[Disarmo] "Volume di fuoco doppio, o anche quadruplo". La Russia prevale per quantità di munizioni sull'Ucraina



La controffensiva ucraina avanza. A piedi

Per districarsi fra le mine e le maglie delle difese nemiche, gli ucraini sono stati costretti a scommettere in toto sulle fanterie. I blindati, da soli, sono risultati vulnerabilissimi, preda dei droni kamikaze, dei lanciarazzi e degli elicotteri d’attacco russi. Avanzare a piedi ha però tanti inconvenienti: significa rallentare e il tempo non gioca a favore di Kiev. Si fanno metri più che chilometri, anche se la prima guerra mondiale insegna che, nella primavera del 1918, gli assaltatori tedeschi ruppero le linee francesi, penetrandovi per 15 chilometri in un solo giorno. Perché gli ucraini non ci stanno ancora riuscendo? Per tanti motivi: hanno perso in questi due anni i sottufficiali e i quadri più esperti, che dettano gli ordini alle truppe, variandoli rapidamente a seconda dell’andamento delle battaglie. Non hanno esperienza di offensive meccanizzate su vasta scala, uniche capaci di rotture decisive: mentre scriviamo, i Leopard 2 e i Bradley occidentali sono impiegati massicciamente solo nell’area di Rabotino, presso Zaporizhzhia, dove affrontano per la prima volta i T-14 russi, carri russi di nuova generazione. La sfida è ardua. I corsi sui tank tedeschi, dispensati agli ucraini, sono stati precipitosi. Ne sono venuti fuori equipaggi in parte inesperti, poco amalgamati, proiettati in fretta e furia su mezzi antitetici ai modelli sovietici che usano da sempre. Latitando la manovra interarma, si è stati costretti a usurare le forze, con un grave impatto sugli uomini e sui mezzi. Stanno emergendo difficoltà. Forse gli ucraini non erano affatto pronti all’azione e sono stati costretti ad affrettare i tempi per sbattere in faccia agli occidentali risultati immediati, confortando gli alleati della fondatezza e del buon impiego dei loro aiuti.
Come i russi, gli ucraini pagano duramente le battaglie trascorse, debilitanti per gli organici. Pare tuttavia che i primi prevalgano ancora per volume di fuoco disponibile, doppio per gli analisti ottimisti, quadruplo per i pessimisti.

Francesco Palmas
Avvenire 

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