono quest’anno destinati a “Interventi per lo sviluppo delle attività industriali ad tecnologia dei settori aeronautico ed aerospazio in ambito difesa e sicurezza nazionale”.

Entrambi questi capitoli coprono le esigenze di numerosi programmi soprattutto in ambito aeronautico ma anche, per esempio, Forza NEC così come il SICOTE dei Carabinieri. Infine 615,4 milioni nel 2024 sono destinati a “Interventi per lo sviluppo e l’acquisizione delle unità navali della classe FREMM e delle relative dotazioni operative”, nato per l’appunto allo scopo di finanziare i programmi FREMM, più VBM Freccia, ma che con il tempo ha finito con l’assorbirne anche altri.

Per il 2024, il totale dei fondi complessivamente assegnati all’Investimento (Ministero Difesa più MIMIT) potrebbe così essere di poco inferiore a 9,3 miliardi; una cifra ben superiore a quella dell’anno scorso, che era stata pari a 7.973,1 milioni. E, dato ancor più rilevante, tutto lascia intendere che sarà sostanzialmente confermata anche per i prossimi 2 anni almeno.

Una progressione davvero notevole, specie se si considera che nel 2019 il livello di risorse disponibili era stato pari ad appena 4.316,1 milioni. Questo significa che nel giro di soli 5 anni, le risorse per l’Investimento sono più che raddoppiate con prospettive positive anche per il futuro. Elemento utile anche ai  fini di una più efficiente, efficace e stabile programmazione/pianificazione pluriennale.

Giovanni Martinelli, Analisi Difesa

Fonte:

Il Bilancio della Difesa 2024, testo integrale su https://www.analisidifesa.it/2024/03/il-bilancio-della-difesa-2024/