[cultura] La cancellazione dai palinsesti RAI di Domenico Iannacone e dei suoi programmi



Le macerie del servizio pubblico

Una premessa è d'obbligo.  Domenico Iannacone è un amico da tempo ma soprattutto è un giornalista. Un narratore civile che emoziona, ti trascina nelle viscere dell'umanità fragile e vulnerabile. 

Le sue trasmissioni "Dieci Comandamenti" e "Che ci faccio qui" hanno rappresentato per chi prova a fare questo lavoro - non rincorrendo lo scoop giornalistico, o la penna urlata - pietre miliari del raccontare storie.  

Scorrendo il recente rapporto Qualitel stilato ogni anno dalla direzione Marketing Rai con l'intento di misurare il gradimento delle trasmissioni della tv pubblica, si apprende che "Che ci faccio qui" di Domenico Iannacone, risulta uno dei più apprezzati della Terza Rete, con un indice pari all'8.6. Lo stesso di due celebrati programmi di Piero e Alberto Angela, ovvero Super Quark e Italia Viaggio nella Bellezza, entrambi in onda su Rai1.

Ma tutto questo alla Rai non interessa. 

E la risposta è la cancellazione dai palinsesti di Domenico e dei suoi programmi. 

Una decisione contraria ad ogni logica. 

Forse perchè le storie degli invisibili, degli ultimi, dei bisogni collettivi, dei diritti disattesi, delle ingiustizie e delle verità nascoste a qualcuno non interessa. O forse, più giusto dire, che a qualcuno non piace o infastidisce.

Peppe Ruggiero
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