[Disarmo] I servizi segreti militari ucraini attaccano con i droni navali i porti russi nel Mar Nero mentre la Russia denuncia la presenza di droni americani



Kiev ha reso noto che l’operazione ha visto l’impiego di un drone navale di superficie (USV) caricato con 450 chili di alto esplosivo (quantitativo che appare esagerato) ed è stata condotta congiuntamente dai servizi d’intelligence e dalla Marina ucraina: la nave russa Olenegorsky Gornyak sarebbe stata colpita all’esterno del porto di Novorossisk in cui poi è stata rimorchiata. I media occidentali hanno diffuso un video di origine ucraina girato sull’USV che riprende l’avvicinamento e la collisione con la nave russa.

Dmytro Pletenchuk, portavoce della Marina ucraina, ha invece smentito il coinvolgimento della sua forza armata. “La Marina non ha nulla a che fare con questo incidente. Non posso commentare il lavoro dei droni marini”, ha aggiunto lasciando quindi intendere che tali mezzi navali vengano gestiti dai servizi segreti di Kiev.

Il portavoce dei servizi segreti militari ucraini, Andriy Yusov, ha annunciato che gli attacchi con droni alle navi russe nel Mar Nero continueranno. Mykhailo Podolyak, consigliere della presidenza ucraina, ha detto che i droni marittimi cambiano completamente “le regole del gioco” e che “si metterà fine” alla presenza navale russa nel Mar Nero. In modo che in futuro l’Ucraina potrà garantire “libertà e sicurezza nel Mar Nero per il commercio globale”.

Dichiarazioni che sottintendono che l’intensificazione degli attacchi con gli USV costituiscono la risposta ucraina allo stop russo agli accordi sul grano e agli attacchi missilistici di Mosca a Odessa e ai porti fluviali sul Danubio. Il 4 agosto infatti la Marina ucraina ha proclamato area di guerra lo spazio marittimo circostante sei porti russi nel Mar Nero: Anapa, Novorossisk, Gelendzhyk, Tuapse, Sochi e Taman.

Una petroliera, la Sig battente bandiera russa, è stata colpita oggi da un altro USV ucraino mentre era in navigazione nello Stretto di Kerch non lontano dal Ponte di Crimea. 

Anche questo attacco è stato attribuito da Kiev a un’operazione congiunta tra intelligence e Marina specificando che la petroliera stava portando carburante alle truppe russe schierate in Siria. 

La petroliera Sig, da 6.600 tonnellate e 141 metri di lunghezza, è sottoposta alle sanzioni statunitensi dal 2019 per aver rifornito la Siria. L’attacco contro una petroliera nello stretto di Kerch “non resterà senza risposta” ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Un aereo da combattimento russo Sukhoi Su-30SM ha “scortato” un drone da ricognizione americano MQ-9A Reaper sul Mar Nero secondo quanto riferito dal Centro di controllo della difesa nazionale della Federazione Russa, come riporta la Tass.

“I mezzi russi di controllo dello spazio aereo sopra le acque del Mar Nero hanno rilevato un bersaglio aereo in avvicinamento al confine di stato della Federazione Russa. Per identificare l’obiettivo aereo e prevenire la violazione del confine, un caccia Su-30 del servizio di difesa aerea è stato fatto decollare. L’equipaggio del jet da combattimento russo ha identificato il bersaglio aereo come un UAV da ricognizione MQ-9A Reaper della US Air Force”, ha riferito la difesa aerea russa. “Dopo il rilevamento, quando il jet da combattimento russo si è avvicinato, il drone da ricognizione straniero ha eseguito un’inversione a U dal confine della Russia”.

La presenza di droni aerei statunitensi sul Mar Nero è stata in molti casi abbinata all’impiego di droni navali in operazioni di attacco a obiettivi russi da parte dell’Ucraina.


Fonte:


https://www.analisidifesa.it/2023/08/lucraina-attacca-con-i-droni-le-navi-e-i-porti-russi-nel-mar-nero/