[cultura] Le motivazioni dell'ultima sentenza sulla strage di Bologna e l'importanza del documento di Licio Gelli con le cifre pagate per fare l'attentato



Per la Corte d'Assise è stato decisivo il cosiddetto “documento Bologna” attribuito a Licio Gelli, nel quale ci sono indicazioni e cifre che sarebbero state pagate per pianificare e attuare l’attentato. La strage non sarebbe stata dunque una conseguenza dello «spontaneismo armato» di gruppi neofascisti: questi gruppi agirono «con i servizi deviati o con elementi della massoneria».

Secondo i giudici «l’ipotesi sui “mandanti” non è un’esigenza di tipo logico-investigativo, ma un punto fermo. La strage di Bologna ha avuto dei “mandanti” tra i soggetti indicati nel capo d’imputazione, non una generica indicazione concettuale, ma nomi e cognomi nei confronti dei quali il quadro indiziario è talmente corposo da giustificare l’assunzione di uno scenario politico, caratterizzato dalle attività e dai ruoli svolti nella politica internazionale da quelle figure, quale contesto operativo della strage di Bologna».


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